ARCO Lisboa
Claire Fontaine Siamo con voi nella notte

Luogo

Bologna Centro
Piazza Maggiore - Bologna

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Data

Feb 08 - 16 2025
Evento passato

Ora

15:00 - 00:00

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Fiere - Eventi

ART CITY BOLOGNA 2025 | Gli eventi da non perdere

Dal 6 al 16 febbraio 2025 torna, per la tredicesima edizione, ART CITY Bologna, il programma di mostre, eventi e  iniziative promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, guidata per l’ottavo anno consecutivo da Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Come di consueto, l’art week si affiancherà al calendario di Arte Fiera, che terrà la sua cinquantunesima edizione dal 7 al 9 febbraio 2025, con una preview su invito il 6 febbraio, per un avvio congiunto delle due manifestazioni.  Nei giorni di ART CITY Bologna, sarà l’intera città a trasformarsi in un palcoscenico della cultura contemporanea nazionale e internazionale. Anche quest’anno la call per aderire al programma della kermesse ha suscitato un’ampia partecipazione, con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per un totale di più di 240 proposte ricevute, a testimonianza della vivacità del panorama artistico e culturale bolognese.

Il programma definitivo, con le mostre e gli eventi selezionati, sul sito web www.artcity.bologna.it, offre una panoramica completa delle iniziative in calendario.

Tra gli appuntamenti in programma dal 6 febbraio al 7 settembre 2025, in occasione del 50esimo anniversario della fondazione della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna presenta la grande mostra collettiva Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, con la curatela di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni. Pensata per gli spazi della Sala delle Ciminiere, con più di 100 opere e documenti d’archivio di oltre 70 artisti, l’esposizione attraversa un arco di tempo di circa settant’anni – dagli anni Cinquanta a oggi – proponendosi di ripercorrere la storia dell’arte italiana tramite il tema dell’ironia. La dimensione ironica carica di potere immaginativo di Bruno Munari, l’irriverenza di Piero Manzoni, la vertigine del paradosso di Gino De Dominicis. L’ironia si intreccia con la sfera politica con Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, la sfida agli stereotipi femminili di Tomaso Binga e Mirella Bentivoglio, la sperimentazione linguistica del nonsense di Adriano Spatola e Giulia Niccolai. Con Maurizio CattelanPaola Pivi e Francesco Vezzoli l’accostamento contraddittorio tra soggetti e situazioni sfrutta l’ironia per svelare le incongruenze del presente, mentre Chiara Fumai e Italo Zuffi con le loro opere smascherano le regole non scritte del sistema dell’arte. E poi ancora il duo artistico Eva e Franco Mattes che, attingendo al linguaggio dei meme diffusi in modo massivo sul web, rivelano una forma umoristica che caratterizza oggi la rete.

Piero Golia, on the edge

Dopo un accurato intervento di restauro, in occasione di ART CITY Bologna 2025 e Arte Fiera, apre al pubblico la ex Chiesa di San Barbaziano, con un progetto speciale dell’artista norvegese Per BarclayLa Strage degli Innocenti, curato da Denise Tamborrino e Patrizia Cirino. La mostra, promossa dai Musei Nazionali di Bologna – Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna, realizzata in collaborazione con AICS Bologna, Otto Gallery e Galleria Giorgio Persano, è in programma dal 31 gennaio al 9 febbraio. Sabato 8 e domenica 9 febbraio, in occasione del weekend di ART CITY, l’ex Chiesa di San Barbaziano ospiterà una prima performance site specific, Soglia, a cura di Əkodanza. Un lavoro performativo in cui il corpo è immaginato come un limen (soglia) che al contempo distingue e vincola, che congiunge le molteplici determinazioni in un processo dinamico.

 Per Barclay. La Strage degli Innocenti Chiesa di S. Barbaziano

In continuità con la mostra “”G”” realizzata nel 2021 nella Chiesa del Gesù a Vigone, che ha visto per la prima volta la collaborazione tra gli artisti Grazia Toderi e Gilberto Zorio, nasce l’installazione site-specific “”Torri : Terra”” promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, l’opera dialoga con lo spazio dell’Oratorio di San Filippo Neri e con la sua storia.
Nell’oscurità le due “”Torri Stella”” di Gilberto Zorio, composte ognuna da cinque punte realizzate con centinaia di blocchi bianchi per muratura sovrapposti, si incontrano e si uniscono come in una danza scandita da simmetrie diverse. Un’alternanza di fessure, spiragli e aperture mette in relazione l’interno con l’esterno. L’architettura dell’artista esprime il rapporto tra la realtà materiale e il pensiero.
Le proiezioni “”We Mark”” di Grazia Toderi, interagendo con le superfici delle “”Torri Stella” mutano forma e disegno, rivelando diversi livelli di significato attraverso una propria spazialità e temporalità. Nelle immagini proiettate, composte da centinaia di fotogrammi sovrapposti, appare una visione satellitare della Terra che, in rotazione continua, si trasforma in materia magmatica e rossastra. Mostra a cura di Cristina Francucci.

