Alfonso Siracusa Orlando. A black Jesus

Trent’anni di opere, su un unico tema, tra pittura e installazioni, alla riscoperta delle radici di una comunità

Come raccontare ciò che accade in quei borghi italiani, scrigni di tradizioni e misteri, i cui centri storici narrano la costante ricerca della coerenza formale, e che quasi aumentano di bellezza se analizzate con le architetture contemporanee? Probabilmente è stato anche questo ciò che ha spinto Alfonso Siracusa Orlando e il curatore Andrea Guastella alla realizzazione della mostra intitolata A black Jesus

Nel nostro compito di umani ripetiamo i tempi passati, i tempi nascosti nei racconti, con quelle manifestazioni collettive che, purtroppo da circa due anni, non abbiamo potuto più osservare, e alle quali non abbiamo potuto partecipare. Certo, il nostro evitare tali manifestazioni ha motivazioni che tutti abbiamo condiviso. Eppure mancano. 

Intuizione del Siracusa Orlando, in questa mostra, è proporre ciò che abbiamo perduto con una serie di dipinti, composti in trent’anni, che intendono esplorare il sacro da un punto di vista laico e artistico, con il linguaggio delle sua pittura, con le articolazioni e i segreti delle sue installazioni. 

Dagli anni ottanta agli anni novanta, dal duemila a oggi, dalle pitture più classiche a quelle in cui la cifra stilistica si fa rarefatta o puntuale, il racconto si arricchisce di elementi e trasformazioni, offrendo nel complesso un’immagine unica, incrociandosi anche con il film/documentario del regista Luca Lucchesi intitolato “A Black Jesus”, prodotto da Wim Wenders.

Ciò che colpisce, andando col giudizio oltre alla freschezza della pittura, buona in sé, rappresentativa del tema che essa tratta, sono quei volti: siano essi veri, finti, abbozzati o perfetti. Agli occhi di chi ha attraversato la pandemia appariranno malinconici; agli occhi del visitatore, invece, non potranno che apparire veri. 

L’installazione posta al centro della sala, che trattiene la mostra come se fosse il fulcro, ma dialoga sia con i fruitori che con le opere stesse, continua i principi tematici con cui l’artista ha tessuto le sue idee. 


Alfonso Siracusa Orlando
Il Cristo Nero/A Black Jesus
a cura di Andrea Guastella
Torre dell’Orologio | Piazza Umberto I, Siculiana (Ag)
24 Luglio 2021 / 31 Maggio 2022

Testo critico: Dario Orphée La Mendola
Testi in catalogo: Giuseppe Zambito-Sindaco di Siculiana, Luca Lucchesi Regista / A Black Jesus
Catalogo: Aurea Phoenix Edizioni- Ragusa (2021)
Foto e impaginazione catalogo: Attilio Scimone 
Organizzazione e allestimento mostra: ALT  Ass. Leisure and Tourism /Stefano Siracusa
Organizzazione generale: Norina Vento

Azzurra Immediato

Azzurra Immediato, storica dell’arte, curatrice e critica, riveste il ruolo di Senior Art Curator per Arteprima Progetti. Collabora già con riviste quali ArtsLife, Photolux Magazine, Il Denaro, Ottica Contemporanea, Rivista Segno, ed alcuni quotidiani. Incentra la propria ricerca su progetti artistici multidisciplinari, con una particolare attenzione alla fotografia, alla videoarte ed alle arti performative, oltre alla pittura e alla scultura, è, inoltre, tra primi i firmatari del Manifesto Art Thinking, assegnando alla cultura ruolo fondamentale. Dal 2018 collabora con il Photolux Festival e, inoltre, nel 2020 ha intrapreso una collaborazione con lo Studio Jaumann, unendo il mondo dell’Arte con quello della Giurisprudenza e della Intellectual Property.