ARCO Lisboa

Luogo

Biblioteca Dario Nobili, CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche
Bologna

Data

Feb 03 - 29 2024
Evento passato

Etichette

Mostra

COSMIC SYNTROPY | Penelope Chiara Cocchi

Il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, Area Territoriale di Ricerca di Bologna, ospita la mostra Cosmic Syntropy di Penelope Chiara Cocchi, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, all’interno degli spazi della Biblioteca “Dario Nobili”.

La mostra è inserita nel programma di eventi e mostre promossi nell’ambito di ART CITY Bologna 2024 in occasione di ARTEFIERA.

Per l’occasione, l’artista espone le sue nuove opere installative dedicate a temi di portata mondiale, tra cui l’equilibrio tra le nazioni e una riflessione sull’elemento vitale per eccellenza: l’acqua.

Prima performance – 13 gennaio 2024

L’opera principale della mostra è un progetto performativo che si è svolto il 13 gennaio 2024 in presenza di un gruppo di oratori e di un pubblico esterno: una “tavola rotonda di esseri umani”, un allenamento alla democrazia, ritmato da domande poste da artista e pubblico, volte a stimolare la discussione di oratori invitati appositamente a rappresentare varie professionalità. L’intento è stato quello di analizzare aspetti sconosciuti di un elemento tanto importante per la nostra esistenza come l’acqua.

ORATORI:

  • Penelope Chiara Cocchi, artista
  • Cristina Cocchi, sociologa del lavoro
  • Cristina Dell’Acqua, docente lingue classiche, autrice Mondadori
  • Antonella Del Rosso, fisica, CERN
  • Roberto Di Caro, giornalista
  • Giacinto Di Pietrantonio, curatore e critico d’arte
  • Franco Farinelli, geografo
  • Laura Guerrini, Tenente Colonnello, Comandante Gruppo Forestale Modena, Arma dei

Carabinieri

  • Vincenzo Levizzani, fisico dell’atmosfera, CNR

Il video di questa prima performance verrà presentato e trasmesso in loop dal 3 febbraio fino a fine mostra.

Seconda performance partecipativa – 3 febbraio 2024

Il 3 febbraio 2024, in concomitanza con l’inaugurazione, si presenterà il video documentale della performance del 13 gennaio, che da quel momento sarà fruibile su maxischermo all’interno della mostra.

In seguito ai discorsi istituzionali si terrà una seconda tavola rotonda, questa volta di tipo partecipativo: diversamente dalla prima performance, sarà il pubblico a diventare protagonista dello scambio dialettico con l’artista sul tema dell’acqua. In continuità con la performance precedente, l’artista riprenderà il filo dei discorsi con gli oratori, e in una seconda fase il pubblico stesso verrà incluso nella discussione, entrando a far parte attiva della performance. Il cerchio della tavola rotonda – una sorta di cerchio magico – si estenderà, ad abbracciare simbolicamente l’intera collettività. Una riflessione sulla democrazia, sull’estensione del dialogo politico alla società allargata: da un gesto artistico, la volontà di estendere le considerazioni all’agire quotidiano, su temi di interesse comune, in vista del bene collettivo.

La partecipazione alla performance è libera e gratuita; all’ingresso della sala in cui si svolgerà la stessa verrà richiesta l’iscrizione e la firma di una liberatoria video-fotografica. L’intera performance e i suoi partecipanti verranno ripresi per la realizzazione di un video documentale.

ORATORI:

  • Penelope Chiara Cocchi, artista
  • Antonella Del Rosso, fisica, CERN
  • Roberto Di Caro, giornalista
  • Giacinto Di Pietrantonio, curatore e critico d’arte
  • Franco Farinelli, geografo
  • Vincenzo Levizzani, fisico dell’atmosfera, CNR

INTERVISTE AGLI ORATORI

In preparazione della tavola rotonda l’artista ha realizzato una serie di interviste agli oratori invitati, con la finalità di conoscere le professionalità coinvolte e per entrare nell’argomento approfondito durante la performance.
Le interviste sono visionabili al seguente link: https://youtu.be/Zqn8Hc8hIb4.

