ARCO Lisboa
Elisa Giardina Papa, U Scantu, A Disorderly Tale, Braid 10, 2023,

Luogo

UNA Gallery
Via Sant' Antonino, 33 - Piacenza

Data

Set 23 2023 - Feb 10 2024
Evento passato

Ora

17:00

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Mostra

LIGHEA

In occasione di XNL Aperto 2023UNA è felice di presentare Lighea, mostra collettiva che riunisce i lavori di Elisa Giardina Papa (*1979 Messina, IT), Carla Grunauer (*1982 Tucumán, AR) e Andreia Santana (* 1991 Lisbona, PT). La mostra è accompagnata da un testo di Marta Papini.
«La sirena rappresenta tutto ciò che sta in bilico tra gli opposti: bello e brutto, maschile e femminile, seducente e mostruoso e con questa indefinitezza mette in discussione, come le opere in mostra, il nostro modo di esplorare e conoscere il mondo.» ¹

Lighea è un conturbante scritto di Tomasi di Lampedusa, ambientato in Sicilia agli inizi del XX secolo, in cui un essere dalle forme di sirena riemerge dagli abissi della mitologia per riconnettere il tempo del racconto con una tradizione ricca di miti, incantesimi, figure ibride tra mondo animale, divino e umano, permeate da desideri e impulsi.
Lighea diventa quindi, per noi, un luogo ideale dove un certo tipo di tradizione, quella legata a miti e credenze popolari, riti e incantesimi in bilico tra paganesimo e religione, cultura e vissuto personale, si afferma come parte integrante di pratiche artistiche caratterizzate da una commistione tra contemporaneità e un passato lontano, ma quanto mai vivo e presente. Le artiste invitate a partecipare al progetto partono da background e luoghi molto differenti (Italia, la Sicilia nello specifico, Argentina e Portogallo), esplorando le loro origini e radici, non solo culturali e semantiche ma anche intime e viscerali. Ne derivano esseri provenienti da un bestiario antico e favolistico, che, come Lighea, incarnano i desideri intraducibili della collettività, o nuove forme in bilico tra organico e inorganico in cui contemporaneo, arcaico e mitologia pagana si sovrappongono fino a fondersi.

«“U Scantu”: A Disorderly Tale di Elisa Giardina Papa è un racconto per immagini che si ispira ad alcune figure della tradizione orale siciliana, le donne di fora e le inciarmatrici. Ambiguamente in bilico tra i generi e le specie, queste donne hanno corpi non conformi e per questo vengono perseguitate dall’Inquisizione tra il XVI e XVII secolo. […] In mostra Giardina Papa rende omaggio a queste figure della tradizione siciliana con due sculture in ceramica smaltata – una lunga treccia bianca che spunta dalla parete, l’altra troneggia su un piedistallo – che ci ricordano una delle tante metamorfosi di cui queste donne vengono ritenute capaci, la trasformazione dei propri capelli in spire di velenosi serpenti.

Sono corpi non conformi quelli dipinti da Carla Grunauer: l’artista argentina tratteggia figure ibride in cui umano, animale, vegetale e robotico si fondono in unico ammasso fluido. Colature di inchiostro definiscono i contorni di quelli che sembrano ectoplasmi diafani e dalla forma incerta, che galleggiano sulla superficie della tela in uno spazio privo di profondità. Come per le donne di fora, individuare e nominare con certezza quale sia la natura delle abitanti di questo mondo pallido è impossibile, e per questo motivo sembrano mostruose. Alcune hanno la testa di uccello e il corpo di un essere umano, altre sembrano crescere all’interno dei ventri oblunghi di funghi dai colori pastello, altre ancora si contorcono sotto il peso di arti sproporzionatamente gonfi. Tutte sembrano appartenere allo stesso momento a un passato remoto e a un futuro inconoscibile, di certo non al tempo presente. Allo stesso modo delle sirene queste creature deformi e metamorfiche risultano sensuali e mostruose, seducenti e respingenti, ai margini di un sistema patriarcale in cui il canone estetico è definito dall’uomo, bianco, abile e eterosessuale.

È proprio il canone estetico così definito quello da cui parte Andreia Santana per concepire e realizzare le sue opere. Santana guarda al mondo dell’archeologia e ricerca i reperti tralasciati dal racconto storiografico, perché non funzionali nella trasmissione della Storia, uniformemente eurocentrica e colonialista. Il risultato di questa indagine sono opere che ricordano fossili di animali impressi sul fondo del mare solidificato dai millenni, ma la loro iridescenza suggerisce una provenienza diversa, quasi aliena. Il vetro stesso ha una natura ambigua: pur sembrando solido è in realtà un fluido, e il suo stato è instabile. Altrettanto mutevole è l’identità di queste creature opaline, che sfuggono alle categorizzazioni binarie con cui siamo abituati a nominare il mondo.» 


