ARCO Lisboa

Luogo

Galleria Arianna Sartori
Via Ippolito Nievo 10 - Mantova

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Data

Mar 06 - 18 2021
Evento passato

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Mostra

Luciano Bonetti | Vicine lontananze

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Ippolito Nievo 10, presenterà una nuova mostra personale dell’artista varesino Luciano Bonetti, dal 6 marzo al 18 marzo 2021. Alla Galleria Arianna Sartori, nel 2019 di Luciano Bonetti erano state presentate le opere del ciclo pittorico “Finestra sul tempo” ora è la volta dei dipinti recenti facenti parte del ciclo “Vicine lontananze”. La mostra, curata da Arianna Sartori e presentata da uno scritto di Maria Gabriella Savoia, si inaugurerà Sabato 6 marzo alle ore 16.30, alla presenza dell’Artista.

In questi lavori, nati prevalentemente nel 2020, in tempo di lookdown, Luciano Bonetti rimane fedele alla sua idea di Finestra sul tempo ma introduce il tema della lontananza. Nascono così i quadri di Vicine lontananze dove Luciano dipinge la segregazione nelle città e il mancato contatto con la natura, che rimane vicina ma non afferrabile, lontana. Nelle nuove opere c’è questo concetto di separazione, sottolineato dall’uso dei pastelli a olio, di barriera invisibile che rende vicina ma lontana la natura, gli alberi e la dimensione dello spazio. La precarietà della natura umana è data proprio dalla diversa divisione dello spazio, bloccato nell’impossibilità dell’unione con il tutto. Luciano evidenzia come siano precarie le nostre certezze, cose che da sempre sono state fruibili e quindi invisibili ai nostri occhi, ora trovano una dimensione quasi metafisica, ritornando amplificate nella nostra percezione proprio perché irraggiungibili. Con questo filtro di Vicine lontananze viene riscoperto un tema antico: l’amore e la cura delle cose e degli affetti che viene trascurato in tempi normali.

Non c’è occasione per fermarsi a riflettere sullo scorrere del tempo, poi l’impossibilità di vivere normalmente ci porta bruscamente a riflettere su cosa si sta perdendo. C’è un bellissimo passaggio di Camus nella peste che sintetizza questo concetto: “Dal momento in cui la peste aveva chiuso le porte della città, non erano più vissuti che nella separazione, erano stati tagliati fuori dal calore umano che fa tutto dimenticare. Con gradazioni diverse, in tutti gli angoli della città, uomini e donne avevano aspirato a un ricongiungimento che non era, per tutti, della stessa natura, ma che, per tutti, era egualmente impossibile”. (Albert Camus, La peste). Il tema della natura, della cura dell’ambiente diventa predominante, la funzione salvifica del riappropriarsi dello spazio esterno viene fuori prepotentemente nei quadri di Luciano Bonetti che stigmatizzano la divisione ma propongono la bellezza dell’insieme e dell’armonia tra uomini e ambiente.


Luciano Bonetti alla Galleria “Arianna Sartori”

da Sabato 6 marzo 2021

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