TITO nel tavolo delle relazioni
A due anni dalla scomparsa dell’artista, la Fondazione Tito Amodei apre al pubblico gli spazi di TRAleVOLTE, Sala 1 e Studio Tito con una mostra omaggio a una delle più significative figure del panorama artistico dei nostri tempi. L’iniziativa vuole ricordare, attraverso i luoghi e le persone, il pensiero artistico di Tito e far conoscere al pubblico lo smisurato corpo di opere prodotte nel corso della sua lunga carriera. L’evento sarà articolato in modo itinerante e dinamico. Presso TRAleVOLTE verrà allestita la mostra “Tito nel tavolo di relazioni” con alcune tra le più influenti testimonianze di critici, artisti e letterati che hanno conosciuto Tito e ne hanno tratto ispirazione. Negli spazi di Sala 1 – Centro Internazionale di Arte Contemporanea sarà possibile, invece, visitare “Senza Titolo”, una selezione di opere, realizzate dall’artista dal 1971 al 2011, che raccontano la sua ricerca attraverso la forma che si fa spazio al di là di un significato prestabilito.
In occasione dell’apertura della mostra, alle ore 18, nel TeatroBasilica, sarà presentato l’evento e verranno proiettati alcuni estratti dal film documentario “Tito”, firmato Vito Amodio.
Durante l’inaugurazione sarà possibile visitare il Parco della Scala Santa e lo Studio Tito, ove sono presenti diverse sue opere.
Programmazione 31 gennaio 2020:
ore 16.30 – Apertura del Parco della Scala Santa dei Padri Passionisti.
ore 17.30 – Apertura dello Studio Tito.
ore 18.00 – Saluti dalla Fondazione, presentazione del programma e proiezione di alcuni estratti dal film documentario “Tito” – all’interno del TeatroBasilica.
ore 18.30 – Inaugurazione mostra presso TRAleVOLTE e Sala 1, Centro Internazionale di Arte Contemporanea.
Ferdinando Amodei, in arte Tito. Pittore, scultore, incisore nato a Colli al Volturno (Isernia) nel 1926. Membro della Comunità passionista della Scala Santa, ha vissuto dal 1966 a Roma. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, inizia nel 1964 l’attività espositive in Italia e all’estero. Molta della sua produzione artistica è stata assorbita da grandi decorazioni in spazi pubblici, specialmente in chiese (affreschi, vetrate, mosaici). Privilegiando la passione di Cristo, sia in pittura che in scultura; si segnalano le Via Crucis in bronzo nei Sassi di Matera ma anche il grande fregio di 30 metri in terracotta del Collegio Massimo all’EUR (Roma) e il mosaici (250 metri quadrati) nel Santuario di S. Maria Goretti (Nettuno). E’ stato impegnato anche in opere di carattere civile, come in monumenti per i caduti. Del suo lavoro si sono occupati scrittori e critici notissimi, pubblicando monografie sulla sua arte. Nel 1970 fonda a Roma, attigua alla Scala Santa, Sala 1 centro di arte contemporanea sperimentale.
Nel 1962, per le Edizioni De Luca di Roma, pubblica un’antologica sulla Passione del Signore nell’arte contemporanea da cui fu tratto un documentario premiato alla Biennale di Venezia. Tito è stato accademico pontificio dei Virtuosi al Pantheon e consulente alla CEI per l’edilizia per il culto. Ha inoltre pubblicato diversi studi sulla Scala Santa e scritto d’arte in riviste di informazione religiosa. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche e nelle raccolte di prestigiosi musei del mondo, tra le quali: Albertina di Vienna; Art Gallery e Museum Kelvingrov di Glasgow (Scozia); Museo di Arte Moderna di Tel Aviv; Museo di Gand, Belgio (Raccolta di Jan Hoet); Musei Vaticani; Museo Stauros di San Gabriele; Museo Bargellini di Cento; Museo Nazionale della Grafica di Roma; Collezione della Farnesina – Ministero degli Affari Esteri; Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma; MUSMA- Museo della Scultura di Matera.
Inaugurazione: venerdì 31 gennaio 2020 ore 18.00
Dal 31 gennaio al 7 febbraio 2020 Piazza di Porta San Giovanni, 10 ROMA