Ambra Lorito, Ermes Espediente, 2021. Terra cotta bianca e chiodi. ph. Michele Alberto Sereni

Luogo

Pelicula studio fotografico
Centro Comm.le Mimosa, via Federici, Pesaro (PU)

Data

Mag 21 2022
Evento passato

Ora

18:00 - 20:00

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Mostra

Sondare l’altrove | Etica Magnetica

Sabato 21 maggio alle ore 18 torna, dopo più di tre anni di assenza, Sondare L’altrove con Etica Magnetica, personale di Ambra Lorito a cura di Milena Becci. Nello spazio pesarese del fotografo Michele Alberto Sereni continua il percorso di accoglienza iniziato nel 2018 attraverso l’apertura del suo studio, per la durata di una singola giornata, che questa volta vede protagonista una giovane artista marchigiana. L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Le Nuove Stanze.

Sondare l’altrove è esattamente ciò che accade quando l’intenzione è quella di includere, accogliere, comprendere e rigenerare di volta in volta uno spazio. Un luogo di lavoro, di attività certosina e progettazione, apre, o meglio spalanca, le sue porte per dare ospitalità all’Altro e per giungere all’Altrove. Cosa succede se le convergenze del sentire si attivano? Esiste un modo in cui le posizioni prendono forma e danno vita a nuove realtà dove le ruote che girano a vuoto di Wittgenstein invertono il loro andamento e interagendo iniziano a produrre effetti e casualità? È qui che il processo di stasi avvia finalmente un nuovo corso e nuove energie latenti emergono in modo più o meno marcato, sviluppano nuovi piani di profondità e prospettive trasversali, generano un ampliamento del senso comune e della visione. Così nasce questo progetto, con l’intento di integrare l’estraneità, renderla comunicante e portatrice empatica, e duttile, verso una continua osmosi del linguaggio, cercando anche nella più pallida astrazione il senso rivelatore di insolite possibilità. La direzione dell’Altrove non ha né limiti né punti di partenza e di arrivo, è direzione, è forza che va a Sondare, ad esplorare l’ignoto rispetto al vissuto di quel luogo laborioso. 

Tutto è altro rispetto all’altro, ma nulla esiste in relazione esclusiva a se stesso. Michele Alberto Sereni ha deciso di ospitare all’interno del suo studio, insieme all’artista Nevio Mengacci e alla curatrice Milena Becci, mostre personali di artisti del panorama nazionale contemporaneo, in un susseguirsi di flash exhibition della durata di una sola giornata in cui l’incontro è fondamentale. Un’istantanea scattata di volta in volta nello stesso luogo ma a diversi protagonisti dell’arte. 

Il 21 maggio, per il quarto appuntamento di Sondare l’altrove, sarà la volta di Ambra Lorito. All’interno dello studio fotografico si svolgerà una performance dal titolo È partita che si gioca, per l’appunto, attorno a una scacchiera in ceramica realizzata dall’artista. Due performer saranno invitati dai visitatori a compiere le mosse dopo aver fatto vibrare le sculture tattili sonore di Lorito che portano sul capo. Nessun vincitore, nessuna regola, alcuna strategia mentale ma l’eterna battaglia tra materia e spirito, bene e male, bianco e nero, condotta collettivamente in una sorta di festa in cui tutti siamo i protagonisti, connessi tra di noi. Il gesto della mano del pubblico sul copricapo attiva un movimento che concatena una serie di azioni in cui non c’è differenza tra istante e eternità: l’uno è nell’altro. Sulla base in ceramica ogni singola pedina è stata modellata dall’artista riflettendo, con grande fantasia, su un suo ipotetico ruolo nella società: tra gli altri appaiono le torri della fortezza, i cavalli galoppanti dalle narici arroganti, l’alfiere punkresta, il re nudo e la regina corallo. Nessuno di noi vincerà o perderà ma ci sarà consapevolezza di una ciclicità e di legami che sono inscindibili. 

Un Giardino magnEtico scende dal soffitto composto da vasi di terracotta in cui è stato piantato, a testa in giù, il pothos. Il nome di questo vegetale, di origine greca, racchiude un doppio significato: “desiderio” e “lutto”. Esso veniva usato sin dall’antichità nei cimiteri per esprimere quel senso di eternità che rassicura ogni essere umano e vivente; ha la capacità di purificare l’aria e armonizzare gli ambienti e Lorito ha sempre avuto una grande attrazione verso le sue lunghe liane aeree e le sue foglie a forma di cuore. L’installazione è una prova tangibile dei meccanismi dell’Universo racchiusi nel microcosmo.

Un altro lavoro presente in mostra, Ermes, è formata da due sculture tattili sonore, una bianca e una bruna, appese ad altezza uomo in modo di poter essere suonate dai presenti e visivamente collegate ad altre opere a parete posizionate davanti al Giardino magnEtico. Ogni elemento è connesso all’altro in un ambiente che esplicita sinergie e armonie, partendo dallo scatto fatto da Sereni a Ambra Lorito, simbolo di una vicinanza umana e artistica. L’azione della performance, che non può esistere senza il pubblico, è fondamentale tanto quanto il suono delle sculture e, metaforicamente, tanto quanto la linfa delle piante trasportata dai miceli che son nati nei vasi dei pothos. Si va a sondare l’interno e l’esterno fino ad arrivare alla bussola che serve ad orientarci: Etica magnEtica è anche il titolo dell’ultima opera in mostra che accompagna i visitatori ad uscire, è un punto di domanda che ci fa riflettere quando, alla fine del percorso, ci interroghiamo su dove andare, su che posizione prendere. Il nord è la direzione chiara segnata dall’ago e può essere scelta o scartata per sondare altri mondi.

La mostra, in collaborazione con l’associazione culturale Le Nuove Stanze, inaugurerà il 21 maggio alle ore 18 e sarà visitabile fino alle ore 20 unicamente in questa giornata negli spazi di Pelicula studio fotografico a Pesaro.