Luogo

Istituto Svizzero - Roma
Istituto Svizzero - Roma
Via Ludovisi, 48, 00187 Roma
Sito web
https://www.istitutosvizzero.it

Data

Dic 19 2019
Evento passato

Ora

19:00 - 23:00

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Teatro - Performance - Concerto

XMAS Performance Night Out – Roma

Istituto Svizzero presenta “XMAS Performance Night Out” un festival itinerante di tre giorni a Venezia (17 dic), Milano (18 dic) e Roma (19 dic).

A seguito del successo degli scorsi anni di “XMAS Market | Music Festival”, quest’anno abbiamo deciso di dare un tocco diverso al nostro stato d’animo di Natale, invitando artisti di performance e musica dalla Svizzera e dall’Italia.

Con Marie-Caroline Hominal, Nils Amadeus Lange, Lumpex e Jacopo Miliani.

Line-up:
H19:00 Apertura porte
H19:15 Marie-Caroline Hominal, ONE, 2017
H19:55 Jacopo Miliani, Anyway not everyone will read it (updated), 2019
H20:50Marie-Caroline Hominal, Parad/isiaque, 2019
H21:30 Nils Amadeus Lange
H22:30 Lumpex, live-music act

LookAround offrirà una varietà di bevande e vi servirà del cibo delizioso per tutti i gusti.

Marie-Caroline Hominal ha compiuto i sui studi danza presso il Janet Held Studio di Montreux, la scuola di danza svizzera di Zurigo e la Rambert School of Ballet and Contemporary Dance di Londra. Durante quest’ultimo periodo è stata membro della National Youth Dance Company. La sua pratica include video, songwriting, musica, coreografia e performance. Ha collaborato con François Chaignaud, con il quale ha creato Duchesses (2009), Clive Jenkins, Cristian Vogel e gli artisti Kim Boninsegni, David Hominal e Delphine Coindet. Ha sviluppato sia miniature one-to-one performance come Hôtel Oloffson (2013) e Le Triomphe de la Renommée (2013) che full-length performance come Ballet (2014), Patricia Poses by the Pop Machine (2011) e il concerto live Silver (2013). Come ballerina ha lavorato con il Tanztheater Basel, Irène Tassembedo, Blanca Li, Gisèle Vienne, Gilles Jobin, La Ribot e Marco Berrettini. È stata invitata per Human Writes di William Forsythe e per B.O.B. di Dick Wong. Dal 2008 presenta i suoi lavori sia in teatri che in gallerie a Basilea, Belgrado, Berlino, Beirut, Bilbao, Bogotá, Bruxelles, Chicago, Dresda, Ginevra, Los Angeles, New York City, Parigi, Roma, San Francisco, Santa Cruz, Santiago del Cile, Varsavia, Wroclaw, Zagabria e Zurigo.

ONE è una performance in 3 capitoli che mette in discussione la caduta, il mercato dell’arte e la paternità. Attraverso dei gesti, Marie-Caroline Hominal evoca un’asta assurda per mettere in discussione la mercificazione della performance. Attraverso la critica sul consumismo culturale e sui sistemi capitalisti, ONE incorpora il curatore direttamente nella performance – oggettivizzando e mettendo a nudo il ruolo dell’artista in relazione al presentatore.
Una performance di e & Marie-Caroline Hominal con Samuel Gross come banditore d’asta.

Parad/isiaque
Marie-Caroline Hominal invita il pubblico a fare una passeggiata, Accompagnata da Sandro Rossetti alla cassa e Samuel Pajand alla tromba. La sfilata ispirata dal circo e dal carnevale si apre a una dimensione onirica, con intermezzi quali racconti parlati o ballati.Una performance di Marie-Caroline Hominal con Sandro Rossetti, Samuel Pajand, Marie-Caroline Hominal.

Nils Amadeus Lange lavora come performer, artista e coreografo a Zurigo. Dopo aver completato gli studi di teatro alla Hochschule der Künste Bern, ha iniziato a staccarsi dal teatro, spostando la sua attenzione su forme di espressione più astratte, danza e storia della performance, facendo il Master Scenic Arts Practice sempre alla Hochschule der Künste Bern. Lange “uses his body as a weapon, with which he pierces through the audience’s heads, in order to sub-sequently dissect memories of conventions, role models and gender stereotypes from their brains.” Di recente sono emerse non solo delle proprie opere, ma anche varie collaborazioni. Tra i vari progetti, la serie online e stage piece body and freedom è stata elaborata in collaborazione con Florentina Holzinger, Vincent Riebeek, Annina Machaz e Manuel Scheiwiller, e presentata in anteprima al Tanzhaus Zürich. Lange ha partecipato con il Young Boy Dancing Group al padiglione lituano alla Biennale di Venezia 2015. Attualmente insegna presso il dipartimento di moda della FHNW e lavora come drammaturga per altre produzioni. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni e festival internazionali, tra cui la Kunsthalle Basel; Centre d’Art Contemporain, Ginevra; Swiss Dance Days; Zürich moves!, Gessnerallee, Zurigo; Frascati Amsterdam; Berliner Festspiele; Kunsthalle Bern; Festival Les Urbaines, Losanna; Südpol Luzern; Tanzhaus Zürich e CounterPulse, San Francisco. È stato premiato con il Publikumspreis dello Swiss Performance Award nel 2015 insieme a Janet Haufler per l’opera under the influence. È uno dei vincitori del Kiefer Hablitzel Göhner Kunstpreis 2019.

