Prendi il mio cuore | Andi Kacziba

Lʼartista ungherese Andi Kacziba (1974), nella mostra “Prendi il mio cuore“, invita provocatoriamente il visitatore ad appropriarsi dei suoi organi vitali. Cosa può offrire alla società una donna che alla soglia dei cinquantʼanni ha compiuto delle scelte non convenzionali e non completamente accettate dalla società?

Superato parzialmente lo stigma della mancata maternità, la richiesta è quella dellʼaffermazione personale attraverso la carriera ed il lavoro, ambito nel quale non è stata comunque raggiunta una parità di genere; le donne guadagnano meno dei loro colleghi maschi e la probabilità che (anche senza figli) ottengano incarichi meglio retribuiti, è comunque inferiore del 30% rispetto agli uomini. Cosa accade dunque se una donna non è riuscita o non desidera affermarsi almeno professionalmente? Andi Kacziba ha realizzato una serie di polaroid in cui lʼartista offre se stessa e i propri organi al visitatore come azione/gesto sacrale. Gli organi rappresentati sulle polaroid si concretizzano nel percorso della mostra, assumendo forme tridimensionali di seducenti sculture, realizzate con ceramiche e corde.

La mostra si apre e si conclude con uno zerbino situato allʼingresso della galleria, sul quale Kacziba ha impresso la propria immagine supina: lʼartista verrà dunque calpestata dai visitatori, atto performativo e metafora di unʼazione piuttosto comune. È una donna zerbino è la definizione con cui si indica una donna che permette al prossimo, spesso di sesso maschile, di farle del male, di schiacciarne la personalità e la sensibilità, di calpestarne appunto, la dignità.

Prendi il mio cuore | Andi Kacziba

Preview per la stampa  incontro con l’artista lunedì 7 marzo dalle 13:00 alle 19:00

Opening martedì 8 marzo dalle 15:00 alle 21:00

Raffaella De Chirico Arte Contemporanea
Via Carlo Farini 2, 3°cortile interno – Milano

8 marzo – 25 marzo 2022