Nicturia

Luogo

10 & zero uno
Via Garibaldi 1830, Venezia
Categoria

Data

Ago 07 2023 - Ott 28 2023
Evento passato

Ora

18:30 - 20:30

Etichette

Mostra

Beatrice Gelmetti, Nicturia

10 & zero uno presenta, dall’ 8 settembre al 28 ottobre, Nicturia, mostra personale di Beatrice Gelmetti, a cura di Chiara Boscolo, con testo critico di Francesco Liggieri.

Come spiega Liggieri nel suo testo critico, guardando ai lavori della Gelmetti troviamo di fronte a noi oggi un’artista che attraverso il linguaggio dell’astrattismo, mediante pennellate e forme del tutto studiate e volute, parla con un codice apparentemente casuale, ma che invece ha un preciso intendo: rompere la barriera dell’astrattismo come luogo di escamotage. La pittura fin dalla sua nascita è unmezzo di espressione e comunicazione con codici e segni che ci riportano dall’età della pietra ad oggi a codificare un’immagine e carpirne il significato, o almeno così crediamo e scriviamo nei manuali di Visual design. In realtà la percezione che abbiamo di un dipinto è sempre soggettivo e quello che io sento non ha spesso, nulla a che vedere con quello che sentite voi. La pittura è una questione di sentire, sentire con i sensi tutti, l’astrattismo è la strada migliore per ascoltarli.

Beatrice Gelmetti è pittrice di colori e forme, di storie e multiversi astratti di linguaggi semplici ma mai banali. Ha intrapreso un percorso quello della pittura astratta, che ha diverse tipologie di linguaggio scegliendo la via del confronto, confrontandosi con la storia di artisti astratti come Rauschenberg e Rothko per citarne solo due pesi massimi sull’argomento, e provando a fare il suo passo nel suo tempo. Dipingendo spesso opere che si sentono e che fanno sentire sensazioni lontane nel tempo e nello spazio; George Gurdjieff sosteneva che per evolversi l’essere umano doveva perseguire delle vie e per ognuno di loro, c’era del lavoro da fare. La pittura spesso ci ricorda che nessun passaggio è facile e bisogna lavorare sulla propria ricerca verso la strada che si vuole intraprendere. Oggi abbiamo la possibilità di vedere con occhi dove il percorso ha portato Gelmetti, una personale con opere di diversi formati e stili che non abbandonando mai la strada dell’astrattismo come via maestra cara a tanti artisti della sua generazione e non solo. Ci sono lavori in Nicturia che nascono per completare quel ponte surrealista tra dormiveglia e sonno, così caro a Salvador Dalì che sosteneva di trovare in quell’intervallo le immagini che sarebbero diventati poi le sue opere, un fattore che ritorna all’interno di questa mostra alla 10 & zero uno di Venezia.

È divertente pensare che il titolo di questa personale si riferisce a quello stimolo che ci porta a svegliarci quando abbiamo il bisogno di andare in bagno di notte.
Uno stimolo che nasce dal nostro cervello che non dorme mai in realtà, una funzione che fa parte della medesima famiglia degli stimoli visivi che in Nicturia della Gelmetti ci sono e molti.

Il percorso è stato arduo e naturale ma il linguaggio ottenuto è dei più sensibili e per certi versi metafisici, un dialogo costante tra livelli di esperienza che salgono come una scala fino al raggiungimento di un’aurea limpida, qualcosa di difficile gestione. Qualcosa di non facile risultato se vogliamo etichettarlo ma che in queste opere è percorso naturale.

Gelmetti si è spinta fino a dove le era per ora possibile, conscia che questo viaggio è solo un ulteriore strato di un percorso più lungo e affascinante in luoghi dove solo la pittura astratta, quella alta, può portare chi l’ha scelta come dialogo verso il mondo esterno.

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