TESTO CURATORIALE

In occasione di Bologna Art City, rassegna annuale di arte pubblica che si tiene dal 1 al 4 febbraio durante Arte Fiera a Bologna, l’artista Penelope Chiara Cocchi presenta la prima fase di un progetto artistico multidisciplinare in diverse tappe. È un’opera d’arte complessa in cui e con cui l’artista si interroga e ci interroga su tematiche cruciali del nostro stare al mondo; diverse delle quali sono gli obiettivi dello sviluppo sostenibile indicati dall’ONU da raggiungere entro il 2030. Sono traguardi che vanno dalla democrazia all’ecologia, dalle risorse e loro redistribuzione alla globalizzazione, …

In questa prima tappa, che si tiene presso la biblioteca del CNR di Bologna, il progetto si focalizza sulla problematica dell’acqua quale bene comune e indispensabile del e al nostro pianeta senza cui la vita, in tutte le sue forme, cesserebbe di esistere. Modalità, tecnica e aspirazioni artistiche che si inseriscono in quella tradizione modernista con vocazione pubblica e sociale di artisti come Joseph Beuys o Michelangelo Pistoletto che mettono al centro della loro poetica la cura della società.

Ciò è possibile, parafrasando l’artista Penelope Chiara Cocchi, se forze differenti vengono fatte convergere verso uno scopo unico, un bene comune, come avviene nella sintropia che, al contrario dell’entropia, che si serve e valorizza il disordine, è forza centripeta che riorganizza e ordina le forze della complessità e delle differenze della natura, cercando, allo stesso tempo, di raggiungere la massima configurazione d’ordine nella differenziazione.

È per ciò che l’artista con Cosmic Syntropy, in questa prima tappa, ci propone un’opera collettiva fatta di oggetti, fluidi e persone volti ad attivare discorsi intorno all’acqua. Si tratta di un’istallazione e di una performance in cui i discorsi di specialisti di vari mondi espressivi si incontrano: scienziati, critici d’arte, filosofi, sociologi, geografi, antropologi, forestali, latinisti, grecisti… convergono in una performance-discussione in un luogo non dedicato all’arte, ma del sapere scientifico come la biblioteca del Consiglio Nazionale delle Ricerche della città felsinea. Qui abbiamo l’installazione di gruppi di bottiglie d’acqua messi su piedistalli ognuno con un’etichetta diversa, dall’acqua del mar Mediterraneo a quella delle Alpi giapponesi, nonché alle Alpi italiane fino all’acqua di Marte e a quella “dinosaur’pee” (pipì del dinosauro). Quest’ultimo termine metafora, coniata dagli scienziati per definire l’acqua delle origini del mondo, parola utile per indicare che il ciclo dell’acqua è sempre lo stesso dalle origini e che quindi anche oggi, dato il riciclo, continuiamo a bere la stessa che bevevano i dinosauri. Acqua, bene comune che si rinnova ciclicamente, ma non eterno, di cui dobbiamo prenderci cura. Per questo l’artista chiama a raccolta un gruppo di insospettabili autori di discipline differenti a dibattere della problematica dell’acqua. Autori che da generatori di senso vengono anche interrogati sul tema sia dall’artista che dal pubblico.

E, dato che nell’arte il contenuto si sostanzia nella forma, la stessa conformazione, disposizione e collocazione dei partecipanti decisa dall’artista ha un senso di democrazia egalitaria dei saperi, essendo essi messi in circolo a discutere. Una tavola rotonda del sapere e non una frontalità dei saperi che qui, in quanto sintropici, l’artista vuole circolare. Una circolarità come la stessa rotonda Terra, sottolineata pure dalla scacchiera messa al centro con scacchi tutti uguali per evidenziare ulteriormente l’uguaglianza dell’umanità.

Giacinto Di Pietrantonio


Cosmic Syntropy
Penelope Chiara Cocchi
A cura di Giacinto Di Pietrantonio
Dal 3 al 29 febbraio 2024
Biblioteca “Dario Nobili”, CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, Area Territoriale di Ricerca di Bologna

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