The Last Supper Recall
La Galleria del Credito Valtellinese – Refettorio delle Stelline affonda le radici nel passato antico della città di Milano, ricollegando l’opera di Leonardo da Vinci a grandi nomi dell’arte contemporanea, come Warhol, Spoerri e a iniziative di importanti storici dell’arte.
L’esposizione, presentata dal celebre storico dell’arte Flavio Caroli curata da Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio, è accessibile dal 31 ottobre al 3 dicembre e si sofferma sul tema dell’Ultima Cena con opere iconiche legate alla Pop Art accostate a quelle di artisti contemporanei, oltre a una sezione dedicata a proiezioni, filmati e a un nutrito corpus documentario.
Risalta l’accostamento storico fra il tema dell’Ultima Cena e la Galleria Creval, dove nel 1987 si tenne la mostra site-specific Andy Warhol. Il Cenacolo, che vedeva l’artista americano, protagonista assoluto della Pop-Art, fare una dichiarazione d’amore e allo stesso tempo uno “sfregio” verso il capolavoro leonardesco, moltiplicato e trasfigurato in cromatismi industriali, camouflage e passaggi serigrafici dal marcato tono industriale.
L’omonima opera di Warhol The Last Supper, un metro per un metro, caratterizzato dalla ripetizione bipartita dell’Ultima Cena virata in magenta e nero, entrato in collezione Creval dopo l’evento dell’87, pochi mesi prima della scomparsa, è l’elemento focale della mostra, che si snoda nell’esposizione dei lavori di grande formato di Daniel Spoerri, Bruno Bordoli, Filippo Avalle, Elia Festa.
In mostra spicca il lavoro di Daniel Spoerri, importante esponente del Nuoveau Realisme, rappresentato da una biforcazione creativa che vede, da un lato l’olio su tavola La Céne del 1988: un piccolo oggetto dipinto su legno convesso, con raffigurazioni naif e applicazioni a collage – pentole, piatti, bicchieri – prese in prestito dai giochi delle bambole e dall’altro due opere che fanno parte della sezione proiettiva.
Dell’artista comasco Bruno Bordoli è proposto Cenacolo, un olio e acrilico su tela grezza del 2007 (cm 194×252), oltre a due schizzi che hanno dato il via al lavoro dell’artista; quest’opera di grande formato dialoga con l’intera installazione ambientale, dove sono inoltre presenti l’Ultima Cena del 2007 di Filippo Avalle, che si caratterizza per la sua composizione stratigrafica in metacrilato di sorprendente magnetismo prospettico ad effetto ologramma.
Elia Festa invece indirizza il suo percorso di reinterpretazione di The Last Supper concentrando il commento iconografico sul binomio Cristo/Luce, da cui scaturisce la sua personale visione del fenomeno rappresentato in questo capolavoro vinciano. La sua opera su tela di cm 140×280 si staglia su un fondo nero, dal quale emergono, sotto forma di filamenti brulicanti e sovrapposti, i tratti riconoscibili dell’affresco leonardesco; sono inoltre esposti numerosi lavori preparatori.
La ricca sezione adibita alle proiezioni, che occupa l’esatta metà della Galleria, è un vero e proprio “doppio” della mostra, che comprende due proiezioni delle opere di Daniel Spoerri: le tredici Tavole in marmo statuario con le Ultime cene di personaggi illustri, da Cristo a Oetzi, da Goethe a Freud, situate in permanenza a Sondrio presso il Grand Hotel della Posta e la proiezione virtuale di una sua ‘prova d’autore’ che consiste nella ricostruzione plastica delle suppellettili e delle vivande dell’Ultima cena leonardesca.
Di particolare interesse sono il corpus documentario e i materiali di repertorio conservati negli archivi del Creval parallelamente alla produzione delle mostre, tenutesi in più di trent’anni nelle Gallerie di Milano, Sondrio, Acireale e Fano. Si tratta una serie di cataloghi commissionati dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, fra cui si annoverano importanti testimonianze come la ristampa anastatica dell’albo “Il Cenacolo” edito da Mondadori con la Galleria Philippe Daverio, per la cura di Alexandre Iolas.
A sottolineare il legame con il Museo del Cenacolo è anche l’accordo di valorizzazione tra Creval, Direzione regionale Musei Lombardia e Museo del Cenacolo Vinciano.
Come ribadisce Emanuela Daffra, a capo della Direzione regionale Musei della Lombardia, “in questo momento così complesso e sfidante sia più che mai importante costruire azioni comuni con altri musei pubblici e privati, compartecipare politiche e programmi di intervento, definire strategie di promozione condivise che diano mutua risonanza ai progetti culturali. Fare crescere, in una parola, il sistema museale Lombardo. In questo senso, il lavoro comune con il Gruppo Credito Valtellinese è una apertura sul futuro, ed è, insieme, testimonianza della perdurante fecondità dell’opera leonardesca nella storia delle arti visive”.
La mostra è prodotta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese con la collaborazione del Museo del Cenacolo Vinciano, della Fondazione Daniel Spoerri, di Cineteca Milano e Centro Culturale “Alle Grazie”.
Titolo THE LAST SUPPER RECALL
Presentata da Flavio Caroli
A cura di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio
Sede Galleria Credito Valtellinese, Palazzo delle Stelline – Refettorio delle Stelline
Milano, Corso Magenta 59
Date 31 ottobre – 3 dicembre 2020
Orari
martedì su prenotazione ore 10 – 12
mercoledì – venerdì ore 14 – 19
sabato ore 9 – 19
Chiuso domenica e lunedì
Film Warhol – obbligo prenotazione mostramilano@gmail.com
INGRESSO GRATUITO
ANTEPRIMA STAMPA – obbligo prenotazione info@irmabianchi.it
venerdì 30 ottobre ore 11-13
INAUGURAZIONE – obbligo prenotazione mostramilano@gmail.com
venerdì 30 ottobre ore 17-19.15