
Roberto Cattivelli | OUTER
Per Focus on 2025, la serie di approfondimenti dedicata a progetti site-specific nella galleria di Milano, Vistamare presenta OUTER di Roberto Cattivelli.
Il lavoro di Cattivelli è concepito in serie che portano lo stesso titolo ma comprendono soggetti diversi, legati tra loro concettualmente. I titoli evocativi e non descrittivi di ciascuna serie – Border, Grace, Idiots – più che fornire una chiave interpretativa, suggeriscono ulteriori livelli di lettura.
La pittura diviene strumento di indagine e si offre alla contemplazione come una rivelazione: “Le opere sono tentativi di afferrare la sostanza della realtà. Cerco di isolarne piccoli frammenti per conoscerla”.
Nei suoi dipinti ad olio, frammenti del mondo animale e umano affiorano come segreti svelati. Le immagini si rivelano poco a poco, attraverso una sovrapposizione di velature del solo colore nero, come in una immersione graduale nel buio. Nella visione notturna, la retina necessita di un tempo di adattamento per distinguere gli oggetti, percependo inizialmente solo quelli più luminosi e a seguire quelli più scuri. Di fronte ai quadri di Cattivelli siamo tenuti a soffermarci a lungo con lo sguardo per coglierne tutti i particolari. Per l’artista ciascuno di essi ha la stessa importanza, inclusi gli spazi vuoti. Più si svelano i dettagli – le parti chiare sono date dal bianco della tela, quindi emergono letteralmente dal fondo – e più ci si allontana da una idea astratta della realtà. Nella pittura di Cattivelli non c’è però una intenzione iperrealista, ma piuttosto l’aspirazione ad una dimensione spirituale. L’artista ha dichiarato il desiderio di confrontarsi con il sacro, non in senso religioso, ma come “ambiguità assoluta in cui grazia e terrore si fondono”.