
La fonte dell’opera
Sabato 15 ottobre, dalle ore 15.30, apre al pubblico la mostra collettiva La fonte dell’opera, a cura di Davide Silvioli con la collaborazione di Valeria De Siero. L’evento è compreso fra le iniziative previste dall’edizione 2022 di Rome Art Week e vede il supporto della galleria ADD-art, di Spoleto.
La titolazione del progetto riprende l’accezione della categoria della natura, concepita in relazione allo statuto dell’opera d’arte, che traspare da “Lo spazio dell’opera” (Morcelliana, 2018), trattato di estetica di Stefano Esengrini, dove la dimensione naturale viene indicata come “fonte”. A partire da una riflessione critica su questa nozione, artiste e artisti differenti per formazione, metodologia e tecnica, tuttavia parificati dalla pratica unanime di un approccio che tende spontaneamente a istituire gradi di permeabilità fra le possibilità espressive dell’opera d’arte e le salienze del circostante, del sito ambientale e dello spazio aperto sono stati invitati a relazionare liberamente l’indole delle rispettive ricerche artistiche con un contesto naturale comune; il giardino esterno di una delle proprietà del Consorzio “La Giacinta”.
«L’esposizione – scrive Davide Silvioli – si distingue per una configurazione plurale e interdisciplinare, tale da raccordare lavori in facoltà di innestarsi in natura secondo termini tanto di mimesi quanto di discontinuità, che includono nella propria costituzione materie e materiali ora organici e ora sintetici, ora inermi e ora vivi, insieme al rinvio a codici formali interdetti fra l’ente di natura e l’artificio, fra il microscopico e il macrocosmo, fra il riferimento a registri simbolici atavici e la suggestione di un’archeologia del futuro, fino ad astrarre verso l’invisibilità del suono e il divenire dell’azione performativa. Così articolata, la mostra argomenta il concetto di ordine naturale quale ”fonte” dell’opera, in potere di scaturire e permeare i modi della ricerca artistica contemporanea. Se il linguaggio fonetico (e poetico) umano nasce dall’ascolto delle sonorità dell’universo animale, quello visivo (e artistico) sorge dall’osservazione dei fenomeni e delle manifestazioni della natura».
Nel corso della giornata inaugurale, le opere saranno visibili sia con luce naturale che, dopo il tramonto, con illuminazione artificiale. Nello stesso pomeriggio, si segnala che avranno luogo due momenti performativi. Si svolgerà la prima fase, partecipata, prevista dall’intervento di Greg Jager, in cui il pubblico sarà invitato a compiere uno scavo nel terreno, che costituirà il luogo di gestazione e formazione della restituzione conclusiva del suo lavoro. Nello stesso pomeriggio, avverrà anche l’azione performativa sonora di Marta Coletti, in cui suono e vegetazione si risolvono nell’unisono di un’acustica dall’andamento frattale.
La fonte dell’opera
a cura di Davide Silvioli
Consorzio “La Giacinta”
Via della Giustiniana, 959 – Roma
15 ottobre – 15 novembre 2022
Inaugurazione: sabato 15 ottobre ore 15.30