Arte Fiera 2025

Anna Rosati | Archivio Sentimentale: la fotografia come linguaggio della memoria

Nell’intimo e suggestivo spazio di Lavì! City, a Bologna, si snoda fino al 21 dicembre 2024 la mostra Archivio Sentimentale di Anna Rosati, a cura di Azzurra Immediato.

Il titolo, Archivio Sentimentale, svela l’essenza del progetto di Anna Rosati: un percorso stratificato e onirico che interroga la memoria, il tempo e la fotografia come strumento di evocazione.

La Rosati, artista e graphic designer con una solida formazione in ambito cinematografico e una carriera radicata nella fotografia Fine Art, propone un’esplorazione visiva dove il confine tra realtà e sogno si dissolve. Le sue opere, site-specific, diventano un diario visivo che attraversa passato e presente, trasformando il ricordo in una dimensione fluida e ciclica.

“Così si crea quella che definirei una ricerca che, dalla sottrazione diventa stratificazione, è questo il senso”, spiega l’artista, evidenziando come il processo creativo si fondi su una delicata tessitura tra la dimensione personale e quella universale.

Anna Rosati torna a stupire ed emozionare con il sguardo fotografico che, in Archivio Sentimentale. svela nuove tracce del suo percorso nella memoria. Fino al 21 dicembre alla galleria Spazio Lavi!City di Bologna
Anna Rosati, Archivio Sentimentale. Spazio Lavì!City, bologna. Courtesy, l’artista

Al centro del lavoro emerge il tema dell’archivio: non una collezione ordinata, ma uno spazio emotivo che riflette il caos e la fragilità della memoria. Nuvole, paesaggi campestri e frammenti di un quotidiano lontano si trasformano in simboli di un’esistenza precaria, in continua tensione tra il desiderio di ricordare e la necessità di lasciar andare. “La fotografia si fa scrittura del tempo, un atto di archiviazione che non ha la pretesa di fissare ciò che è stato, ma piuttosto di evocarlo”, scrive la curatrice Azzurra Immediato nel suo testo critico, sottolineando la capacità dell’artista di rendere visibile l’invisibile.

Anna Rosati, Archivio Sentimentale. Spazio Lavì!City, bologna. Courtesy, l’artista

L’allestimento della mostra contribuisce a creare un dialogo poetico tra il visibile e l’invisibile. Le immagini, con le loro tonalità sbiadite e i dettagli consunti, evocano un passato che si rivela e si dissolve, richiamando lo spettatore a completare il racconto con la propria immaginazione. Archivio Sentimentale non è solo un progetto fotografico: è una riflessione profonda sul valore dell’oblio e sulla possibilità di vivificare il passato attraverso un linguaggio visivo che sfida le convenzioni.

“Ogni immagine è stanza di memoria, luogo dove i ricordi si stratificano e dialogano, senza mai giungere a una sintesi definitiva”, si legge in catalogo a firma della curatrice, evidenziando come l’intera mostra si configuri come una Wunderkammer contemporanea, in cui il tempo sospeso diventa un atto di resistenza contro l’effimero.

Con un curriculum che include importanti collaborazioni internazionali, premi e una ricerca dedicata a tematiche antropologiche e sociali, Anna conferma con questa mostra la capacità di trasformare la fotografia in uno spazio sensoriale e poetico, dove il tempo sospeso diventa un atto di resistenza contro l’effimero.

Anna Rosati, Archivio Sentimentale. Spazio Lavì!City, bologna. Courtesy, l’artista

ANNA ROSATI | Archivio sentimentale
a cura di Azzurra Immediato
Lavì! City
www.spaziolavi.it
Bologna, Via Sant’Apollonia, 19/A
dal 6 al 21 dicembre 2024
Dal lunedì al sabato dalle 17,30 alle 19,30

www.rosatistudio.it

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it

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