FELICE LEVINI: ITALIA X INCOGNITA
L’arte è illusione ma, in questa illusione non si vuole ingannare lo spettatore, piuttosto portarlo a vedere e pensare le cose sotto altri punti di vista, altri orizzonti. L’artista è sempre inventore della realtà e, quindi, di nuove prospettive. Felice Levini
La mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen prende spunto da un’opera/performance del 1991 dal titolo italia x incognita composta dalla bandiera italiana presieduta da due veri carabinieri in alta uniforme. La performance nasceva come un appunto ad un modo di essere “Pinocchio” del popolo italiano. L’opera è accompagnata da una ventina di disegni, diario dell’immaginario dell’artista.
A completare il percorso dell’esposizione, l’installazione Le tigri vanno dappertutto ma non sono da nessuna parte che esprime un mondo dominato dall’incertezza, mentre la storia, la verità, le grandi idee sono visioni del passato. L’artista crea così un enigma, uno spiazzamento che fa fare al nostro immaginario un viaggio, senza essere vincolati a convenzioni e convinzioni.
Come scrive Achille Bonito Oliva l’opera di Felice Levini invita ad entrare nella normalità estraniante del reale, ad approfondire tale condizione ed a guardarla sempre più ad occhi aperti. […] L’artista attinge all’universo del quotidiano, fatto di piccole presenze che non hanno il carattere eroico ed irripetibile dell’universo mitologico. Eppure le immagini acquistano il senso estraniante di una condizione particolare ed eccentrica.
La mostra si collega alla tematica della tavola rotonda L’italiano, la lingua delle arti.
Tavola rotonda – L’italiano, la lingua delle arti
In occasione della mostra dell’artista Felice Levini, l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen in collaborazione con Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea OdV, presenta la tavola rotonda L’italiano la lingua delle arti.
Intervengono: Raffaello Barbieri (Direttore IIC Copenaghen), Felice Levini (artista), Lorenzo Benedetti (Chief Curator Museo di A.C. St. Gallen, Svizzera), Riccardo Giagni (compositore e musicologo), Holger Reenberg (Direttore HEART Herning Museum of Contemporary Art, Herning, Danimarca), Lars Kaerulf Møller (Direttore Bornholms Kunstmuseum, Guhdjem, Danimarca).
Il patrimonio culturale è riconosciuto come veicolo di identità culturale e le arti rappresentano in modo eccelso la cultura italiana anche all’estero.
Che cos’è l’italianità? L’identità di una nazione può essere analizzata attraverso associazioni sensoriali e razionali. Se in quelle razionali rientrano il linguaggio e la storia, in quelle sensoriali ritroviamo l’arte, la letteratura, il teatro e la musica.
Nella storia dell’arte, i pittori italiani hanno fatto scuola “plasmando” il paesaggio, estraendone alcune sequenze identitarie. È attraverso l’italiano che si afferma il significato moderno di termini come prospettiva, architetto o artista in tutta Europa. Perfino il termine design deriva dalla parola italiana disegno. Per secoli la lingua parlata è appartenuta ai dialetti locali; sono stati i grandi autori del passato (partendo da Dante e Petrarca) che hanno imposto progressivamente l’idea della lingua che poi divenne la norma. La lingua italiana iniziò ad avere successo per i testi cantati nel melodramma nel Settecento: cantanti, musicisti e compositori venivano contesi nelle più importanti corti europee tanto che i musicisti degli altri paesi dovettero adattarsi seguendo le impostazioni tipiche dell’Opera, spesso in lingua italiana. Tuttora l’italiano è la lingua della musica per eccellenza (concerto, maestro, sinfonia,andante, adagio, allegro, …).
Anche nel teatro, l’Italia sia nel passato che nel presente ricopre un ruolo da protagonista che affonda le sue radici nel teatro greco e romano.
L’intervento di Lars Kaerulf Møller pone l’attenzione sulla storia degli Impressionisti Danesi che dal 1883 al 1915 si erano insediati a Civita d’Antino in Abruzzo, mentre il museo diretto da Holger Reenberg, detiene la più grande collezione pubblica dell’artista italiano Piero Manzoni.
modera: Dora Stiefelmeier -Direttore Artistico,Zerynthia.
Inaugurazione Martedì 29 Ottobre ore 18:00
Istituto Italiano di Cultura Copenaghen
Gjørlingsvej 11, DK 2900 Hellerup – København, Danmark
ore 17:00 – tavola rotonda: L’italiano, la lingua delle arti
Partecipanti :
Raffaello Barbieri (Director IIC Copenaghen)
Felice Levini (artist)
Lorenzo Benedetti (Chief Curator Museum A.C. St. Gallen, Switzerland)
Riccardo Giagni (composer and musicologist)
Holger Reenberg (Director HEART Herning Museum of Contemporary Art, Herning,)
Lars Kaerulf Møller (Director Bornholms Kunstmuseum, Guhdjem)
Modera: Dora Stiefelmeier (Art Director, Zerynthia)
La tavola rotonda verrà trasmessa nei giorni successivi su RAM live – live.radioartemobile.it