Grazia Toderi Gilberto Zorio. Torri : Terra | ph. Nicola Gnesi

Palazzo Fava la mostra dell’artista cinese Ai Weiwei, da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani. Curata da Arturo Galansino, Ai Weiwei. Who am I? in collaborazione con Galleria Continua, presenta l’artista e il suo universo creativo, in una tensione continua tra tradizione e sperimentazione, conservazione e distruzione. L’impegno e la costante ricerca della verità da parte di Ai Weiwei, che l’ha portato a essere un perseguitato politico, combinati alla sua capacità di utilizzare una vasta gamma di media per esprimere idee complesse e provocatorie, rende questa mostra un evento fondamentale nel panorama artistico contemporaneo.

Ai Weiwei. Who am I. Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni

Venerdì 7 febbraio, dalle 18 alle 21, Fondazione Zucchelli inaugura la seconda parte della mostra Dietro tutte le cose, a cura di Parsec: negli spazi espositivi di Zu.Art giardino delle arti, sono proposte le opere dei vincitori e delle vincitrici del Concorso Zucchelli 2024, Marco Mandorlini, Giacomo Mallardo, Alessandro Aprile, Alice Risaliti, Angelica Diacci, Gloria Franzin e dei premi Art Up 2024 Federico Grilli, Alice Ricci, Ismaele Soraperra e Mengfan Wang. I lavori si sviluppano a partire da sensibilità e pratiche diverse, eppure si pongono come tracce di un’esperienza affettiva che si radica in archetipi e istinti condivisi: forme che, pur nella loro apparente evanescenza, plasmano il nostro rapporto con il mondo. Le opere scavano il rapporto con le cose, con le loro stratificazioni, evocando interstizi e discontinuità di senso.  Dal 6 al 16 febbraio, nella serra di Zu.Art giardino delle arti, la Fondazione Zucchelli ospita inoltre l’opera Phone User 2 (2021) di Judith Hopf, che completa l’intervento dell’artista tedesca all’interno dello Special Program 2025 di ART CITY Bologna dal titolo Le Porte della Città, a cura di Caterina Molteni. Hopf esplora diverse pratiche artistiche come scultura, installazione e video. Punto d’ancoraggio è il linguaggio ironico mutuato dalla slapstick comedy, con il quale l’artista affronta, con amara consapevolezza, importanti questioni sociali e politiche. Secondo l’artista, l’umorismo rende strano ciò che sembra familiare, permettendo di guardare la realtà in modo diverso. Attraverso il filtro dell’ironia, persino l’utilizzo di un cellulare risulta un gesto insolito. La sua opera Phone User 4, allestita al di sotto del varco di Porta San Vitale, è un invito a cambiare passo, a fermarsi e a guardarsi intorno, un richiamo al rallentamento. 

Il Museo Morandi accoglie la mostra di Silvia Bächli, before. La personale si presenta come una sintesi tra il linguaggio astratto e poetico di Bächli e le opere di Giorgio Morandi. L’artista ha scelto un insieme di lavori appartenenti alla collezione permanente del museo, mettendoli in dialogo con una serie di sue creazioni inedite. Questo approccio, che intreccia passato e presente, evidenzia i punti di contatto tra i due artisti, in particolare nella loro comune ricerca dell’essenziale e nella capacità di trasmettere profondità emotive attraverso la semplicità delle forme e dei gesti.

Altra iniziativa che farà parte di ARTCITY sarà Note di sguardi, progetto espositivo locale-internazionale che prevede delle affissioni pubbliche contemporaneamente nelle città di Cervia, Bologna e Berlino: a partire dal 1° febbraio saranno affissi dei manifesti di vari artisti a Bologna.

Tra gli appuntamenti in programma per ARTCITY la nuova istallazione di Flavio Favelli Nuova Mixage Up, inaugurata il 15 gennaio presso la sala di lettura della Biblioteca Zeri, collocata all’interno della Fondazione Federico Zeri. Il valore aggiunto di questo progetto è la disponibilità di questo spazio inedito, di alto valore storico artistico, che per la prima volta aprirà le porte al pubblico internazionale, coinvolgendo un artista contemporaneo.

