Olu Oguibe Form with Steel and Wood, 2019, Found objects (steel), from the exhibition CUBA PROJECT (2019), courtesy the artist and Galleria Giampaolo Abbondio

Olu Oguibe – Cuba Project

“Il recente lavoro di Olu Oguibe a Cuba ci spiega l’approccio e il rispetto che ha per le persone. L’artista ha lavorato con materiali semplici, prodotti di scarto di un processo di produzione ad alto impiego di manodopera, e li ha riconfigurati in un modo che fa pensare al significato e alla cruda bellezza sottostanti il processo del produrre, e le mani e le anime coinvolte in esso. Il rispetto per gli operai, per il lavoro, per il processo, tutto si realizza insieme alla capacità quasi alchemica di trasformare materiali quotidiani in oggetti soffusi di significati.”
– Will Wilkins

I 25 pezzi che compongono questo gruppo d’opere sono il risultato di alcune settimane trascorse presso l’acciaieria UEB “Noel Fernández” Conformat di Matanzas, Cuba, nel febbraio 2019.
Ho visitato la fabbrica per la prima volta nel dicembre 2018 in compagnia dell’artista cubana Marìa Magdalena Campos-Pons, decidendo di tornarci quasi subito per lavorare con gli scarti metallici di produzione che in genere vengono gettati o destinati a essere riciclati. L’acciaio è un mezzo che non ho usato molto in passato, e lavorare nella fabbrica mi ha dato l’opportunità di esplorare il materiale senza la difficoltà dei lavorarlo. Non avevo intenzione di “costruire” oggetti, ma piuttosto di seguire il materiale, così come si presentava, e qualunque cosa esso suggerisse, che a mio avviso è un modo molto liberatorio di creare.
Per un periodo di circa nove giorni il mio traduttore, Mr. Matos, ed io abbiamo perlustrato i pavimenti della fabbrica per reperire rottami metallici che abbiamo poi assemblato in una grande area di stoccaggio della struttura. Oltre alla forma, che era il mio obiettivo primario, mi interessava anche l’ampio spettro delle possibilità cromatiche nell’acciaio industriale che non richiedono ulteriori interventi. Anche la gamma di ruggine è affascinante, e certamente suggerisce che la tendenza monocromatica di molta scultura minimalista è forse manierista e inutile.
Questo corpus di opere è significativo sotto molti aspetti. Sebbene non rappresenti una direzione completamente nuova nella mia pratica, questa è, tuttavia, la prima volta che ho riunito un gruppo così ampio di sculture o installazioni scultoree in un unico progetto, e come già osservato, è certamente il mio avventurarmi più significativo con l’acciaio.
L’opera può essere vista in molti modi diversi; scultura minimalista, recupero creativo di materiali “poveri”, o esercizio di archeologia del lavoro. Tutto ruota ancora intorno alla potente risonanza della forma, ma gli oggetti documenteranno per sempre un momento unico nella storia del lavoro industriale nella Cuba tardo rivoluzionaria.
Olu Oguibe

Olu Oguibe
“CUBA PROJECT”
Galleria Giampaolo Abbondio, Milano
9 ottobre 2019 – 15 gennaio 2020