
Jean Tinguely in Pirelli HangarBicocca
Pirelli HangarBicocca apre dal 10 ottobre Jean Tinguely, la più estesa retrospettiva realizzata in Italia dopo la scomparsa dell’artista.
La mostra tenterà di mettere in luce la radicalità e la natura sperimentale di Jean Tinguely, tra gli artisti che hanno tracciato la storia dell’arte del XX Secolo, rimarcando la sua attualità nel presente e la sua valenza contemporanea ancora oggi.
Il percorso espositivo prevede oltre trenta lavori realizzati dagli anni cinquanta agli anni novanta che occuperanno i 5.000 metri quadrati delle Navate di Pirelli HangarBicocca dando vita ad un’unica coreografia sonora e visiva formata dalle opere più rappresentative del suo percorso artistico, da quelle seminali a quelle cinetiche monumentali.
La mostra Jean Tinguely è realizzata da Pirelli HangarBicocca in collaborazione con il Museo Tinguely di Basilea e fa parte del palinsesto di eventi culturali realizzati per celebrare i cento anni dalla nascita dell’artista (1925-2025). Il progetto espositivo è a cura di Camille Morineau, Lucia Pesapane e Vicente Todolí con Fiammetta Griccioli
Tinguely ha incentrato tutta la sua sperimentazione sul superamento della bidimensionalità e sull’assidua ricerca sul movimento della materia e degli oggetti e sul cambiamento continuo, scardinando il concetto di composizione permanente e definitiva. Un’attitudine artistica che si riferisce a temi esistenziali più ampi come la precarietà e transitorietà dell’essere umano e l’evoluzione dei contesti sociali e politici. Al centro del suo lavoro vi è la ricerca attorno alla macchina con il suo funzionamento e movimento, i suoi rumori e suoni e la sua poesia intrinseca.
Tinguely è tra i primi artisti ad utilizzare oggetti di scarto, ingranaggi e altri materiali che poi salda, creando macchine rumorose e cacofoniche funzionanti dotate di veri e propri motori. Le sue sculture presentano inoltre un carattere performativo grazie al loro costante movimento e alla loro peculiarità di coinvolgere il pubblico. L’ingranaggio, e in particolare la ruota, sono spesso gli elementi fondanti delle sue opere, i cui funzionamenti tradizionali sono volontariamente sgretolati dall’artista, che libera la macchina dalla tirannia dell’utilità, favorendo l’imprevisto e l’effimero all’interno dei suoi marchingegni assurdi e sorprendenti.
Il percorso di mostra sarà un’unica coreografia sonora e visiva formata da opere di vario formato, alcune addirittura monumentali, in cui emergerà la componente sonora, quella dinamica e quella cromatica dell’espressività anticipatrice di Tinguely.
Le opere meccaniche troveranno un legame spontaneo con l’ampiezza dell’edificio ex industriale di Pirelli HangarBicocca e offriranno al pubblico la possibilità di entrare in contatto e approfondire la pratica dell’artista svizzero che concepiva l’arte lontana dall’idea di autorialità, quindi mai univoca e definitiva: un’arte sovente realizzata come performance, talvolta collocata in luoghi non museali, transitoria e, grazie ai suoi elementi interattivi, capace di coinvolgere e affascinare.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo (italiano-inglese) da Marsilio Arte con contributi di Béatrice Joyeux-Prunel, Camille Morineau, Lucia Pesapane, Renzo Piano, Annalisa Rimmaudo, Vicente Todolí, Melissa Warak.