Il 2024 segna una ricorrenza importante per il patrimonio storico-artistico del comune di Albissola Marina: dieci anni dall’apertura delle tre sedi espositive civiche del MuDA, acronimo di Museo Diffuso Albisola. Nel 2014, infatti, dopo un periodo dedicato alla catalogazione e agli studi preliminari in vista di futuri restauri, il MuDA ha visto l’apertura prima del Centro Esposizioni, dove è raccolta la collezione civica di pittura e scultura del Novecento, poi, con la fine di importanti lavori di ripristino, di Casa Museo Jorn, villa con giardino donata al comune dall’artista danese Asger Jorn e, infine, la riapertura della Fornace Alba Docilia, storica fabbrica dove ancora oggi si conservano antichi forni a legna e vasche per la decantazione dell’argilla e degli smalti.
Con MuDA10, le tre sedi attualmente gestite dalla Fondazione Museo della Ceramica di Savona Onlus, tramite tre associazioni culturali, vogliono festeggiare questa ricorrenza presentando i frutti di un lavoro di valorizzazione diversificato per ciascuna realtà, in dialogo con le sedi private del MuDA – Fondazione Museo Giuseppe Mazzotti 1903, Ceramiche G. Mazzotti 1903, Casa Mazzotti, Ceramiche San Giorgio, Hotel Garden – che a tutti gli effetti contribuiscono a delineare una realtà museale unica in Italia.
Il decennale vede allestite al Centro Esposizioni (3 maggio – 25 agosto 2024) diverse sezioni che raccontano le mostre, le acquisizioni, le donazioni, le relazioni intessute con istituzioni nazionali e internazionali e le attività di conservazione e restauro attuate sul territorio. La Fornace Alba Docilia (10 maggio – 1 settembre 2024) ospita invece un focus dedicato alle residenze artistiche organizzate nei forni delle Albisole e, per l’occasione, presenta al pubblico la fortunata esposizione dedicata agli stili tradizionali albisolesi. Mentre Casa Museo Jorn (11 maggio – 29 settembre 2024) accoglie una mostra
collettiva degli artisti internazionali che hanno progettato ed esposto opere specificatamente concepite per la casa del maestro danese: David Adamo, Karin Andersen, Francesca Anfossi, Salvatore Arancio, Arianna Carossa, Tommaso Corvi Mora, Béatrice Delcorde, David Evrard, Louis Fratino, Ezio Gribaudo, Loredana Longo, Giacomo Porfiri, Gianluca Quaglia, Alessandro Roma, Anders Ruhwald, Wolfgang Staehle, Cesare Viel. «Dopo dieci anni, posso affermare che questa sperimentazione di museo diffuso è stata un successo e ha davvero permesso ad Albissola di mettere a sistema e di valorizzato il suo
prezioso patrimonio storico-artistico – ha dichiarato Gianluca Nasuti, sindaco di Albissola Marina -. È stato prima di tutto un lavoro scientifico e poi una sfida relazionale: l’intero paese ha creduto in questo progetto e ha trasformato singoli tesori in una ricchezza collettiva. Le tre sedi espositive civiche del MuDA, protagoniste della mostra diffusa, sono il cuore pulsante di questa attività di valorizzazione quotidiana e permettono di connettere la comunità al patrimonio locale in modo unico e sempre nuovo». «Il decennale del MuDA è una grande festa anche perché segna un nuovo punto di partenza per i musei del territorio – ha spiegato Luca Bochicchio, direttore scientifico del MuDA –. Nato come progetto sperimentale di gestione del comune di Albissola Marina insieme all’università di Genova nel 2011, oggi il MuDA compone un unico polo museale con il Museo della Ceramica di Savona. Se in questi primi dieci anni il MuDA ha lavorato nel consolidamento dell’offerta, della struttura gestionale, della formazione del
personale e nel piano di conservazione e comunicazione del patrimonio, oggi è pronto per concentrarsi sulla valorizzazione di un’intera area storicamente consacrata alla ceramica, di cui è ancora un attivo centro di produzione».