ARCO Lisboa
Antonella Cucinotta

Luogo

EMM / Ex Maglierie Mirella
via Ponte Nuovo, 2 - Milano

Data

Mag 15 - 29 2024
Evento passato

Ora

18:30

Etichette

Mostra

DECLINARE IL TEMPO

Ex negozio di maglieria diretto in passato dalla signora Mirella e da sua figlia Sabrina, oggi EMM è lo studio e il laboratorio d’idee di Giorgio Barbetta che ha deciso di mantenere l’arredamento originale di metà Novecento: mobili, vetrine e camerini in legno, piastrelle decorate e altri suppellettili, nonché un soppalco nascosto da quinte teatrali. Lo spazio si trasforma in occasione dell’esposizione in un percorso immersivo, all’interno del quale il visitatore permane mettendosi in cerca delle sei opere dei rispettivi autori, pensate e allestite come se fossero un congegno per misurare il tempo. Si tratta di progetti allestiti in dialogo con lo spazio, a tratti mimetici rispetto gli arredi e l’architettura del luogo, accompagnati da sei libri d’artista capaci di aiutare il visitatore a leggere i singoli progetti, anche grazie l’ausilio di ulteriori apparati iconografici. La mostra è il risultato dell’Art School di Chippendale Studio diretta dal critico d’arte Luca Panaro, un percorso formativo per artisti che quest’anno ha intrapreso una riflessione su “Il tempo”, declinando il tema in modo differente.

IL TEMPO DELLA CURA
“Tutta la saggezza dell’universo può essere trovata tra gli occhi del cavallo” (2023-2024) è un versetto del Corano ma è anche il titolo scelto dall’artista per la sua serie fotografica. Il corpo dell’animale diventa materia plasmabile, frammenti fotografici fuggevoli e contorti, finestre su un mondo incapace di mostrarsi nella sua totalità entro i confini rettangolari del supporto. Il tempo, l’attenzione e soprattutto la cura, che l’autrice ha dedicato negli anni ai cavalli, giorno dopo giorno, ha permesso di guadagnare la fiducia di questi animali che le ha consentito di ottenere un punto di vista privilegiato, come ci mostrano le inquadrature ravvicinate delle sue opere che si mimetizzano all’interno dello spazio espositivo.
Federica Benati (Ferrara, 2001). Ha conseguito nel 2023 la laurea in Scultura e Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il suo percorso artistico è caratterizzato dalla contaminazione di vari mezzi espressivi tra i quali privilegia la fotografia, il linguaggio che più l’aiuta a comunicare insieme alla materialità e la concretezza della scultura. Ha pubblicato il libro d’artista “Tutta la saggezza dell’universo può essere trovata tra gli occhi del cavallo”, Chippendale Studio, 2024.

IL TEMPO DELLA SCOPERTA
“Processo speleografico” (2024) è un progetto che riflette sulla stratificazione, con la memoria che guida l’esplorazione degli strati del tempo. Affascinata dall’eredità del nonno Luciano, stimato speleologo, l’autrice si addentra nell’archivio famigliare, scoprendo storie dimenticate. Fotografie, lettere e ricordi conservano frammenti del passato, consentendo un collegamento con le radici e l’identità. La luce e l’oscurità simboleggiano dualità esistenziali che portano alla scoperta di tracce sepolte, un ponte tra realtà e immaginazione che si manifesta attraverso un’installazione di carta e all’interno di un visore stereoscopico.
Veronica Benedetti (Aosta, 1992). La sua ricerca si caratterizza dal segno introspettivo con cui esplora la memoria, l’identità e il rapporto tra uomo e spazio. Il suo strumento espressivo principale è il medium fotografico pur sperimentando in altre pratiche come video, performance e installazione. Le sue opere sono state esposte in mostre collettive e personali, in Italia e all’estero. Ha pubblicato il libro d’artista “Processo speleografico”, Chippendale Studio 2024.

IL TEMPO DELL’IDENTITÀ
“Le età desiderate” (2018-2024) è un progetto di arte partecipata in cui l’artista chiede a numerose donne quale età vorrebbero avere. L’opera racconta di una felicità spesso legata a concetti di indipendenza e libertà, oltre a quelli a cui siamo più comunemente abituati, come la maternità e gli affetti. È un progetto che mette in dialogo donne di generazioni differenti, in cui i saperi della vita e le consapevolezze raggiunte possono essere condivise, oltre a offrire un’occasione per affrontare temi legati alla disparità di genere. Piccoli folder e speaker audio permettono di “ascoltare” la voce delle donne intervistate.