Alte Meister, 2019
di Nils Amadeus Lange (con ospiti)

“Il museo è triste. Sprofonda in una poltrona e guarda la televisione. Che giornata strana.

Allora si ordina una pizza. A Roma sono particolarmente buone.

Forse La società dello spettacolo di Debord viene messo in un angolo.

Forse anche no. Gli / Le stagisti/e hanno stampato le immagini dei maestri antichi su carta troppo lucida, ora sembrano ancora di più una copia contraffatta scadente.

Cosa dovrebbe essere questo?

In un angolo un articolo di Wikipedia su Elvis, i fatti più importanti evidenziati in verde.

I pacchi di Zalando bloccano l’ingresso. Non c’è proprio più niente che sia protetto da copyright.

Gli / Le artisti/e sono in ritardo a causa del crollo della JUMP-App di Uber. Tutto sembra cadere a pezzi.

Ma almeno la macchina della nebbia funziona ancora, nebbia come simbolo dei bei tempi andati. È opaco. Che cosa c’è qui di reale? Non c’è nessuno in grado di spiegarmi il significato di tutto ciò?”

Rafal Skoczek vive e lavora a Zurigo.
Rafal Skoczek è un artista polacco multidisciplinare e sotto il nome di Lumpex è DJ. La sua musica esplora e scompone vari generi musicali sperimentali come la techno, ambient, hardcore, noise, jungle, musique concrete, e Black metal, con uscite su Forbidden PlanetKashev TapesBRKN e un nuovo E.P. in uscita sulla Gentrified Underground Label di Zurigo.
Come artista visivo Rafal Skoczek has esposto nella Kunsthalle Zurich, Kunsthalle Freibourg, Kunsthalle Tbilisi. E’ stato nominato ed ha vinto il Kadist production awards (2016), Kiefer hablitzel e il Göhner Kunstpreis (2018).

Lumpex e’ il virus responsabile per la de-composizione musicale della carcassa dritta
La muffa sui vinili, il fungo alla fine del mondo.
Jungle, foresta, musica grotto
metalli e ruggine rossi e neri
intaglio di samples, riappropriazione e furto.
La lama che decapita la borghesia minimalista.
Lumpexprolet rappresenta l’unione globale del footworker, i lavoratori ancora in piedi nelle fabbriche ormai abbandonate.

Letteratura raccomandata per l’ascolto:
Anna Lowenhaupt Tsing, The Mushroom at the End of the World, 2018; Scott Wilson, Melancology: Black Metal Theory and Ecology, 2014 e Riccardo Balli, Sbrang Gabba Gang, 2019.

Jacopo Miliani vive e lavora a Milano.
Insegna “Il ruolo della creatività e del design” all’Istituto Marangoni di Firenze e “Pratica e teoria della performance” all’Accademia di Belle Arti di Verona.  È uno dei membri fondatori di OuUnPO, un gruppo di ricerca composto da artisti, curatori e ricercatori che analizzano insieme i confini della performance appropriandosi e allargando il linguaggio di workshop, seminari e incontri. Ha partecipato a diversi workshop e residenze con artisti di diverse generazioni, tra cui Joan Jonas, l’Otolith Group, Peter Friedl e Cesare Pietroiusti. Ha collaborato con diversi performer tra cui Jacopo Jenna, Antonio Torres, DivaD, Benjamin Milan, Mathieu LaDurée, Eve Stainton, Carima Neusser. Professionisti di varie discipline tra cui il regista Dario Argento, gli stilisti Boboutic e il produttore musicale Jean-Louis Hutha hanno partecipato ai suoi progetti. È il fondatore di un progetto editoriale indipendente che si concentra sull’omosessualità e sul linguaggio: Self Pleasure Publishing.

Anyway not everyone will read it (updated), 2019
ANEWRI si basa sulla fuga dissociativa, un raro disturbo psichiatrico caratterizzato da un’amnesia totale ma reversibile. Il paziente perde ogni traccia della propria memoria e identità e può partire all’improvviso o vagare senza meta ricreandosi una nuova identità temporanea.
La performance comincia con l’invito al pubblico a entrare in uno spazio indefinito e totalmente buio, sia i ballerini che gli spettatori condividono insieme la sensazione dell’oscurità. La “fuga” viene indagata come esperienza fisica, ma anche come una sorta di “critica istituzionale” al dibattito in corso sulla danza e la coreografia senza raggiungere una precisa identità dei segni.

Credits:
Anyway not everyone will read it (updated), 2019 
Performance di Jacopo Miliani
Con Sara Leghissa e Anna Maria Ajmone
Musica: J.l. Hutha

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