Francesco Vezzoli incrocia lo sguardo di Mimmo Jodice
Mercoledì 5 luglio presso lo Studio Trisorio di Capri, in Via Vittorio Emanuele 44,sarà inaugurata la mostra Damnatio memoriae.
Francesco Vezzoli incrocia lo sguardo di Mimmo Jodice mettendo in dialogo la sua personalissima interpretazione della Storia con quella del Maestro della fotografia e con le sue iconiche immagini dei reperti archeologici.
In particolare Vezzoli ha scelto di confrontarsi con la fotografia di Jodice che raffigura l’Amazzone da Ercolano perché come ha dichiarato: «È la prova che la bellezza dell’antichità persiste anche quando il reperto archeologico è ferito, mutilato o, in qualche modo, compromesso».
Vezzoli usa la Storia come un repertorio di icone, modelli e narrazioni per riflettere criticamente sul presente e indagare tematiche diverse come il potere, la fama, la sessualità.
Nell’allestimento della mostra caprese, progettato da Filippo Bisagni, fanno da contraltare alla fiera guerriera, protagonista della fotografia di Jodice, due busti in marmo del Seicento e del Settecento – con interventi di Vezzoli – dell’imperatore romano Caracalla, stratega avido e narcisistico che per affermarsi fu capace persino di condannare all’oblio la memoria dei suoi parenti.
Le vetrine della galleria ospitano invece un’installazione di locandine di alcuni dei più noti film del genere dei peplum movies, realizzate da Vezzoli, che evocano l’atmosfera delle sale cinematografiche vintage.
La mostra si potrà visitare fino all’8 agosto 2023.
Francesco Vezzoli è nato a Brescia nel 1971. Ha studiato alla Central St. Martin’s school of art di Londra. Ha partecipato alla Biennale di Venezia negli anni 2001, 2005, 2007, alla Biennale di San Paolo nel 2004, alla Whitney Biennial nel 2006. Ha esposto alla Tate Modern di Londra e al Guggenheim di New York e ha tenuto mostre personali in diversi spazi pubblici e privati nazionali e internazionali. Nel 2017 ha presentato alla Fondazione Prada di Milano TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai che ripercorre la produzione televisiva degli anni Settanta; nel 2020 ha realizzato il progetto digitale Love Stories. A Sentimental Survey by Francesco Vezzoli, indagine sullo stato psicologico ed emotivo della comunità online attraverso il linguaggio dei social; nel 2018, per l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, l’opera TAKE my TEARS; nel 2021 è stato il primo italiano a eseguire un’opera site specific per piazza della Signoria di Firenze con il progetto Francesco Vezzoli in Florence; tra i suoi altri lavori Palcoscenici archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli, allestito fra il 2021 e il 2022 al Parco Archeologico e al Museo di Santa Giulia a Brescia; nel 2021 ha realizzato la scultura Il narcisista pessimista per la copertina dell’album Disumano di Fedez. Fino al 27 agosto 2023 è in corso presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra VITA DULCIS. Paura e desiderio nell’Impero romano.
Mimmo Jodice vive a Napoli dove è nato nel 1934. Fotografo di avanguardia sin dagli anni sessanta, attento alle sperimentazioni e alle possibilità espressive del linguaggio fotografico ha contribuito all’affermazione della fotografia italiana anche in campo internazionale. Negli anni settanta, a stretto contatto con i più importanti artisti delle neoavanguardie che frequentavano Napoli, si dedica alla fotografia di ricerca concettuale. Nel 1980 pubblica Vedute di Napoli dove avvia una nuova indagine sulla realtà, lavorando alla definizione di un nuovo spazio urbano e del paesaggio, scegliendo una visione sottilmente visionaria, di lontana ascendenza metafisica, alla quale resterà sempre fedele. Il suo lavoro sul mito che ancora oggi continua, ha dato vita al libro Mediterraneo pubblicato da Aperture e alla mostra al Philadelphia Museum of Art. Nel 2009 il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita una grande retrospettiva e nel 2011 viene invitato dal Museo del Louvre per una personale con il nuovo lavoro Les Yeux du Louvre. Nello stesso anno il Ministero della Cultura francese gli conferisce l’onoreficenza di Chevalier de l’Ordre des Art et des Lettres. Nel 2016 il Museo Madre di Napoli gli dedica la retrospettiva Attesa 1960-2016 a cura di Andrea Viliani. Nel 2017 la Fondazione MAST di Bologna presenta la personale Mimmo Jodice. Gli Anni Militanti a cura di François Hebel e nel 2018 il Multimedia Art Museum di Mosca espone le serie Eden, Transiti, Attesa. Nell’ambito di Procida Capitale della Cultura 2022, il Palazzo della Cultura di Terra Murata presenta la mostra Abitare metafisico. È del maggio 2023 la pubblicazione di Saldamente sulle nuvole, autoritratto in parole di Mimmo Jodice edito da Contrasto. Dal 29 giugno è in corso alle Gallerie d’Italia di Torino la mostra Senza Tempo.