
Plurale | SNITCH vol. II, dentro la trap
Sabato 24 febbraio presso il polo culturale Habitat Ottantatre, inaugura la mostra SNITCH Vol. 2, personale del collettivo d’artista plurale, curata da Alessio Vigni. Si tratta della tappa successiva alla precedente personale del collettivo stesso, tenutasi a Bologna dal 7 ottobre al 11 novembre 2023, negli spazi di Adiacenze.
L’evento inaugura in occasione della giornata di anteprima della 4° Edizione del Festival del Giornalismo di Verona dal titolo Fra le sbarre, dedicata al tema delle carceri dal punto di vista di coloro che le vivono, le animano e le raccontano. Il progetto espositivo ha l’obbiettivo di ampliare la prospettiva di analisi del tema, anche grazie all’esperienza che gli artisti e il curatore hanno accumulato grazie alla collaborazione con il Centro di prima accoglienza dell’IPM di Bologna e con il progetto sociale tra musica e contesti di detenzione, SNITCH (outside), in partenza dalla prossima primavera.
Questo secondo progetto espositivo diventa una nuova occasione per continuare ad approfondire e diffondere l’evoluzione della cultura giovanile contemporanea considerando l’influenza delle circostanze sociali, ambienti e politiche che coinvolgono le nuove generazioni: dall’appartenenza, all’autodefinizione, passando dal loro vissuto nella società contemporanea, sino alle attitudini di consumo culturale e alla propensione alla produzione creativa.
SNICTH Vol.2 differirà dal primo capitolo principalmente per l’impostazione del progetto espositivo, che in questo caso proverà a osservare, attraverso i lavori del collettivo plurale, il legame tra trap e i media nazionali.
«Quando si parla di giovani e di questo genere musicale siamo abituati a storcere il naso, a valutazioni superficiali e a una serie infinita di luoghi comuni – dichiara Alessio Vigni, curatore della mostra – Quello che manca è considerare questo nuovo fenomeno culturale come una forma di espressione e in certi casi come una vera spia di allarme per quello che accade nelle nostre città. Portare avanti un progetto di questo tipo significa osservare l’evoluzione delle nuove generazioni nel contesto italiano e porre l’attenzione su situazioni specifiche del nostro presente che spesso finiscono per essere ignorate.»
Negli ultimi anni, la trap ha influenzato la cultura popolare giovanile, generando un impatto significativo
sulla società e provocando un aumento della sua presenza nei vari media. Tale aspetto, se da un lato, ha contribuito a diffondere questa forma espressiva a un pubblico sempre più ampio, dall’altro ha visto una semplificazione e banalizzazione della complessità espressa dal genere musicale.
SNICTH Vol.2 nasce da un senso di vuoto che si percepisce quando si osserva la superficialità con cui, nei salotti Tv, nel mondo del giornalismo, così come nei feed dei vari social, si decide deliberatamente di analizzare il contesto sociale e culturale delle nuove generazioni.
L’opinione comune è quella di un giudizio superficiale, raramente analizzato con profondità, senza accorgerci che dentro a tali dinamiche si nascondono problemi determinati della nostra contemporaneità. Questa mostra non nasce con l’idea di demonizzare o condannare la trap, ma con la volontà di analizzare, riflettere e comprendere quali siano le cause e le ragioni per cui questo fenomeno ha riscontrato grande successo. plurale ci spiega: «SNITCH Vol.2 diventa l’occasione per un’analisi approfondita del fenomeno trap in Italia, dove il genere musicale è un pretesto per parlare di altro; l’estetica in questione funge da “rivelatore sociale”, è uno strumento d’accesso alla complessità del nostro presente.» Il percorso espositivo, composto da installazioni, video e fotografie del collettivo plurale, sarà un “itinerario empatico” necessario per costruire un’analisi profonda sulle problematiche sociali che riguardano la cultura giovanile.
plurale è un concetto. Nasce nel 2020 e si presenta come collettivo artistico osmotico, cui attivatori di base sono Leonardo Avesani (Verona,1997) e Chiara Ventura (Verona, 1997).
Esplorando, attraverso la pratica artistica, una forma empatica d’esistenza, plurale lavora sulle falle che riscontra nel quotidiano, con particolare attenzione al linguaggio, alle forme di violenza e a come le ultime generazioni si pongono nel mondo.
Nel 2022 pubblica Gesto empatico, una dichiarazione poetica che afferma il suo esserci nel mondo, dove si sostiene l’azione empatica come l’unico mezzo oggi praticabile per restituire agli esseri e alle cose pari diritti e dignità. plurale ha attivato una pratica transfemminista nel tentativo di sgretolare una visione eteronormativa del corpo e decolonizzare il desiderio, osservando la sessualità ed il piacere come spazi politici.
Alessio Vigni, classe 1994, toscano d’origine. Progetta, cura, scrive e si occupa d’arte e cultura contemporanea. Ha collaborato con importanti realtà museali italiane e con le principali fondazioni artistiche internazionali. Oggi è consulente esterno per Fondazione Imago Mundi (Treviso). Come curatore indipendente lavora principalmente con artisti emergenti internazionali. Recentemente ha curato,Open Bodies (Madrid, 2023) e l’esposizione collettiva FUR(Y) (Milano, 2023) per (UN)FAIR e SNITCH, (Bologna, 2023). Scrive per alcune riviste di settore ed è autore di cataloghi, podcast e volumi d’arte. Per Psicografici Editore ha pubblicato il volume SOLO. Street Art Italia (Roma, 2022) ed è co-autore di SNITCH. Dentro la trap (Roma, 2023).
Habitat Ottantatre è un centro culturale nato per offrire consulenze e professionalità per il settore artistico e culturale. È un polo di connessione tra cultura, arte e persone, uno spazio di coesistenza e collaborazione tra artisti, opere, professionisti del settore dell’arte, istituzioni e pubblico esterno. Un ecosistema strutturato in diversi spazi e situazioni, un ambiente in divenire, che si genera e si rinnova dall’interconnessione di sistemi diversi, in armonia l’uno con l’altro, proiettato verso un obiettivo comune.
Il progetto nasce e si sviluppa da un’idea di Zeno Massignan, che desidera realizzare un coworking per professionisti del settore artistico e culturale e uno spazio polifunzionale dedicato all’arte e alla cultura.
Il fondatore dichiara: «Esplorando collettivamente il mondo che viviamo, abbiamo l’opportunità di sperimentare e dare nuove forme allo spazio, ai sensi, all’arte e alle esperienze. L’interconnessione delle relazioni e la collaborazione trasversale tra professionisti, partendo da delle basi etiche e valoriali condivise, permettono di rispondere con più rapidità ed efficacia a differenti situazioni e problematiche, generando soluzioni creative e visioni ampie costituite da un insieme di competenze e prospettive.»
Habitat Ottantatre è quindi anche uno spazio di comunità e sperimentazione aperto a tutti e a tutte, che lavora in sinergia con il territorio e favorisce l’interazione tra persone e discipline diverse. Un Polo culturale che accoglie artisti e professionisti, secondo un modello che vede al centro la cooperazione, la multidisciplinarietà e la contaminazione. Un ambiente in divenire, che si genera e si rinnova dall’interconnessione di sistemi diversi, in armonia verso un obiettivo comune.
Plurale
SNITCH vol. II
A cura di Alessio Vigni
HABITAT OTTANTATRE
via Mantovana, 83E, Verona
24 Febbraio – 13 Aprile 2024
Opening 24 Febbraio ore 19:00
Orari: mercoledì e venerdì ore 15:00-19:00 su appuntamento
info@habitatottanatre.com