All’artista francese Christian Boltanski è stato affidato dalla città il difficile compito di realizzare un’installazione permanente all’interno del Museo per la Memoria di Ustica dal titolo A proposito di Ustica, per non dimenticare una delle tragedie collettive più discusse della storia italiana. Boltanski ricorda le ottantuno vittime della strage attraverso altrettante luci che dal soffitto del museo si accendono e si spengono al ritmo di un respiro. Ottantuno specchi neri circondano il velivolo ricostruito, riflettendo l’immagine di chi percorre il ballatoio, mentre dietro ad ognuno di essi, ottantuno altoparlanti emettono frasi sussurrate a sottolineare la casualità e l’ineluttabilità della tragedia. Intorno ai resti del DC9 sono state disposte alcune grandi casse coperte da drappi neri che contengono le decine di oggetti personali appartenuti alle vittime.

Christian Boltanski. A proposito di Ustica. Museo per la Memoria di Ustica

Tra gli appuntamenti, dal 25 gennaio al 30 marzo 2025 il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta un progetto espositivo realizzato nell’ambito del progetto Fuorisede, nella sede di Villa delle Rose: la mostra CAROL RAMA. Unique Multiples, a cura di Elena Re. Appositamente ideata e realizzata per gli spazi espositivi di Villa delle Rose, CAROL RAMA. Unique Multiples intende mettere in luce l’importante corpus di multipli prodotto da Carol Rama tra il 1993 e il 2005 con Franco Masoero Edizioni d’Arte – Torino e proveniente dalla Collezione Franco Masoero e Alexandra Wetzel. In questa esperienza intensissima, durata molti anni, esplorando il multiplo l’artista ha ripercorso tutti i grandi temi che compongono il suo mondo, e la mostra intende attraversare questi stessi territori. La vita e le passioni di Carol Rama entrano dunque in scena. Da una sala all’altra, personaggi, seduzioni, feticci, idilli, si alternano e ricostruiscono una storia. Al tempo stesso, queste figure sono frutto di una potente alchimia nata dall’incontro tra sapienza tecnica e dimensione poetica. Da questa opera incisa emerge infatti la grande complicità con l’editore-stampatore, che ha lasciato all’artista tutto lo spazio per un’espressività scatenata, priva di regole. E dunque, Unique Multiples – multipli unici. Multipli pensati dall’artista con la stessa intensità dei pezzi unici. Per questo motivo, un medesimo soggetto talvolta viene proposto in mostra anche con un intervento pittorico realizzato a mano sul foglio stampato, oppure viene accostato a un esemplare di prova, per essere colto nella singolarità di ogni sua declinazione. L’arte moltiplicata esce così da ogni schema e diventa testimonianza della infinita libertà di Carol Rama.

CAROL RAMA. Unique Multiples. Villa delle Rose

Fino all’11 maggio 2025 sempre il MAMbo presenta MORBID, una mostra di Valeria Magli, curata da Caterina Molteni, che rientra nel programma istituzionale di ART CITY Bologna 2025. MORBID è l’aggettivo scelto da Valeria Magli come titolo di un suo lavoro per descrivere la figura femminile. “Morbido” per assonanza in italiano, “morboso” per significato in traduzione dal tedesco, il termine cattura le caratteristiche contraddittorie attribuite alla donna nel corso dei secoli, in contrapposizione alla figura integra e “rigida” dell’uomo (associato, con ironia, dall’autrice a una banana). Prendendo spunto da questa immagine sinuosa e delicata, ma al tempo stesso capace di generare forze maniacali e ossessive, MORBID esplora la ricerca artistica della danzatrice e coreografa Valeria Magli (Bologna, 1952. Vive e lavora a Milano), concentrando l’attenzione sul lavoro di ridefinizione della donna e del femminile promosso dall’autrice nel corso della sua carriera e restituito in mostra in un percorso cronologico e tematico dagli anni Settanta ai primi anni Duemila.

I quaderni di Hannah Arendt è il titolo di un’installazione di Sabrina Mezzaqui (Bologna, 1964). Si tratta di una copiatura manuale delle pagine di Nel deserto del pensiero – Quaderni e diari 1950-1973 di Hannah Arendt, ed. BEAT, una pubblicazione di 29 quaderni di lavoro manoscritti, in cui l’autrice appunta ed approfondisce le sue riflessioni. Anche Hannah Arendt copia spesso testi di altri autori e scrive, oltre che in tedesco, in inglese, francese, greco e latino. I 29 quaderni sono stati rilegati a mano insieme al gruppo di lavoro TLM. Le copertine grigio-nere sono decorate con motivi ispirati al periodo del Bauhaus, mentre i fogli bianchi cuciti sono quelli usati per la stampa degli atti giuridici ed amministrativi, carta leggera che fa rumore sfogliandola. Copia dal vero di pagine stampate. Meditazione sul processo di scrittura e di lettura. L’atto del leggere. La facoltà del pensare. Ripensare i pensieri, riflettere, alla ricerca della verità. Mostra a cura di Manuela Valentini.

