Il canto della retara – Laura Renna

Sabato 11 marzo alle ore 18 sarà presentata, presso la Sezione di Marineria del Museo della Regina, l’opera collettiva realizzata da Laura Renna, restituzione della residenza artistica tenutasi dall’8 all’11 marzo all’interno delle sale del museo.

L’arazzo, che sarà allestito vis à vis al nucleo di reperti della collezione museale, è stato creato dall’artista insieme a singole cittadine e cittadini e alle associazioni del territorio coinvolte nel progetto, ovvero Centro Antiviolenza Distrettuale “Chiama ChiAMA”, UICI Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Associazione “Il Pellicano” e Associazione “Sergio Zavatta Onlus”. Le pratiche e le scelte artistiche alla base dell’opera collettiva intendono restituire quel senso di accoglienza, fortemente radicato nella storia della città di Cattolica, che è alla base del progetto Mansio, ideato dalla curatrice Milena Becci per gli spazi della Galleria Santa Croce e del Museo della Regina. Il titolo rimanda alla presenza di una stazione di sosta di età romana per i viaggiatori lungo l’antico tracciato della via Flaminia. Questo insediamento diede vita a una tradizione di ospitalità che si rinnovò in epoca medievale e rinascimentale e di cui l’Ospitale per Pellegrini della fine del ‘500, oggi sede del Museo, e l’annesso oratorio Santa Croce, sede dell’attuale Galleria, portano con sé la memoria. Le residenze, in cui gli artisti coinvolti sono invitati a fermarsi, studiare e creare, oltre che mostrare, sono modalità rinnovata per ospitare e farsi ospitare. Laura Renna, con la personale Il canto della retara, si è relazionata con la sezione legata alla pesca, aspetto basilare dell’economia dei centri costieri. Le sue mani, lavorando la lana e altri materiali di origine vegetale quali la canapa, la iuta e il cocco, seguono lentamente un ritmo identico nello scorrere del tempo che scandisce i minuti: si china e si inginocchia, quasi fosse un sacrificio, con le braccia immerse nella fibra, entra nella materia incrociando e sciogliendo i nodi, così come facevano le retare, chiudendo o aprendo simbolicamente l’afflato della vita, il respiro che crea o si spegne.

Questa seconda inaugurazione sarà anche l’occasione per presentare il catalogo della mostra, primo volume della collana I quaderni di Mansio.

L’evento è organizzato dai Servizi Culturali del Comune di Cattolica. 

La mostra sarà visitabile fino al 26 marzo nei giorni venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle ore 19 con ingresso libero.