È in corso una profonda riflessione sul ruolo e sul senso che avrà un museo d’arte contemporanea in questa epoca storica di grande digitalizzazione: da un lato luogo di produzione, tutela e studio del patrimonio culturale, dall’altra centro educativo e formativo, vera e propria palestra per i sensi e per l’esperienza fisica; il tutto mentre si sviluppa un nuovo episteme digitale.
Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore
Il programma espositivo dell’anno 2020 – sostenuto dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione CRT, dalla Città di Torino e in parternariato con Intesa Sanpaolo, ospitato nell’edificio storico della Città di Rivoli – ha preso avvio a fine febbraio 2020 con la mostra collettiva Di fronte al collezionista. La collezione di Uli Sigg di arte contemporanea cinese presentata contestualmente alla nuova installazione “Alms for the Birds” di James Richards (Cardiff, 1983), al progetto inedito “Sole” del giovane artista Renato Leotta (Torino, 1982) e alla mostra Giorgio Morandi. Capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti, mentre è proseguita la personale dell’artista svizzera Claudia Comte (Grancy, 1983), allestita al terzo piano del Castello.
Il 4 marzo 2020 è stato inaugurato COSMO DIGITALE, la sede online del Museo che ospita una selezione di opere inedite espressamente realizzate dagli artisti per la fruizione digitale e che si aggiungono all’ampia raccolta di conferenze, incontri, film e video di mostre disponibili sul sito web del Castello di Rivoli. Prima istituzione in Italia a realizzare questa tipologia di progetto, il Museo ha scelto di aprire una sede virtuale con la consapevolezza che il particolare momento storico che stiamo attraversando impone di rendere condivisibili iniziative e contenuti culturali che aggiungano dimensioni ed esperienze condivise screen-based, sebbene non sostituiscano una visita al Museo né l’unicità dell’intenso incontro fisico ed emozionale esperibile solamente negli spazi reali. Nel 2020 è stata organizzata dal COSMO DIGITALE la grande manifestazione Digital PTSD. La pratica artistica e il suo impatto sul trauma digitale. L’evento, co-organizzato con e-flux, è stato una maratona di 9 ore seguita da oltre 3.380 persone. Digital PTSD indagava l’erosione fisica della materia vivente, la trasformazione della vita in mega-dati e il nuovo regime epistemico digitale.
Al termine del primo lock-down che ne ha imposto la chiusura, le mostre sono state riaperte al pubblico il 19 maggio scorso con una modalità di visita prolungata e in sicurezza che permettesse esperienze approfondite in linea con un nuovo principio di Slow Museum ispirato alla filosofia del movimento “Slow Food” nato in Piemonte. Controintuitivamente, pur riducendo il numero di visitatori negli edifici del Museo, l’offerta e la durata delle visite sono state ampliate attraverso nuove forme di storytelling che sono state utilizzate per avvicinare il pubblico all’arte anche ricollegandosi a problematiche generali della società; l’esperienza delle opere d’arte, anche internazionali, è stata radicata nel contesto territoriale e architettonico specifico e locale.
Nel corso dell’estate 2020, il Dipartimento Educazione ha attivato un’attività innovativa dedicata a sostenere le famiglie con bambini in difficoltà per la chiusura delle scuole. La Summer School ha accolto in 64 giorni un totale di 3.983 bambini e ha rappresentato un modello unico di accoglienza nel panorama dei musei italiani.
Nei mesi di giugno e luglio 2020 nel giardino esterno del Castello di Rivoli è stato inoltre presentato Pestifera, un ciclo di proiezioni serali nell’arena estiva che indagava la rappresentazione delle pandemie attraverso l’arte cinematografica.
Il 12 ottobre scorso è stata inaugurata la mostra Giulio Paolini. ‘Le Chef-d’oeuvre inconnu’ per celebrare gli ottant’anni dell’artista protagonista dell’Arte Povera.
Il 4 novembre sono state presentate le mostre Espressioni. La proposizione e Anne Imhof. SEX che, chiuse al pubblico quasi immediatamente a causa del secondo lock-down, riapriranno nel 2021.
Il CRRI (Castello di Rivoli Research Institute) sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Compagnia di San Paolo, ha invece organizzato la mostra Dallo studio di William Kentridge che proponeva i materiali donati dall’artista per l’occasione. Nello spazio esterno della risalita meccanizzata che collega Rivoli al Museo è stato inoltre presentato il progetto speciale Il Ciclo de La Risalita di Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983), realizzato in collaborazione con la Città di Rivoli, l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e Combo. Questo progetto rientra in un nuovo programma di attività dedicate all’Arte pubblica fuori dalle mura del Museo. È stato inoltre esposto il lavoro Deep Simulator dell’artista aaajiao (Xi’an, Shaanxi, 1984), vincitore del Premio illy Present Future.
Come ogni anno, il Castello di Rivoli ha inoltre organizzato attività espositive fuori dalla propria sede presentando in autunno i progetti realizzati in collaborazione con la Fondazione CRC di Cuneo dedicati a William Kentridge. Respirare presso la Chiesa di San Domenico ad Alba, e la mostra E luce fu. Giacomo Balla, Lucio Fontana, Olafur Eliasson, Renato Leotta, allestita presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo.
Nonostante i lunghi periodi di chiusura al pubblico, il Castello di Rivoli nel 2020 ha accolto nei propri spazi fisici 38.839 visitatori (meno 70% rispetto al 2019) mentre gli utenti complessivi del Museo sono stati 257.140.