Sabrina Mezzaqui. I quaderni di Hannah Arendt.
Centro delle Donne di Bologna

Ancora nell’ambito di ART CITY Bologna 2025, in mostra due opere monumentali per gli 80 anni della Liberazione dal 3 al 16 febbraio 2025 all’Istituto Storico Parri di Bologna. Festa araba’ di Aldo Mondino (1935/2005) e ‘Il grande sacrificio’ di Lorenzo Puglisi (1971) sono le due opere monumentali che compongono la spettacolare mostra dal titolo ‘Aldo Mondino – Lorenzo Puglisi. La Resistenza, installata nella Sala Berti dell’Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana (Bologna, via Sant’Isaia 20), per l’ottantesimo Anniversario della Liberazione (1945). Due opere pittoriche fuori misura, di oltre 6 mesi ciascuna, di forza e importanza pari all’evento di ricorrenza storica fondante la nascita della Repubblica Italiana, grazie alla simbologia che i due lavori rappresentano. L’inaugurazione si terrà lunedì 3 febbraio 2025 (ore 18.30) alla presenza di Antonio Mondino dell’Archivio Mondino e di Lorenzo Puglisi nella seicentesca cornice affrescata della Sala Berti dell’Istituto Storico intitolato a Ferruccio Parri e dedicato all’esperienza azionista-resistenziale.

Dal 4 febbraio al 30 aprile 2025 Palazzo Boncompagni presenta Alfredo Pirri. Ritratto di Palazzo, una straordinaria rassegna, pensata e creata dall’artista con lavori perlopiù realizzati appositamente per il cinquecentesco Palazzo Boncompagni, che propone una rassegna che esalta la poetica di un grande artista contemporaneo: in questo caso la magica permeabilità tra le strutture architettoniche dell’edificio e le forme traslucide che Alfredo Pirri ha disposto negli ambienti, creano un sorprendente e inedito “ritratto di Palazzo”, da cui il titolo di un’esposizione che si snoda dalla Sala Del Papa al loggiato, dalle salette laterali alle tre nuove sale aperte al piano terra, appena restituite all’uso espositivo, fino alla Scala del Vignola. A cura di Lorenzo Balbi e Silvia Evangelisti, la rassegna presenta una quarantina di opere, antologiche e site specific, riflettendo in tutti i suoi spazi gli elementi centrali dell’arte di Pirri – tempo, luce, spazio e forma – che vivono in perfetta armonia con gli ambienti che li ospitano. Installazioni, sculture, bozzetti, modelli architettonici, dipinti e disegni dell’artista abitano letteralmente il Palazzo, in esso si specchiano così come il Palazzo si specchia nelle opere. Pirri infatti costruisce un’esperienza immersiva in cui il luogo, con la sua storia e il suo fascino architettonico, diventa protagonista al pari delle opere dell’artista.

Alfredo Pirri. Ritratto di Palazzo
Fondazione Palazzo Boncompagni

Inaugurata il 31 gennaio si svela per l’edizione 2025 di ART CITY Bologna l’installazione artistica voluta dal Comune di Bologna nell’ambito del Piano della Notte Bologna: Siamo con voi nella notte, un titolo, quello dell’opera d’arte pubblica del collettivo femminista Claire Fontaine, che si sovrappone perfettamente alla mission di Bologna di Notte, il piano di politiche volute dal Comune di Bologna per affrontare la gestione della vita notturna sotto molteplici aspetti, da quello della vivibilità e sicurezza a quello culturale, per trovare un giusto bilanciamento tra interessi e diritti di tutte e tutti. La grande scritta azzurra in led, già esposta lo scorso anno all’interno del Padiglione della Santa Sede per la 60a edizione della Biennale Arte di Venezia e precedentemente sulla facciata del Museo del Novecento a Firenze, sarà posizionata in Piazza Verdi, sulla facciata del Teatro Comunale, attualmente interessato da lavori di restauro.

