Regine Schumann, "Cromasophia", Installation view

Regine Schumann – Chromasophia

Riapre la mostra di Regine Schumann con un nuovo allestimento. L’esposizione, prorogata fino al 29 maggio, comprende ora la nuova serie Colormirror mesh.

Diversamente dalla pittura che si limita a pensare al colore come a uno spazio bidimensionale (il cosiddetto “campo cromatico”), per Regine Schumann è fondamentale concepire la scala cromatica in funzione del luogo, delle condizioni di luce e del tempo.

Le opere dell’artista possono essere appese a parete oppure installate all’interno dell’ambiente espositivo; le possibilità combinatorie sono infinite e tutte egualmente sorprendenti, ma il loro tessuto cromatico non è determinato soltanto dai volumi geometrici bensì dalle relazioni che esse instaurano con la luce e l’architettura circostante.

Schumann assembla lastre di plexiglass acrilico per ottenere una molteplicità di sfumature – fugaci o più persistenti – che si originano in base all’interazione tra il primo piano, lo sfondo e il perimetro. A seconda delle condizioni spaziali e atmosferiche, i colori si intensificano, si compenetrano e si riverberano vicendevolmente, sottoponendo lo sguardo del fruitore a cambiamenti graduali oppure repentini.

Attraverso l’impiego dei raggi UV le superfici rivelano inoltre delle gradazioni latenti: il materiale acrilico, che prima sembrava impenetrabile, improvvisamente pare smaterializzarsi, mentre le lastre satinate tendono a saturarsi e a intorpidirsi, generando così una miscela/sintesi coloristica che avviene attraverso la luce, lo spazio e l’ombra.

Attingendo ai ritrovati dell’industria moderna, Regine Schumann è riuscita a inventare una fluorescenza che trascolora lo spazio del nostro vissuto, proiettandoci in un’esperienza che si situa tra la realtà naturale e quella artificiale.

Regine Schumann, “Cromasophia”, Installation view

Dep Art
Via Comelico, 40 – 20135 Milano
Regine Schumann – Chromasophia
fino al 29 maggio 2021
info: martedì – sabato 10.30 – 19.00
www.depart.it