
Landscapes of Hidden Words
La mostra Landscapes of Hidden Words presenta il lavoro di tre artiste nate in diversi paesi del continente Africano negli anni novanta. Karla Nixon vive in Sudafrica, LegakwanaLeo Makgekgenene in Botswana, e Renée Akitelek Mboya in Kenya.
Alla base della produzione dei loro lavori troviamo memorie personali e immagini legate a spazi e luoghi in cui momenti e ricordi si intrecciano. I lavori di Nixon sono accomunati dal tema dello spazio e del luogo. La condizione umana come ricerca, definizione di un rifugio. In forma differente, ma in dialogo con
Nixon, i lavori di Makgekgenene e Mboya ci forzano ad interrogarci su storie nascoste, oppresse, spesso travisate.
Si appropriano del racconto trasformandolo in un misto di intimità e affermazione pubblica. Attraverso uno sguardo fermo e femminile viene definito il percorso di queste tre donne. Se Nixon ci invita ad una esperienza sensoriale attraverso la materialità del suo lavoro prevalentemente in carta, Makgekgenene e Mboya lavorano l’intrecciarsi di multiple voci in archivi personali e collettivi attraverso la re-significazione di immagini e parole.
Nixon esplora una moltitudine di temi che spaziano da quello della casa, sia da un punto di vista personale che socio-economico, a concetti filosofici legati alla transitorietà e alla cultura materiale, concentrandosi specificamente sui tessuti. Il suo lavoro offusca le categorie, collocandosi tra dipinto e scultura, collage e tessuto, artigianato e arte, un tema particolarmente sensibile nel contesto del continente africano in cui le tre artiste vivono.
Le immagini di Makgekgenene – alcune parte di una mostra collettiva che il Botswana Pavilion ha presentato presso gli spazi di Sakhile&Me a Francoforte nell’aprile di quest’anno – mettono in discussione le nozioni di collettività, soggettività e delle politiche di appartenenza. Attraverso la sovversione di simboli e di colori parte della narrativa nazionale come, ad esempio, la zebra o il colore blu, l’artista indaga il folclore e le tradizioni culturali legate all’oralità, così come i riferimenti urbani di un paesaggio
in trasformazione.
I due lavori video di Mbyoa mettono ordine ad immagini di violenza. In A Glossary of Words My Mother Never Taught Me attraverso la voce dell’artista crea una risposta alla narrazione razzista e disonesta di ‘Africa Addio’, documentario italiano capostipite del genere “mondo movie”. And Salt The Earth Behind You si riferisce invece alle proteste che ebbero lungo di fronte all’Astor Cinema a Berlino nel 1966, in seguito alla proiezione del film.
Tali proteste furono fondamentali per l’articolazione della coscienza nera nell’Europa occidentale dell’epoca. Mbyoa sceglie di non vedersi rappresentata in queste immagini, di cui invece si appropria. Le piega al proprio volere: restituire il protagonismo alle memorie e ai significati delle persone che questi archivi hanno voluto disgregare. Riparare, se possibile, questa violenza.
La mostra riunisce una ricchezza di mezzi e materiali, dal video alla fotografia e fotomontaggio, sino ad installazioni pittoriche attraverso i quali le artiste interrogano la definizione di un territorio di appartenenza, e la costruzione di una identità sia unica che collettiva.
Landscapes of Hidden Words
LegakwanaLeo Makgekgenene, Karla Nixon, Renée Akitelek Mboyaa cura di Laura Burocco
Opening 31 ottobre 2022
31.10.22 – 14.01.23