
Stefano Benazzo | Relitti che parlano
Cinque anni dopo aver esposto alla Galleria Sartori, Stefano Benazzo ripropone alla Galleria Arianna Sartori una selezione delle sue più recenti fotografie di relitti.
Le immagini che Benazzo esporrà dimostrano che i relitti spiaggiati sono in grado di raccontare (sempre che si voglia lasciare spazio alla fantasia) le storie degli uomini che erano a bordo.
Questo sarà del resto il tema e il titolo di un libro che Benazzo sta preparando per un editore francese: non un uomo che parla di navi, ma navi che parlano di uomini.
In questa ricerca fotografica sui relitti spiaggiati – che lo ha portato a fotografare con passione sulle coste del mondo più di 400 relitti- la parola chiave è il dovere di memoria.
La ricerca è ispirata dall’ambizione di mostrare simboli di coraggio, dolore e paura, e testimonia compassione verso coloro che hanno vissuto quei momenti, lavorando, navigando, combattendo.
I relitti – diventati parte della natura – portano con sé la memoria di coloro che non figurano nei testi di storia, ricordano la sofferenza di innumerevoli famiglie di Marinai, sono il simbolo di alcune caratteristiche essenziali dell’uomo e della storia economica, sociale, industriale e marittima.
La ricerca cristallizza i resti di sontuose cattedrali del mare (ma anche di umili imbarcazioni) destinate a sicura decadenza.
Poiché è impossibile esporli nei musei, è indispensabile almeno fissarne le immagini per le future generazioni, prima che siano irrimediabilmente distrutti in pochi anni dal tempo atmosferico e dal mare.
Inoltre, i relitti si trovano spesso in luoghi lontani ed inospitali, difficili da visitare. Ragione di più per fissarne la memoria e mantenere viva la memoria dei Marinai che erano a bordo.
Le immagini di relitti che saranno visibili alla Galleria Sartori provengono da paesi ben diversi: Namibia, Georgia del Sud e Isole Malvine/Falkland (in Atlantico meridionale), Grecia, Portogallo, Mauritania, Francia, Canada, Stati Uniti, Islanda, Isole Turks & Caicos (nei Caraibi) e Italia.

Anche se l’Autore si dedica ad argomenti legati al mare, un filo conduttore lega le sue pluridecennali attività. L’impossibilità, imposta dal Covid, di recarsi a fotografare relitti spiaggiati sulle coste del mondo gli ha suggerito di riprendere un’altra sua passione di lunga data: la costruzione di modelli architettonici in scala di antichi edifici di culto monoteisti e di significativi edifici storici.
I suoi quattordici modelli – frutto di un lavoro iniziato un quarto di secolo fa – sono stati recentemente esposti a Firenze e sono in mostra nella Basilica della Consolazione a Todi.
Negli ultimi anni, Benazzo ha svolto circa quaranta mostre personali in Italia e all’estero, ha partecipato a numerose mostre collettive ed ha pubblicato vari cataloghi e libri. Suoi portfolio di fotografie di relitti sono stati pubblicati su prestigiose riviste d’arte navale, annuari e cataloghi di arte moderna, ed innumerevoli articoli gli sono stati dedicati. La sua attività è stata illustrata alle televisioni italiana e francese ed egli ha fornito sue immagini per le copertine di diversi libri; si prepara ad esporre nei prossimi mesi in Italia, Germania, Canada e USA. Si dedica altresì alla conservazione delle locomotive a vapore (sempre la memoria…), come Presidente della World Alliance of Tourist Trams and Trains (Wattrain), è Accademico di merito dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, ed ha ricevuto fra l’altro il Premio speciale Carlo Marincovich nel 2018 ed il Premio AcquiAmbiente 2019.
Luogo: Galleria “Arianna Sartori”
Indirizzo: Mantova – Via Cappello, 17
Titolo della mostra: Stefano Benazzo “Relitti che parlano”
Mostra a cura di: Arianna Sartori
Inaugurazione: Sabato 17 ottobre ore 17.30 alla presenza dell’artista
Date: dal 17 ottobre al 29 ottobre 2020
Orario di apertura: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso festivi
Informazioni: Tel. 0376.324260 – info@ariannasartori.191.it