Valeria Codara (Bergamo,1981). Nei suoi lavori traspira l’influenza dell’arte relazionale, partecipata e pubblica. La sua formazione in ambito sociologico riemerge nelle tematiche affrontate e nelle metodologie adottate. Durante le residenze artistiche in Italia e all’estero sono nati lavori inaspettati e non preventivamente progettati. Lavora individualmente e con il collettivo Gruppo Koinè. Ha pubblicato il libro d’artista “Le età desiderate”, Chippendale Studio, 2024.


IL TEMPO DELLA LUCE
“Zenitscopio” (2022) insieme a “Impronte di luce” (2024) è un progetto aperto che si può sviluppare in vari modi, si avvale della luce naturale e di quella artificiale. La prima permette all’artista di creare immagini e dipingere senza pigmenti. Un’apparizione che avviene quando la materia è attraversata dalla luce e crea disegni indiretti, colorati, generando un’immagine impalpabile ed effimera. La seconda agisce invece nel buio della camera oscura, quando un fulmineo raggio di luce impressiona la carta fotosensibile, creando immagini imprevedibili e senza l’utilizzo della macchina fotografica, quelli che in gergo si definiscono “fotogrammi”.
Antonella Cucinotta (Milano, 1965). Dopo avere lavorato nell’editoria come grafica e illustratrice, si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano con una tesi sulla luce e il colore. Il suo lavoro si basa sull’osservazione di eventi apparentemente trascurabili, fenomeni naturali che ogni giorno si ripetono, uguali a sé stessi e pur sempre unici e differenti. Un mondo fatto di visioni effimere che creano stupore. Ha pubblicato il libro d’artista “Origami di luce”, Chippendale Studio, 2024.

IL TEMPO DELLE PAROLE
“Benvenute parole in una giornata triste” (2024) è un lavoro sull’istante in cui la mente si libera da ogni vincolo e perde la cognizione della sua esistenza, solo in quel preciso momento l’autore riesce a portare in superficie il vissuto attraverso un cortocircuito di parole. Si tratta di dipinti che restituiscono l’esperienza visiva percepita dall’artista; mediante la scrittura e la pittura si avverte l’incalzante necessità di liberare il linguaggio dalle convenzioni. Una cascata di frasi e parole che non sempre hanno un legame sintattico-grammaticale tra loro, ma sono capaci di esprimere con immediatezza il tempo storico che le hanno generate. Installazione site specific in vetrina e sulle mattonelle del pavimento al piano superiore dello spazio espositivo.
Claudio Monaci (Castel del Piano, Grosseto, 1954). Ha svolto a Firenze la professione di architetto, dagli anni Novanta ha partecipato alla scena artistica realizzando una serie di mostre personali e collettive e nel 2000 si è laureato in Nuove tecnologie all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Recentemente ha esposto le sue opere fotografiche alla CRAG gallery di Torino (2023), con Chippendale Studio ha pubblicato i libri d’artista “Del vuoto” (2023) e “Welcome words on a sad day” (2024).

IL TEMPO DELLA SINTESI
“Infiniti frammenti” (2018-2024) è un lavoro sulla parcellizzazione della malattia, attraverso la ripetizione di dettagli dell’ambiente ospedaliero e del personale medico, una rappresentazione visiva e immediata di una delle derive della medicina imperante nella società occidentale contemporanea: la spersonalizzazione del paziente. In questo modello la malattia risulta scomposta in infiniti frammenti e definita in termini di mera alterazione di parametri biologici che solo il medico può riconoscere e associare alla terapia che ritiene più opportuna. Mentre il paziente finisce per essere una figura ausiliare, testimone dei sintomi più che del malessere e recettore passivo delle decisioni del curante. La ricerca dell’autrice trova la sua sintesi in un’opera video.
Denise Prandini (Roma, 1971). Dopo avere svolto per vent’anni la professione di avvocato giuslavorista, nel 2018 si diploma al Cfp Bauer di Milano con un progetto sulla fotografia. Ha collaborato tra gli altri con la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, il Comune di Milano e la Pinacoteca di Brera. In parallelo ha coltivato il proprio interesse verso un percorso autoriale con progetti fotografici incentrati sulla persona e le sue fragilità. Ha pubblicato in collaborazione con Telethon e Albinit il progetto editoriale “Guarda più forte” (2018-2019) e con Chippendale Studio il libro d’artista “Infiniti frammenti” (2024).


Federica Benati, Veronica Benedetti, Valeria Codara, Antonella Cucinotta, Claudio Monaci, Denise Prandini
DECLINARE IL TEMPO
a cura di Chippendale Studio
EMM / Ex Maglierie Mirella
via Ponte Nuovo, 2 – Milano
16 – 29 maggio 2024
Opening: Mercoledì 15 maggio, ore 18:30
su appuntamento.

    ×