
Rubem Valentim | L’impronta brasiliana
L’Instituto Rubem Valentim e l’Ambasciata del Brasile in Italia, in collaborazione con la Galleria d’arte Almeida & Dale, presentano a Roma nella Galleria Candido Portinari di Palazzo Pamphilj, dal prossimo 18 novembre, la mostra personale Rubem Valentim: l’impronta brasiliana, a cura di Cristiano Raimondi e Daniel Rangel.
In occasione del centenario della nascita dell’artista (Salvador, Bahia nel 1922) la Galleria Almeida & Dale sta organizando un ciclo di retrospettive in Brasile e nel mondo.
La retrospettiva raccoglie circa trenta opere tra dipinti, sculture, rilievi e collage realizzate in periodi diversi con un focus sul periodo romano della sua pittura. Valentim ha lavorato nella capitale italiana tra il 1965 e il 1966, un periodo durante il quale iniziò ad utilizzare la tecnica della tempera nei dipinti, che divenne più complessa incorporando una scelta più vibrante di colori e i tipici simboli ispirati al Candomblé e Umbanda così come gli xangô’s axe (simboli del Candomblé). Questi furono i risultati del suo passaggio a Roma e delle costanti visite precedenti al British Museum.
Il titolo della mostra è ispirato dal “Manifesto Ainda que Tardio” (“Manifesto anche se in ritardo”), scritto da Valentim nel 1976: un testo che testimonia lo sforzo di trovare una comunicazione universale tra i simboli delle religioni di matrice africana. La considerazione ieratica data ai segni visivi è guidata dalle lezioni del costruttivismo assimilato in Brasile. La geometria è al servizio dell’impegno di creare strutture sensibili che possano essere affiancate alle specifiche espressioni della cultura popolare e sincretica di Bahia.
Rubem Valentim: l’impronta brasiliana
A cura di Cristiano Raimondi e Daniel Rangel
18 novembre 2022 – 30 gennaio 2023
Galleria Candido Portinari
Palazzo Pamphilj, Ambasciata del Brasile
Roma