Lesia Pcholka, Heimat, 2022.

Luogo

Docks_TESA 2
San Pietro in Castello, Venezia
Categoria

Data

Apr 20 2024
Evento passato

Ora

15:00 - 19:00

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Installazione

The Other Session

A Venezia, al Docks_TESA 2 a San Pietro di Castello, The Other Session, un progetto a cura di David Liver e Michael Kaethler con i contributi di Gabriel Fontana, Matjaž Gruden, Timea Junghaus, Luna De Rosa, Hicham Khalidi, Kata Krasznahorkai, Antonio Manuel, Massimo Mazzone, Lesia Pcholka, Annalisa Rimmaudo, Manuel Borja-Villel con Agrisarte e Olivolo.

Mentre celebriamo il 70° anniversario della Convenzione culturale europea, che riconosce la creatività come avente un valore culturale, sociale e politico intrinseco, è un momento critico per fermarsi e riflettere sullo stato della libertà artistica in Europa di oggi. Per fare questo, il Consiglio d’Europa in collaborazione con l’Osservatorio Sperimentale sulla Libertà Artistica (OoAF) presenta The Other Session in occasione della 60a Biennale di Venezia.

Attraverso un discorso di panel performativo e interventi e installazioni artistiche, sonderemo i margini della pratica artistica, articolando le esperienze di coloro che sono spinti verso l’esterno e di coloro che tirano dall’interno, mettendo in discussione le condizioni necessarie per la libertà culturale e artistica e il ruolo dei diritti e delle istituzioni nel promuovere questo.

The Other Session è un evento artistico aperto che coinvolge un panel performativo, artisti, curatori e rappresentanti del Consiglio d’Europa. The Other Session valuterà il panorama della libertà artistica, attraverso dialoghi e spettacoli alla luce dei 70 anni della Convenzione culturale europea. Inoltre, esaminerà il ruolo delle istituzioni culturali esistenti nel sostenere la libertà di espressione artistica e la necessità di spazi alternativi, organizzazioni e vari sistemi di sostegno per coloro che operano ai margini.

Il progetto in sostanza guarda a come possiamo fornire un supporto robusto e sostenuto per voci, pratiche, idee e critiche messe a tacere e trascurate dal mondo dell’arte e del design. Con il suo Manifesto on the Freedom of Expression of Arts and Culture in the Digital Era, il Consiglio d’Europa riconosce le arti e la cultura come potenti mezzi di dialogo nelle società democratiche.

Il diritto alla libertà di espressione artistica è la chiave di questo. Il Consiglio d’Europa riunisce governi, comunità artistiche e società civile per scambiare lo stato della libertà artistica e identificare politiche e altre misure per affrontare le sfide.

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