Arco Madrid 2025

Luogo

MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli
via Giappone – Termoli (CB)
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Data

Ott 18 2024 - Gen 25 2025
Evento passato

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Mostra

Irene Fenara | Le buone ombre

Irene Fenara, vincitrice della 63° edizione del Premio Termoli presenta la sua mostra personale che oltrepassa la fotografia, appropriandosi di immagini di registrazioni di sorveglianza.

La ricerca di Irene Fenara, rovesciando la funzione delle telecamere di sorveglianza, sceglie immagini astratte a sfondo naturalistico di luoghi geografici disparati e non dichiarati, con un intento non tanto voyeuristico quanto poetico; Fenara ricerca infatti forme, ombre, coni di luce, in riprese meccaniche su perimetri di case isolate, con alberi e rami cresciuti che ne alterano la visibilità. Scegliendole e salvandole da un flusso di registrazione che probabilmente nessun altro guarderà, l’artista porta lo spettatore a confrontarsi con immagini misteriose che richiedono attenzione e interpretazione.

Irene Fenara, Self Portrait from Surveillance Camera, 2022, stampa a getto d’inchiostro su carta

La mostra presenta un’imponente installazione video a ledwall, accompagnata da stampe fotografiche inedite tratte dall’archivio dell’artista. Accanto a queste saranno esposte opere della serie Autoritratti, in cui la figura dell’artista, come in un selfie, si inserisce nelle registrazioni di sorveglianza salvandole poi prima che il sistema ne cancelli ogni traccia.

Le buone ombre vuole essere un’esplorazione del confine tra visibilità e invisibilità, natura e tecnologia, proponendo una riflessione sul ruolo delle immagini nell’era della sorveglianza. Un progetto in cui l’artista utilizza strumenti tecnologici per esplorare l’interazione tra luce, ombre e natura in spazi rurali e architettonici, e che celebra anche il dialogo con la collezione del Premio Termoli, includendo nel percorso una selezione di opere che dedicano particolare attenzione alla fotografia.

Irene Fenara, Self Portrait from Surveillance Camera, 2019, stampa a getto d’inchiostro su carta 

In occasione della mostra sarà visibile al pubblico anche la maestosa pala dell’artista mozambicano Malangatana Valente Ngwenya (1935-2011), realizzata a Termoli tra il 1996 e il 2001, con un testo critico di Alessandra Saviotti.

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