Alle attività del Dipartimento Educazione organizzate fuori dal Museo hanno partecipato 10.339 persone, mentre i visitatori delle mostre organizzate dal Museo presso altri enti sono stati 5.303.
Il sito internet del Museo nel 2020 ha avuto 180.725 utenti.
Gli eventi online organizzati nel corso dell’anno dal COSMO DIGITALE del Museo sono stati seguiti da 18.829 utenti e da 2.595 quelli curati dal Dipartimento Educazione, mentre le visualizzazioni sul canale YouTube sono state 9.592.
Il Castello di Rivoli è seguito sui canali social Instagram, Twitter, Facebook da 118.985 followers di cui 24.280 followers in più rispetto al 2019. Anche i canali social (Facebook e Instagram) del Dipartimento Educazione del Museo hanno registrato un incremento di followers.
ANTICIPAZIONI PROGRAMMA ESPOSITIVO 2021
A partire dalla riapertura del Castello di Rivoli al pubblico proseguirà la mostra Giulio Paolini. ‘Le Chef-d’oeuvre inconnu’ che sarà prorogata sino al 28 marzo. Saranno inoltre inaugurate nuovamente a metà marzo e resteranno aperte fino al 7 novembre 2021 le mostre Espressioni. La proposizione e Anne Imhof. SEX.
In particolare, e compatibilmente con la situazione sanitaria, è prevista per il 20 e 21 marzo prossimi la grande performance di Anne Imhof in relazione al Narciso di Caravaggio che sarà allestito nell’ambito della mostra.
Originariamente parte del programma 2020, il 17 maggio 2021 è prevista l’inaugurazione della grande mostra A.B.O. THEATRON. L’Arte o la vita organizzata dal CRRI in collaborazione con il Dipartimento Curatoriale dedicata al critico d’arte Achille Bonito Oliva (Caggiano, 1939), che ha donato il proprio Archivio al CRRI. La mostra ha come Main Sponsor GUCCI, e resterà aperta fino all’autunno, compreso il periodo di Artissima.
Abbracciando le istanze del progetto biennale Espressioni (2020-2021) – una serie di nuove mostre ed eventi al Castello di Rivoli che affrontano forme di espressione ed espressionismi dal passato a oggi, nel corso del 2021 sono inoltre previste le mostre di Otobong Nkanga (Kano, 1974), tra gli artisti più importanti dell’Africa contemporanea, già protagonista di Documenta 14 nel 2017, nonché un omaggio a Joseph Beuys (Krefeld, 1921 – Düsseldorf, 1986) organizzato dal CRRI nel centenario della nascita dell’artista. La mostra rende omaggio al principale fondatore dell’arte ecologica che attraverso la sua performatività sciamanica ha rivoluzionato l’arte e la società.
Nell’autunno 2021 sarà infine presentata la seconda parte del progetto Espressioni, L’Epilogo, che include alcune opere storiche e nuove commissioni realizzate da artisti quali Adrián Villar Rojas (Rosario, Argentina, 1980), Agnieszka Kurant (Lòdz, 1978), Lina Lapelyte (Kaunas, 1984), Grada Kilomba (Lisbona, 1968) e Marianna Simnett (Regno Unito, 1986).
COSMO DIGITALE accoglierà nel 2021 opere di importanti artisti tra cui Riccardo Benassi, Elisa Caldana, Helen Marten, Giuliana Rosso, Diego Perrone, Adrián Villar Rojas. Questi contributi instaureranno un dialogo con le opere già pubblicate sul sito, tra cui Anne Imhof, Agnieszka Kurant, Marzia Migliora, Elena Mazzi, Cally Spooner, Ed Atkins, Giuseppe Penone, Susan Philipsz e Grazia Toderi.
Oltre alla programmazione digitale sviluppata attraverso il ciclo di lezioni e conversazioni dedicate alle Collezioni del Museo e ad artisti contemporanei, COSMO DIGITALE si arricchirà di una nuova serie di podcast immersivi commissionati a sound artists, poeti e scrittori dal titolo Marginalia destinati a implementare la percezione sonora e visiva del visitatore già nei momenti che precedono l’arrivo al Castello, accompagnandolo nel ‘pellegrinaggio’ verso il Museo.
Il 20 maggio 2021 si terrà il secondo appuntamento dell’evento online Digital PTSD. La pratica artistica e il suo impatto sul trauma digitale, sviluppato nell’ambito della mostra Espressioni.
Nel 2021 proseguiranno anche i programmi della Collezione Cerruti, con l’esposizione a rotazione nelle sale del museo di importanti opere della Collezione di Francesco Federico Cerruti e, nell’ambito di un convegno internazionale sulle collezioni private e le case-museo, sarà inoltre presentato al pubblico il 20 giugno il Catalogo generale della Collezione Cerruti.Tra le numerose attività collaterali previste per il nuovo anno, riprenderà in collaborazione con Combo il progetto Supercondominio dedicato ai numerosi nuovi spazi autonomi per l’arte in Italia. Proseguirà la collaborazione con la Città di Rivoli per la programmazione di attività negli spazi pubblici della risalita meccanizzata che collega il vecchio borgo al Castello.
In collaborazione con la Fondazione Pistoletto e la Fondazione Zegna sarà invece presentato il Visible Award 2021 nell’autunno 2021, vero e proprio parlamento internazionale sull’Arte pubblica. Infine, anche nell’autunno 2021 proseguirà la collaborazione con la Fondazione CRC volta a promuovere nel territorio cuneese la conoscenza di importanti artisti internazionali le cui opere fanno parte delle Collezioni del Castello di Rivoli.