Lidia Bagnara, Santo Sepolcro Gerusalemme, 2015, Foto analogica

In Zir – I miei viaggi verso Gerusalemme

Le foto di Lidia Bagnara sono istintive e spontanee, uno sguardo imperniato su un attimo di luce, ma proprio questa immediatezza le rende evanescenti, oniriche, a metà tra fotografia e pittura.

Negli spazi di Nonostante Marras a Milano la mostra In Zir – I miei viaggi verso Gerusalemme presenta fotografie di Lidia Bagnara a cura di Francesca Alfano Miglietti
Esposta al pubblico una selezione di un centinaio di scatti che raccontano i viaggi di Lidia Bagnara tra il 1991 e il 2021. Un orizzonte luminoso e colorato di frammenti di luoghi, persone, distanze e prossimità, che unisce l’India, la Cappadocia, il Libano, la Siria, la Giordania, Israele, l’Egitto, l’Italia.

La fotografia di Bagnara non conosce filtri né inquadrature studiate o ritocchi. 

Le foto di Lidia Bagnara sono istintive e spontanee, uno sguardo imperniato su un attimo di luce, ma proprio questa immediatezza le rende evanescenti, oniriche, a metà tra fotografia e pittura. L’immagine ferma diventa una narrazione di stati d’animo, sensazioni, odori, percezioni tattili derivanti dalla polvere, dal deserto, dalla pietra, dalla sabbia, dal mare, dal cielo. 

Gli scatti si fondono con la sua storia personale: il titolo della mostra è già di per sé una suggestione che deriva dall’amore sconfinato della fotografa per il viaggio. Infatti In Zir in dialetto romagnolo significa girare, girovagare, senza meta. E in questi vent’anni ha continuato a muoversi e a riportare nelle immagini tutti i luoghi che ha sentito profondamente sino ad arrivare, appunto, a Gerusalemme.

Come scrive Francesca Alfano Miglietti: “Le ‘riprese’ di Lidia sembrano avere origine dal suo mondo poetico, e sembrano volersi caratterizzare come una forma di lotta per la sopravvivenza, sembrano voler trasformare la stessa esistenza in una sorta di liquida placenta attraverso la quale poter osservare, parlare, sentire… un pensiero, insieme, selvaggio e raffinato che tiene quasi la storia a distanza. Un pensiero che occorre ‘pensare’ d’un colpo o non pensarlo per nulla”.

In occasione dell’inaugurazione sarà anche presentato il libro di Lidia Bagnara Jerusalem, edito da Danilo Montanari, con testi di Giovanna Calvenzi e Manuela Dviri.

Lidia Bagnara, Piramide di Micerino, Egitto, 2010
Foto analogica

Nonostante Marras
via Cola di Rienzo, 8 – Milano
In Zir – I miei viaggi verso Gerusalemme
fino al 19 settembre 2021
info: dal lunedì al sabato 10.00 – 19.00; domenica 12.00 – 19.00

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