T R E – THREE ROOMS’ EXHIBITION
Traffic Gallery è felice di presentare la seconda novità della stagione 2020 con la mostra T R E – THREE ROOMS’ EXHIBITION, che coinvolge tre artisti mai esposti prima in galleria, vincitori del Premio Speciale “Traffic Gallery” assegnato in occasione di Arteam Cup 2019. Tre stanze per tre artisti, tre artisti per tre differenti ricerche.Nella Project Room sarà presente l’installazione site specific di Vincenzo Marsiglia (1972) dal titolo Be Reflected, composta da specchi, fili e luce di wood. Lo spazio muterà le sue sembianze e il pubblico avrà la possibilità di immergervisi moltiplicando la visione di se stesso e di ciò che lo circonda. I giochi di luci e le geometrie, marchi di fabbrica dell’artista, attireranno chi interagirà con l’opera.Nella Sala Principale saranno ospitate le opere della giovane artista milanese Carolina Corno (1991) in una sorta di mini retrospettiva intitolata In the Name. I vari materiali che la Corno utilizza saranno presenti in mostra per rendere visibile l’evoluzione di un linguaggio che parte sempre dalla ripetizione del suo nome scritto, inciso o dipinto innumerevoli volte, come un mantra, utilizzando diversi materiali.Nella Room 3 l’artista torinese Diego Dutto (1975) darà vita ad una installazione ambientale, dialogo tra scultura e disegno, dal titolo Skeleton. I lavori nascono da una ricerca sulla forma delle ossa, reali o fantastiche, che appaiono come reperti archeologici rinvenuti, studiati e non ancora del tutto riportati alla luce. L’opera a pavimento, composto da moduli, si legherà ad alcuni disegni a matita inediti tratti dalla serie scultura disegnata.Gli artisti sono stati selezionati da Traffic Gallery durante la mostra dei finalisti di Arteam Cup 2019, inaugurata lo scorso Settembre nella splendida cornice di Villa Nobel a Sanremo: Vincenzo Marsiglia candidato nella sezione Performance, mentre Carolina Corno e Diego Dutto in quella Arte Ambientale, ospitata nei giardini della Villa.Vincenzo Marsiglia è artista poliedrico. Le sue creazioni, pur partendo tutte da uno stesso simbolo (una stella a quattro punte), sono formalmente diversificate attraverso l’utilizzo di molteplici media. Sculture materiche, dispositivi audiovisivi, proiezioni performative, installazioni ambientali, e molto altro ancora per un viaggio senza fine circondati da stelle il cui ritmo e la cui forma, rigorosi ed equilibrati, rimandano alla lezione dei maestri dell’astrattismo e del minimalismo.Carolina Corno incide, scrive, dipinge il proprio nome all’infinito nella creazione di un mantra rituale. Arte, psicologia, fonetica, semiotica, spiritualità. In psicologia il fenomeno della ripetizione di una parola prende il nome di saturazione semantica. Ripetendo molte volte una parola, essa perde di significato assomigliando sempre di più ad una semplice successione di suoni. Carolina Corno scrive e incide il suo nome su carta, legno, sassi, plexiglass, rame e su pelle.Diego Dutto è principalmente scultore. Inizialmente interessato al rapporto e al confine tra scultura artistica e scultura meccanica tipica dell’industrial design, ultimamente ha dato vita ad un ciclo nuovo di lavori scultorei che si allontanano dall’ambito del disegno industriale per abbracciare una natura organica più consona al mondo biologico.
opening 26 settembre h11-20
Fino al 14 novembre
Ringraziamenti :
• Grazie a Natascia Giulivi per il lavoro di Graphic Design
• Grazie a Makersfactory in qualità di Sponsor Tecnico