
LUIGI PERICLE(1916-2001) “BEYOND THE VISIBLE” – PRESENTAZIONE CATALOGO
Mentre prosegue con grande successo l’antologica “Luigi Pericle (1916-2001).Beyond the visible” presso l’Area Carlo Scarpa della Fondazione Querini Stampalia, in occasione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte, l’Università Ca’ Foscari Zattere ospita una conferenza dedicata alle ricerche scientifiche raccolte nel primo, importante volume postumo sull’opera del maestro italo-svizzero.
Reduce da una recente riscoperta, che ha portato alla luce dopo anni di dimenticanza un patrimonio straordinario di opere rimaste nascoste nella sua dimora ai piedi del Monte Verità di Ascona, in Ticino, dove l’artista ha vissuto gli ultimi decenni della sua vita, Pericle è al centro di un ampio recupero critico e filologico, coordinato dal neonato Archivio Luigi Pericle di Ascona.
Gli studi finora condotti hanno approfondito alcuni ambiti di interesse dell’autore, dalla teosofia e dalle dottrine esoteriche alle filosofie orientali, all’esoterismo e all’astrologia. Il disegno e la pittura hanno rappresentato per lui uno dei molteplici linguaggi cui affidare la propria riflessione sul senso della vita, sul destino delle cose; sono stati uno strumento di meditazione che ha raggiungo, in un arco di tempo di soli vent’anni, passando dall’informale a una forma inedita di spazialismo, l’altissima qualità del segno e della definizione figurale, visionaria e lirica, proiettata verso una nuova dimensione della pittura stessa e del pensiero razionale.
Il volume, a cura del critico e storico Chiara Gatti con testi di Marco Pasi dell’Università di Amsterdam (UvA), Michele Tavola delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e Luca Bochicchio, direttore di Casa Museo Jorn di Albisola, affonda in aspetti della ricerca di Pericle che spaziano dalla sua figura di teosofo a quella di artista celebrato nella Londra degli anni Sessanta come uno dei maestri di primo piano, legato a storiche gallerie come la Arthur Tooth&Sons di Londra dove espose più volte accanto ad Appel, Jorn, Tàpies, Dubuffet o Mathieu. Stimato dal collezionista Peter G. Staechelin e da Sir Herbert Read, trustee della Tate Gallery; promosso dal museologo Hans Hess, curatore della York Art Gallery, che curò una personale itinerante ospitata in vari musei anglosassoni, Pericle si ritirò inaspettatamente a vita privata nel 1965. lasciò il jet set del sistema dell’arte che lo stava così calorosamente premiando. Ma continuò a dipingere, scrivere, studiare nel riserbo più assoluto, lontano dal clamore delle mode, facendo perdere le sue tracce e la memoria del suo lavoro, rimasto sepolto fino alla morte, senza eredi. Con la vendita pubblica della casa e di tutto il suo contenuto, è riapparsa miracolosamente l’opera di una vita. Il catalogo della mostra veneziana rappresenta il primo passo significativo per restituire alla storia del Novecento la figura di un outsider versatile, un talento libero, un intellettuale a tutto tondo, un genio universale.
ARCHIVIO LUIGI PERICLE, Ascona, Svizzera
Andrea & Greta Biasca-Caroni
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