È difficile ormai trovare delle idee nuove in grado di attirare l’attenzione del pubblico. Tutto è già stato fatto, tutto è già stato vagliato, pensano alcuni, ma la cosa accattivante della creatività è che la soggettività di ognuno di noi è unica e potrà sempre offrire un punto di vista altro, creando anche qualcosa di nuovo.
Il progetto “Ghost” di Giorgio Racca può essere esemplificativo in tal senso, perché – partendo da concetti e strumenti ormai di uso comune all’interno della realtà artistica – offre un modo innovativo per poter fruire e ragionare sull’arte.
Questo progetto nasce nel 2015 a Torino, con il lancio di una rivista seriale, annualmente pubblicata, che volge di volta in volta lo sguardo verso una tematica specifica. Non è facile entrare nell’ottica proposta, perché siamo soliti sfogliare riviste che parlano o raccolgono riflessioni su pensieri e lavori precedentemente esposti. In questo caso, invece, dobbiamo sforzarci di vederla al contrario: è la rivista stessa a fungere da propulsore per ciò che verrà successivamente.
#Ghostnumerosei è stato affidato al gallerista e curatore Riccardo Costantini, il quale – insieme a Racca – ha elaborato “La bellezza cambia il mondo?”. In questo numero, Costantini ha selezionato una lista di artisti, il cui lavoro è stato ritenuto efficace per cercare di dare una risposta a tale quesito. Le fotografie scelte sono inoltre argomentate da altrettanti testi redatti da critici appositamente per questa occasione, aiutando a comprendere appieno il pensiero dei singoli protagonisti.
Ma ciò che sorge spontaneo domandarsi è: lo cambia o no il mondo? In modo abbastanza intuitivo, si può dedurre che la bellezza in queste circostanze sia personificata attraverso l’arte. Quindi per sostituzione verrebbe da riformulare la domanda in: l’arte cambia il mondo? Costantini, nel testo introduttivo, anticipa già la risposta, che purtroppo tutti già sappiamo in cuor nostro, ovvero un risultato negativo, perché no, l’arte non cambia il mondo. L’arte è solo un filtro che ognuno di noi – non solo gli artisti in senso stretto – utilizza per esprimere ciò che ha dentro, e ciò che ognuno di noi ha dentro è unico ed ha perciò una bellezza soggettiva.
Proprio questo è ciò che troviamo all’interno delle pagine di #Ghostnumerosei: una selezione di modi di sentire diversamente la propria interiorità che entra in contatto con il mondo esterno, portando a esplicitazioni altrettanto differenti che raccontano questo dialogo attraverso l’obiettivo fotografico.
Dal lavoro cartaceo, da cui è partorita #Ghostnumerosei in fogli e inchiostro, si è deciso di dare vita all’omonima mostra “La bellezza cambia il mondo?” presso la galleria torinese di Riccardo Costantini, permettendo al pubblico di sfogliare le pareti di questo luogo tridimensionale, oltre a quello bidimensionale.
In tal modo si è ottenuto una specie di cortocircuito per cui si fa fatica a guardare alla rivista, senza considerarla come il catalogo finale dell’esposizione.
Dopo essersi messi l’animo in pace e aver accettato il fatto che gli step standard per la realizzazione di una mostra non sono in questa sede rispettati, ci si può avvicinare alle fotografie esposte.
Le bellezze che incontriamo sono state carpite da Ilaria Abbiento, Maura Banfo, Gianpiero Fanuli, Pierluigi Fresia, Patrizia Mussa, Claudio Orlandi, Giorgio Racca, Edoardo Romagnoli, tutti artisti che provano a dare il proprio contributo per azionare almeno una scintilla nelle coscienze, che magari un giorno crescerà e riuscirà a cambiarlo questo mondo. Perché si sa, l’arte non può cambiarlo, ma può gridare sperando di essere un giorno ascoltata.
Riccardo Costantini Contemporary
via Giolitti, 51 – Torino
La bellezza cambia il mondo?
prorogata fino al 19 giugno 2021
info: dal martedì al sabato ore 11.00 – 19.30