Estibaliz Sádaba Murguía | Subversiones
Inaugura ad AlbumArte, spazio indipendente per l’arte contemporanea, la mostra personale di Estibaliz Sádaba Murguía (Bilbao 1963) dal titolo SUBVERSIONES, fino al 12 dicembre. All’artista ne è affidata anche la curatela, come spesso avviene nei suoi progetti.
Anche con questa terza mostra dopo il confinamento, AlbumArte continua a indagare su quello che abbiamo visto essere sottovalutato o abusato durante l’emergenza sanitaria e, a questo proposito, non si può non sentire il bisogno di denunciare come siano state trattate le donne nel nostro Paese. Non solo nella sfera privata, dove il sempre scontato ruolo destinato della cura è stato abbondantemente sfruttato oltre il previsto, o il drammatico aumento della violenza domestica durante il lockdown, ma anche come le donne non siano state chiamate a dire la loro opinione nella sfera pubblica, per esempio quando non sono state inserite nella Task Force governativa o tutte le volte che si è cercato di trovare una via di ripartenza senza consultarle.
Qui in Italia sono nati tanti gruppi di denuncia, abbiamo firmato petizioni e denunce con esiti spesso decisivi, ma non sempre. Ed è proprio sulla donna e sul suo isolamento all’interno della sfera domestica e alla sua emarginazione dalla sfera pubblica e della spartizione del potere, che l’artista femminista basca vuole indagare con la sua mostra personale ad AlbumArte, con un suo nuovo progetto, in cui verranno presentati una serie di lavori, realizzati con tecniche diverse, come la fotografia, il collage e il video.
Negli ultimi anni il lavoro dell’artista si è concentrato sull’indagare questo rapporto da una prospettiva sperimentale. Una pratica artistica che ha sempre integrato la teoria e l’attivismo femminista, con il desiderio di creare reti e stabilire genealogie per mezzo di azioni, in cui il corpo diventa strumento, luogo di sperimentazione, e che vengono poi successivamente rielaborate e ricostruite attraverso vari processi, come il montaggio, nei film, la post produzione nell’opera fotografica o il riassemblaggio imprevisto di immagini stereotipate.
Per il video inedito che da il titolo alla mostra, in italiano Sovversioni domestiche, iniziato come ricerca durate la sua residenza presso la Real Academia de España en Roma (2018 – 2019) e realizzato in occasione della mostra, l’artista parte da una riflessione sul modo in cui la donna è stata relegata allo “spazio domestico”: quello spazio di rifugio familiare in cui gli uomini riposavano dopo la loro “esposizione” allo spazio pubblico, e nel quale le donne nel frattempo avevano gestito la cura dei figli e dei i beni familiari e che diventa luogo di reclusione psicologica e sociale.
Ha lavorato con i testi di due importanti pensatrici e militanti femministe italiane degli anni ’70, Silvia Federici e Mariarosa Dalla Costa, che intervengono nel video, teorizzando sul metodo per reinterpretare lo spazio domestico, cercando così uno spazio ugualitario che permetta alle donne di generare un nuovo modo di interazione e socializzazione.
Una mostra su come sovvertire questo spazio di reclusione, e portare quella lotta fuori dalla cucina, per le strade, reclamando un luogo nello spazio pubblico più che dovuto: non si riparte senza le donne!
La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Real Academia de España en Roma e la Fundación BilbaoArte Fundazioa.
AlbumArte presenta
Estibaliz Sádaba Murguía, SUBVERSIONES
11 novembre – 12 dicembre 2020
AlbumArte |Via Flaminia 122, 00196 Roma