Il collettivo Escuela Moderna/Ateneo Libertario e la rivista ApARTe°, unica rivista che da oltre 20 anni tratta la relazione tra le arti e l’Anarchia, partecipano al Corciano Festival 2020 Medialismi 2.0 portando un contributo di culture libertarie che vanno a toccare diversi argomenti, dall’iconoclastia alla Storia dell’Arte, dalla memoria storica delle lotte sociali alle migrazioni, dalla mercificazione del corpo femminile alla repressione poliziesca, dall’ecologia all’ecologia sociale, dalle culture marginali alle drammatiche situazioni dei braccianti nei campi, con i seguenti materiali:
RASSEGNA VIDEO
Nicoletta Braga, Global Project Frame/3
6’20”, colore, Italia, 2012-2015
Il video della performance tratta la relazione tra arte-economia e discriminazione sociale in una luce contemporanea analizzata attraverso i gesti e le storie; una sala rossa con due amanti che si scambiano tenerezze, una sala buia con una ultima cena al femminile con Cristo donna e nera, una sala blu dove un black bloc disturba un investitore finanziario e un video di riots e manifestazioni, a finire un buffet di testicoli di toro(di Wall Street).
Democracia, eat the rich
3’40’’, colore Cile, 2020
manifestanti in Cile che lottano contro il neoliberalismo selvaggio al grido di dignità e contro la clamorosa disuguaglianza sociale, manifestando ironicamente nei quartieri della classe ricca, dove storicamente si reprimono i tentativi di critica sociale.
Pedro G Romero, Nueves Sevilla,
9’12’’, colore, Spagna, 2018
Un video sul Flamenco e la cultura gitana a Siviglia e in Andalusia, le emarginazioni e le atmosfere di una cultura antica profonda e immortale.
Santiago Sierra, 3000 fosse, 50x50x180
17’, 12’’ bianco e nero Spagna 2002
3000 huecos, fosse, scavate da immigrati senegalesi in provincia di Cadiz, pagati a tariffa sindacale. L’opera riassume per immagini la necropolitica e la tanatos politica dello Stato che anche facendo questo si scava la fossa da solo..la sequenza emozionante ci mette, davanti alla vita e alla morte.
INSTALLAZIONE PERMANENTE
Nicoletta Braga, un ettaro di aranci, dal 2019 work in progress
Piantumazione di un ettaro aranci pochi alla volta, piantumazione diffusa in Portogallo, Italia, Grecia, Spagna. Considerando che un albero di arancio occupa circa 16mq, occorrono circa 625 aranci a raggiungere l’ettaro. L’anagramma di Ha -aranci è Anarchia. L’azione è accompagnata da un video in lavorazione con la colonna sonora di Marco Rovelli con la canzone ‘servi’,
(nella parte finale Alì dagli occhi azzurri di Pier Paolo Pasolini, del 1964) il testo del brano recita:
Servi che servono a servire
e aiutano a svelare
la natura criminale di questo patto sociale
l’accumulazione primitiva di ogni cosa viva
in una caravanserraglio subumano
Dalle terre siciliane fino al centro di Milano
in un campo od in cucina
una serra od un cantiere
l’importante è non vedere
Servi che servono a servire e il fatto di morire
è solo un incidente, eventualità incresciosa
una cosa da niente che chi serve ha ben scritto sulla pelle
e questo niente non è per niente strano
Servi uomini di sabbia
fantasmi della notte con lingue troppo esposte
si chiudano le bocche
e tornino al silenzio che compete
ad ogni servo buono
di un caravanserraglio subumano
Alì dagli Occhi Azzurri
uno dei tanti figli di figli,
scenderà da Algeri, su navi
a vela e a remi. Saranno
con lui migliaia di uomini
coi corpicini e gli occhi
di poveri cani dei padri
sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sé i bambini,
e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.
Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.
Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,
a milioni, vestiti di stracci,
asiatici, e di camice americane.
Subito i Calabresi diranno,
come malandrini a malandrini:
“Ecco i vecchi fratelli,
coi figli e il pane e formaggio!”
Da Crotone o Palmi saliranno
a Napoli, e da lì a Barcellona,
a Salonicco e a Marsiglia,
nelle Città della Malavita.
Anime e angeli, topi e pidocchi,
col germe della Storia Antica,
voleranno davanti alle willaye.
Essi sempre umili
Essi sempre deboli
essi sempre timidi
essi sempre infimi
essi sempre colpevoli
essi sempre sudditi
essi sempre piccoli,
essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implo- rare,
essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come ban- diti
in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,
essi che si costruirono
leggi fuori dalla legge,
essi che si adattarono
a un mondo sotto il mondo
essi che credettero
in un Dio servo di Dio,
essi che cantavano
ai massacri dei re,
essi che ballavano
alle guerre borghesi,
essi che pregavano
alle lotte operaie…
l’operazione di Corciano, ancorché delocalizzata riassume varie immagini… gli stracci, i migranti, i braccianti, le condizioni di sottomissione femminile, il desiderio di emancipazione e libertà, l’immaginario dell’arte e il suo valore profetico.
Arianna Ferreri, Omaggio alla venere degli stracci Arianna Ferreri, Omaggio alla venere degli stracci, accanto The Living Theatre, Sette meditazioni sul sadomasochismo politico, 1973. sotto Edvige Cecconi Meloni, CLXXXII, accanto Regina José Galindo, Poesia senza titolo Escuela Moderna, Progetto per monumento a Giuseppe Pinelli, accanto Nicoletta Braga, Alla Repubblica spagnola. Sotto Elisa Franzoi, Nothing to sell e accanto Laura Pinta Cazzaniga, Frutto dello sfruttamento The Living Theatre, Sette meditazioni sul sadomasochismo politico, 1973 Edvige Cecconi Meloni, CLXXXII Regina José Galindo, Poesia senza titolo Santiago Sierra, 3000 huecos
12 MANIFESTI STRADALI
Escuela Moderna/Ateneo Libertario,+ApArte°, progetto per monumento a Giuseppe Pinelli, 2019
Nicoletta Braga, Alla Repubblica Spagnola, Braga, 2009
Elisa Franzoi, Nothing to sell, 2019
Laura Pinta Cazzaniga, Frutto dello sfruttamento, 2019
Regina José Galindo, poesia senza titolo, 2020
Santiago Sierra, 3000 huecos 180x50x50 cm ciascuno, Vejer de la Frontera, Cadiz, 2002
Arianna Ferreri, Remake, omaggio alla Venere, 2020
Michelangelo Pistoletto, Venere degli stracci, 1967
Professor Bad Trip, (Gianluca Lerici), Bakunin, 2002
dall’Archivio di ApARTe°
Collettivo Democracia, Silencio, 2018
Living Theatre, sette meditazioni sul sadomasochismo politico, 1973
manifesto dall’Archivio di ApARTe°
Edvige Cecconi Meloni, CLXXXII, 2019