ARCO Lisboa
Viento del sur

Luogo

Kromya Art Gallery
Via Oberdan, 11c - Verona

Categorie

Data

Set 03 2021 - Ott 22 2021
Evento passato

Ora

18:00 - 21:00

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Installazione

Viento del Sur

Venerdì 3 settembre, dalle ore 17.00 alle ore 21.00, Kromya Art Gallery Lugano inaugura la mostra VIENTO DEL SUR. Young Argentinian Artists. Alexis Minkiewicz – Mauro Koliva – Nicolás Said.

Il progetto presenta per la prima volta in Svizzera i lavori di tre giovani artisti argentini, Alexis Minkiewicz, Mauro Koliva e Nicolás Said, a testimonianza del dinamismo e delle sperimentazioni che hanno caratterizzato e caratterizzano tuttora la scena artistica contemporanea di Buenos Aires.

Gli artisti scelti sono simbolo e testimonianza della qualità di ricerca sviluppatasi negli ultimi vent’anni in Argentina: un Paese che ha fatto della presenza ridotta di istituzioni, di scuole d’arte e di università (in una superfice territoriale vastissima), un punto di forza. L’assenza di un centro, capace di omologare studi e tendenze, ha portato allo sviluppo di meccanismi e di spazi alternativi di legittimazione creativa. L’accostamento dei disegni di Minkiewicz, Koliva e Said è particolarmente interessante, proprio se lo si legge nell’ ottica delle differenze messe in atto tra le iconografie ricercate, i materiali scelti e gli approcci estremante soggettivi alla medesima tecnica, quella del disegno.

Alexis Minkiewicz si rifà ai disegni botanici del XIX secolo e alle esplorazioni estetiche del dato naturale, anche se volte in un’ottica fortemente attuale: i suoi disegni fanno intuire la presenza di un obbiettivo digitale, più che una visione ottica umana, rasentando il plasticismo fotografico.

Mauro Koliva propone, invece, un viaggio psichedelico nelle forme pop della fine degli anni ’60 e dei primi anni ’70, profondamente connesso alla sua pratica di musicista: i pattern curvilinei sembrano tradurre su carta le esperienze sensoriali del suono, occupando uno spazio sia fisico che mentale.

A condurci nel passato è il più giovane dei tre, Nicolás Said, che sceglie le iconografie dell’immaginario medievale: le immagini prendono il sopravvento, con un ritorno al misticismo e alla magia arcaica in una forma figurativa che si riallaccia, però, ai fumetti e alle illustrazioni del XX secolo.

Questi tre giovani di Buenos Aires mettono in campo, a differenza della scena artistica occidentale a cui siamo avvezzi, una profusione di stili che sottolinea con orgoglio le tendenze disomogenee dell’Argentina coeva, retaggio di un rifiuto collettivo delle tendenze neoconcettuali degli anni ’90 e della standardizzazione dei linguaggi, a favore di una multidisciplinarietà della pittura, del disegno e, più in generale, delle tecniche artigianali.

I tre esplorano immagini di entità non umane, tra astrazione e figurazione, introducendo visioni sensoriali in cui realtà e immaginazione, veridicità e illusione, si mescolano con sapiente equilibrio. In ciò si ritrova il valore fondante della mostra che, nel presentare i linguaggi di un Paese lontano, ci conduce in un viaggio esperienziale da cui possiamo farci pienamente meravigliare.

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