ARCO Lisboa

Luogo

Contemporary Cluster
Via Merulana, 248 - Roma

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Data

Giu 07 2023 - Lug 12 2023
Evento passato

Ora

18:00

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Mostra

Contestabile

Come ultimo progetto espositivo per sede di Palazzo Brancaccio della programmazione relativa alla prima parte dell’anno 2023, Contemporary Cluster propone Contestabile, mostra collettiva che vedrà esposte le opere di artiste e artisti emergenti e mid-career, differenti per soluzioni e linguaggi. 

L’esposizione, a cura di Davide Silvioli, Niccolò Giacomazzi e Davide Mannocchi, è promossa e organizzata da Contemporary Cluster e presenta al pubblico opere di Alessia Armeni, Genuardi/Ruta, Monica Mazzone, Mattia Sugamiele, Dario Carratta, Flavio Orlando, Wang Yu Xiang, Valerio D’Angelo, Davide Serpetti.

L’impostazione curatoriale è pensata per definire una mostra sì unica ma costituita prevedendo un notevole grado di diversità interna. Dopo la scelta corale, da parte dei curatori, di lavorare unanimemente sulla nozione di contesto, ciascuno è andato a svilupparla in totale autonomia, all’interno di una delle tre sale che strutturano la galleria, individuando le personalità che meglio rispondessero alla soggettività della traduzione critica che ciascuno di loro ha dato di questo termine. Ne risulta un dettato espositivo tanto diversificato quanto uguale a se stesso, esito di una riflessione condivisa eseguita nel merito di un medesimo concetto che, tuttavia, in corrispondenza della tripartizione degli ambienti del Contemporary Cluster, dà voce alla disparità dei modi con cui ora i curatori e ora le artiste e gli artisti qui inclusi hanno interpretato la concezione di contesto.   

Contestabile, il titolo del progetto, sia alludendo per etimologia all’azione di contestare che rimandando per assonanza a contesto, ben pone in rilievo, innanzitutto, proprio la diversità di visioni che sostanziano l’articolarsi della mostra, dove convivono punti di vista dissimili, talvolta anche opposti e contrastanti, ma che, in tutti i casi, rappresentano esempi coerenti di come la sperimentazione artistica contemporanea si stia confrontando con il proprio contesto, su qualsiasi scala, senza nascondersi dietro facili risposte e senza omologarsi a favore di estetiche dominanti ma contravvenendo a manierismi e rispettando solo la natura della propria pulsione creativa.

Così accentuata criticamente, l’esposizione sarà documentata da un catalogo edito da NFC Edizioni, provvisto di testi, fotografie dell’allestimento e apparati informativi sulle artiste e sugli artisti compresi, che verrà presentato dopo il termine della mostra.“Contestabile – scrive Silvioli – argomenta l’atteggiamento speculativo esercitato dalla ricerca artistica verso il proprio contesto. Se determinare quanto già ci sia dell’opera d’arte nella realtà che la circonda e quanto del mondo esterno, invece, confluisca nell’opera d’arte risulta impossibile, d’altra parte, è chiaro comprendere, a partire da questa stessa constatazione, come nella relazione tra artista e contesto intercorra un legame di permeabilità. Allora, Contestabile, nel suo rievocare un’opposizione, pone l’accento sul rapporto transitivo, non privo di antagonismi, che sussiste proprio tra artista e contesto, quindi sull’attrito tra creazione e ispirazione, qualificando l’opera d’arte come sintesi di queste due variabili sì in contrasto ma non in contraddizione, che, perciò, giungono a contaminarsi, persino a confliggere, per poi fondersi e mai per annullarsi. Ogni lavoro ivi incluso è l’esito di una pratica artistica che dimostra un grado di sensibilità significativo verso riferimenti del proprio contesto tanto precisi quanto diversificati, tuttavia diluiti nella mimesis dell’opera d’arte, al punto da venire ora quasi rinnegati e ora enfatizzati”.

“Lavorare su un contesto vuol dire intervenire su una determinata comunità e imporre il proprio operato come punto di riferimento per le altre. Seppure è evidente che ogni ambito d’azione sia diverso, certi modelli possono essere replicati e adattati a seconda delle necessità. Attraverso un’intuizione improvvisa e una sensibilità permeata dal dato immaginifico – scrive Giacomazzi – è possibile cogliere le occasioni poetiche che nascono da uno specifico contesto e, di conseguenza, tramutarle in una visione. Come uno squarcio su una parete, l’intervento artistico si insinua nel nostro tempo, talvolta ponendosi da collante altre come punto di rottura di due universi con sfumature apparentemente opposte: artificiale e naturale, emotivo e razionale, pubblico e privato.

Un’esposizione questa che dichiara di voler ragionare su un determinato argomento, declinato e interpretato da diverse personalità, lasciando aperta la possibilità di una contestazione da parte di chi ne fruisce, che può decidere se schierarsi verso una frazione o l’altra, o abbandonarsi sospeso in una terra indeterminata.”

“Nulla viene al mondo per rimanere invariato. Il contesto in cui si nasce e cresce plasma noi stessi quanto il contesto viene plasmato dai suoi fruitori. Le modalità in cui avvenga l’innesco dell’evoluzione – spiega Mannocchi – determinano solo una frazione dell’intero percorso che conduce l’esistere in ogni sua forma. L’idea di un’esposizione collettiva tripartita, guidata da un nucleo di tre curatori, prende piede dall’assioma secondo cui un’unica cornice, già contenitore di esperienze e funzionalità differenti che ne hanno determinato la storia, diviene spettro attraverso il quale la luce filtra di volta in volta in maniera inedita. Lo scontro e l’incontro sono motori potenti che nell’arte determinano inevitabilmente la propagazione di idee. Proprio attraverso questa energia si punta a generare una contesa. Guardando compiaciuti la deflagrazione del concetto di verità assoluta, proclamando il dibattito come unico sentiero percorribile per arrivare a scorgere l’ombra di una propria personale convinzione, ci si muove contro l’indubitabile certezza. La penetrabilità delle idee è la linfa che le tiene in vita, l’incognita rappresenta l’unica forma di libertà”.


Alessia Armeni, Genuardi/Ruta, Monica Mazzone, Mattia Sugamiele, Dario Carratta, Flavio Orlando, Wang Yu Xiang, Valerio D’Angelo, Davide Serpetti
Contestabile
A cura di Davide Silvioli, Niccolò Giacomazzi e Davide Mannocchi
Contemporary Cluster – Palazzo Brancaccio
Via Merulana, 248 – Roma
7 giugno – 12 luglio 2023
Inaugurazione: mercoledì 7 giugno, dalle ore 18:00 
Orari: dal lunedì al venerdì, ore: 10 – 13 / 15.30 – 19
info@contemporarycluster.com

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