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Luogo

Contemporary Culture Center di Palazzo Tagliaferro
Largo Milano - Andora (SV)

Data

Apr 02 - 10 2022
Evento passato

Ora

17:00

Cartografie Ottiche: nuove realtà

Sabato 2 aprile al Contemporary Culture Center di Palazzo Tagliaferro, presentazione del libro “Cartografie Ottiche: nuove realtà” edito a documentazione della mostra che vede protagonisti, fino al 10 aprile, presso il polo culturale di Andora, Carlo Bernardini e Nicola Evangelisti due fra i maggiori rappresentanti della Light Art Italiana.Interverranno gli artisti e le curatrici Christine Enrile, presidente di CeContemporary e Gisella Gellini, architetto e docente del corso della Luce alla scuola del design del Politecnico di Milano.

Il volume contiene un’ampia documentazione fotografica, corredata di testo critico e di presentazione del progetto, atta a registrare tutti gli interventi site specific e le opere presentate nell’ambito della doppia personale promossa dal Comune di Andora.

La mostra nata durante una conversazione informale delle curatrici, che si chiedevano come si potessero integrare in uno spazio architettonico tradizionale le geometrie impalpabili della “Light Art”, si è concretizzata grazie alla sfida raccolta dagli artisti che hanno realizzato un vero e proprio percorso immersivo nella Luce.

L’esperienza percettiva inizia fin dall’atrio di Palazzo Tagliaferro, con la scultura “Coordinate Invisibili” di Carlo Bernardini realizzata in acciaio e fibre ottiche, prosegue poi nella prima sala del Contemporary Culture Center dove i fili di luce utilizzati per l’installazione “La materia è vuoto” inglobano lo spazio che da contenitore diventa opera.

Le installazioni ambientali di Nicola Evangelisti, in armonico dialogo con le sculture di Bernardini accompagnano gli spettatori nelle altre sale espositive aprendo anche ad una riflessione di natura politica e sociale oggi quanto mai di attualità.

Un’intera stanza è riempita di bossoli e le due scritte YES e WAR sembrano annunciare il triste destino a cui l’Europa sta andando incontro.Le sculture di luce e le installazioni, che si dipanano nelle sale del piano nobile di Palazzo Tagliaferro coniugano fondamenti scientifici con gli sfondamenti artistici, proposti da Bernardini e Evangelisti, i cui esiti sono extra-ordinari e paradossali come un entanglement quantistico. e danno vita ad un vero e proprio percorso immersivo nella luce.

Carlo Bernardini e Nicola Evangelisti hanno un ricco curriculum espositivo che li ha visti realizzare opere scultoree e installazioni di grandi dimensioni, in spazi esterni ed interni, in varie tipologie di architetture antiche e contemporanee in ambito nazionale e internazionale.

Le opere dei due artisti sottendono ad un comune denominatore: il forte interesse per l’Arte della luce e la sperimentazione. Infatti, come l’uno interviene nello spazio mediante il disegno utilizzando i luoghi come fossero fogli e la fibra ottica come fosse segno di una dimensione invisibile, l’altro utilizza la luce come mezzo di decodifica, per riflettere sulla complessità della natura, sull’ordine e sul caos.

Carlo Bernardini realizza opere scultoree e installazioni ambientali di grande dimensione trasformando lo spazio architettonico, eludendone la fisicità attraverso la luce con l’utilizzo della fibra ottica, creando nuovi spazi percettivi che cambiano totalmente la funzione e la struttura dell’ambiente reale. Nella sua ricerca l’artista ha scelto proprio la fibra ottica, sfruttandone le potenzialità a livello intuitivo per disegnare uno spazio mentale e apparentemente incorporeo, in cui il disegno di luce si modifica a seconda del punto di vista e degli spostamenti dello spettatore che si ritrova a vivere dentro l’opera.

Bernardini è un intellettuale della luce, sperimenta e riflette sulla relatività delle percezioni e sensazioni generate dall’opera; la sua ricerca analizzando la trasformazione dello spazio e la percettività dinamica delle forme visive statiche generate nei suoi interventi, ci pone in relazione con ipotetiche dimensioni invisibili e in-osservabili dello spazio stesso. Le installazioni di luce attraverso altre coordinate percettive accompagneranno così il visitatore in un percorso di esplorazione e di nuovi significati, che possono aprirsi nel rapporto fra opere e spazio come solo il dialogo fra la luce e il buio con tutte le implicite implicazioni metafisiche può generare.

Nicola Evangelisti nella sua ricerca artistica che trova nella luce il suo elemento distintivo, lavora in una direttiva connessa a tematiche scientifiche principalmente di ordine cosmologico e astrofisico.  L’analisi dei principi scientifici che generano le forme a tutti i livelli di grandezza e dei modelli spazio-temporali, hanno portato l’artista ad elaborare opere con diversi media, ma la “materia luce” è l’ambito principale della sua ricerca artistica. Evangelisti presenta nella mostra opere e installazioni di luce che sono rappresentazione di alcuni dei concetti su cui da sempre riflette, quali il rapporto tra reale e virtuale nell’ambito delle dinamiche di comunicazione e propaganda relative ad atti di violenza come le guerre il terrorismo e la crisi economica. Secondo la sua visione l’esplosione primigenia del Big Bang che ha dato origine allo spazio-tempo, segna il suo completamento con un’implosione in cui tutto verrà riassorbito e convertito in un nuovo inizio. Ma prima che tutto ciò avvenga, sono solo gli spazi del Contemporary Culture Center ad essere trasformati per dare vita a nuove possibilità percettive che condurranno i visitatori ad uno straniamento con l’ambiente circostante, dove il tempo si ferma e la contemplazione ha inizio.

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