La messa in scena della Pittura. Vanni Cuoghi
La Galleria Umberto Benappi, con il supporto creativo di Riccardo Pietrantonio, conclude la stagione estiva nella “galleria di montagna”, con la mostra La messa in scena della Pittura. Vanni Cuoghi. Lo spazio di Sansicario nasce per ospitare progetti realizzati con la collaborazione di gallerie italiane e internazionali e per dare la possibilità di proporre cultura in territori dislocati.
Quarto e ultimo ospite della rassegna estiva è Giuseppe Pero (Torino, 1965), che propone negli spazi di montagna una mostra rimasta in sospeso dal 2020, da quando il mondo si è fermato a causa degli eventi pandemici che tutti ricordiamo. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sull’impatto della coltivazione e commercio del cacao in Costa d’Avorio, Pero non si è mai occupato di cacao. Il primo lavoro infatti è nello studio di Aldo Mondino, come assistente dell’artista. Nel 1996 apre la sua prima galleria insieme a Gian Enzo Sperone, la Milleventi di Torino, alla quale seguiranno tante altre avventure in questo campo. Nel tempo, ha lavorato con artisti di diverso calibro, tra cui Julian Schnabel, Giulio Paolini, Carl Andre, o ancora Andrea Mastrovito, Omar Ba e Vanni Cuoghi.
Vanni Cuoghi (Genova, 1966) è diplomato in scenografia presso l’Accademia di Brera, Milano. Nel corso della sua attività ha partecipato a numerose biennali in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di San Pietroburgo (2008), la Biennale di Praga (2009), la 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia (2011), la 56^ Biennale di Venezia, Collateral Italia Docet (2015), e a mostre pubbliche presso diverse istituzioni, come Palazzo Reale di Milano (2007), l’Haidian Exhibition Center di Pechino, in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici (2008). Dall’ottobre 2015 è titolare della cattedra di Pittura presso l’Accademia Aldo Galli di Como.
Nello spazio di Sansicario è presentato un nucleo di dipinti concepito a partire da alcune passeggiate serali di quartiere e dalla riflessione sul paesaggio osservato in queste occasioni: «poltrone, divani, interi armadi smontati, letti, lavatrici scendevano sul ciglio del marciapiede, questo diventava scena e ogni passante un possibile attore» (V. Cuoghi, 2024). Fotografati, ricomposti attraverso sagome di cartone e quindi dipinti, questi paesaggi urbani, un tempo reali, rivivono attraverso la pittura in un’atmosfera quasi metafisica. L’invenzione, in questo caso, sta nella messa in scena e non nella rappresentazione.
I dipinti sono «tutti accomunati dalla assoluta libertà creativa della composizione: questa è la grandezza degli artisti, possono inventarsi paesaggi di montagna o usare la tela blu di jeans per un cielo incantato restando seduti davanti alla tela. Vanni Cuoghi ci offre un palcoscenico su cui ognuno di noi può vedere e inventarsi la storia che più gli piace» (G. Pero, 2024).
Inaugurazione sabato 31 agosto 2024, ore 18 – Sansicario Alto