Elisa Giardina Papa ha presentato il suo lavoro in istituzioni e mostre internazionali tra cui: 59. Mostra Internazionale La Biennale di Venezia (Il Latte dei Sogni), MoMA Museum of Modern Art (MoMA’s Modern Mondays), Whitney Museum (Sunrise/Sunset Commission), Seoul Mediacity Biennale 2018, XVI Quadriennale di Roma, Rhizome (Download Commission), Flaherty NYC, UnionDocs, ICA Milano e Gropius Bau, Berlino. Elisa ha tenuto lezioni e conferenze presso: Pembroke Center for Teaching and Research on Women (Brown University), Institute for Gender, Sexuality and Feminist Studies (McGill University), Global Emergent Media Lab (Concordia University), e Center for Digital Cultures (Leuphana University of Lüneburg). Giardina Papa ha un Master in Arti Visive ottenuto presso la Rhode Island School of Design (Washington DC) e sta competando un PhD in film, media e studi di genere presso la University of California Berkeley. Vive e lavora tra New York e Sant’Ignazio, Sicilia. 
Carla Grunauer è laureata in Arti Visive e Arti Plastiche presso l’Università Nazionale di Tucumán, in Argentina. E’ stata selezionata per partecipare al Programma Artisti presso l’Università Torcuato Di Tella nel 2017-2018, sotto il coordinamento di Carlos Huffmann. Nel 2015 ha ricevuto la borsa di studio assegnata da Amigo del Interior (Buenos Aires, Argentina), per sviluppare laboratori di produzione e di lavoro con Javier Villa e Carlos Huffmann. Sempre nel 2015 ha ricevuto una borsa di studio per il laboratorio Systematic Study of Drawing presso l’Università Torcuato Di Tella, sotto la direzione di Eduardo Stupía. Nel 2013 ha ricevuto la borsa di studio del National Endowment for the Arts per lavorare con Rafel Cippolini. Ha realizzato mostre personali e collettive in diverse gallerie e Musei in Argentina, Perù e Spagna: Crisis Galería (Lima), Vigil Gonzales Galería (Lima), Proyecto Nohacernada (Messico), Modern art Museum of Buenos Aires, MUNT (Museum of the National University of Tucumán), Timoteo Navarro Provincial Museum of Fine Arts, Guillermina Caicoya Proyect (Madrid), Klemm Foundation, Espacio Cripta, Galleria Piedras, Torcuato Di Tella University, Centro Culturale Heraldo Conti, Museo Genaro Perez, Dumit House, National Fund for the Arts y Un Club, e altre. Ha co-diretto dal 2010 al 2013, le attività di workshops e mostre presso El Rancho, uno spazio d’arte contemporanea a San Miguel de Tucumán. 
Andreia Santana vive e lavora a New York. Santana ha ottenuto un Master in Arti Visive presso Hunter College – City University of New York con una Fellowship di Fulbright/Fundação Carmona e Costa .
I suoi lavori sono stati presentati in istituzioni internazionali, tra cui Serralves Contemporary Art Museum (Porto); Secession (Vienna); CCB (Lisbona); MAAT (Lisbona); In Extenso (Clermont-Ferrand); CIAJG (Guimarães); Hangar (Lisbona); Leonardo Assicurazioni – Generali Milano (Milano); MACE (Elvas); Galeria Filomena Soares (Lisbona); Galeria Municipal do Porto (Porto); UNA (Piacenza); Galerias Municipais de Lisboa -EGEAC (Lisbona); Chiado 8 (Lisbona); Culturgest (Lisbona), Thomas Erben Gallery e Hunter College Galleries (New York) .Santana ha vinto il prestigioso Hopper Prize (New York, 2023), il Premio NOVO BANCO ART, Calouste Gulbenkian Foundation Visual Art Grant, Stanton Stewardship Award, Fundation Calouste Gulbenkian – Délégation en France, ed è stata selezionata per il Premio Ducato (Italia), e per per il Prémio Novos Artistas Fundação EDP 2022 al MAAT- Museum of Art, Architecture and Technology di Lisbona. Tra le collezioni pubbliche e private che hanno acquisito il suo lavoro, si segnalano: Maat, Museum of Art, Architecture and Technology, Lisbona; Galeria Minicipais de Lisboa – EGEAC; Antonio Cachola Collection, Elvas, PT; Figueiredo Ribeiro Collection – QuArtel, Abrantes PT; Torres Vedras Municipality Collection; MU.SA – Museu de Arte Contemporanea , Sintra PT; Torres Vedras Municipality Collection, PT; MU.SA Collection; PT; Leonardo Assicurazioni – Generali Milano.

Opening: Sabato 23 Settembre 17:00 – 21:00
Mostra: 23 Settembre 2023 – 10 Febbraio 2024
orari: mar-ven 16:00 – 19:00 | sab 10:00 – 13:00 & 16:00 – 19:00 & su appuntamento

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