Claire Fontaine Siamo con voi nella notte

Alessandro Bergonzoni presenta Il tavolo delle trattative dal 5 al 10 febbraio 2025 a Palazzo Pepoli, un’installazione di sensibilizzazione artistico-sociale. Diverse iniziative si susseguiranno in particolare durante la Art City White Night, sabato 8 febbraio dalle 20 alle 24, mentre il finissage si terrà il 10 febbraio, in occasione della conclusione ufficiale dell’installazione con una tavola “delle trattative” tra l’artista, i rappresentanti delle istituzioni e delle diverse fedi nella città di Bologna: hanno dato la loro adesione il cardinale Matteo Zuppi, l’imam della comunità musulmana Yassine Lafram, il presidente della Comunità ebraica Daniele De Paz, il sindaco Matteo Lepore. “Vorrei aver le gambe!Questa la mia richiesta di un anno fa ad Emergency, nel suo trentennale e che quest’anno lancia la campagna “R1PUD1A” anche a Bologna: me le hanno fatte avere”.

Alessandro Bergonzoni Il tavolo delle trattative

Nel 2025 lo Special Program rende omaggio alle Porte della Città, celebrando le dieci Porte storiche
di Bologna con altrettante iniziative. A queste si aggiunge un undicesimo progetto che, attraverso una
performance in movimento, segue il percorso facendo da collante all’intero Special Program. Un
itinerario circolare di opere, firmate da artisti e artiste italiani e internazionali, intreccerà un dialogo con
la storia, le evoluzioni sociali e i cambiamenti morfologici e culturali che hanno segnato il percorso della
città felsinea. Lo Special Program si svilupperà lungo gli otto chilometri dei viali cittadini, invitando il
pubblico a esplorare, passo dopo passo, i linguaggi dell’arte contemporanea, insieme alla storia del
capoluogo emiliano-romagnolo. Un concetto multiforme e dinamico che trova espressione e rivive nello Special Program di ART CITY Bologna 2025, interpretato attraverso il linguaggio e la visione dell’arte contemporanea, che si aprirà con Porta Mascarella dove Angelo Plessas collocherà, nella facciata del varco, l’opera Extropic Optimisms: Portal IV, un vero e proprio portale composto da insegne luminose raffiguranti diversi simboli scelti dall’artista greco in quanto portatori di conciliazione e rigenerazione che investirà di fortuna ed energia chiunque incrocerà casualmente il varco bolognese. In Porta San Donato l’installazione sonora Deep Water Pulse di Susan Philipsz evocherà il mondo sommerso e l’abisso marino; così come, in modo metaforico, il ritmo del battito cardiaco.
Philipsz sarà presente, inoltre, presso la Collezione di Mineralogia del Museo Luigi Bombicci
di Bologna con la sua serie fotografica Elettra, omaggio alla ricerche in campo scientifico di Gugliemo
Marconi. Il percorso proseguirà in Porta San Vitale con l’artista Judith Hopf e la scultura Phone User
4
attraverso cui, con il linguaggio ironico mutuato dalla slapstick comedy, l’artista si concentrerà sui
nostri gesti quotidiani e sui movimenti inconsci. L’intervento di Judith Hopf si completerà con la
presentazione di Phone User 2 presso la Fondazione Zucchelli. Franco Mazzucchelli presenterà a
Porta Maggiore il suo nuovo Intervento Ambientale, una grande scultura gonfiabile in pvc che l’artista
collocherà all’interno della Porta abbattendo la monumentalità. Negli ambienti di Porta Santo Stefano
l’installazione video Elegy di Gabrielle Goliath rimarcherà la persistenza di una cultura della violenza
nella società contemporanea, attraverso la commemorazione intima e corale di persone LGBTQIA+
perseguitate e uccise in Sudafrica. A Porta Castiglione l’installazione site specific Tremendous gap
between you and me di Fatma Bucak rifletterà sulla possibilità di rinascita da un cumulo di rovine
mentre Francesco Cavaliere animerà Porta Saragozza con la scultura OTTO, doppia curva lingua!
la quale agirà come una giocosa cassa di risonanza attraverso cui diffondere il proprio pensiero e
amplificare la propria energia. Sulla facciata di Porta San Felice, Dread Scott posizionerà A Man Was
Lynched by Police Yesterday,
una bandiera nera di denuncia dei soprusi da sempre subiti dalla
comunità afrodiscendente americana e ancora oggi profondamente radicati. Presentato a Porta Lame,
il video Aaaaaaa di Valentina Furian esplorerà le profondità della terra addentrandosi nel buio per
avvicinarsi all’essenza animale che appartiene a ogni essere umano. A Porta Galliera, l’artista Andrea
Romano
presenterà il progetto Anteo ispirato alla storia di Anteo Zamboni, giovane ragazzo bolognese
ucciso da un gruppo di squadristi fascisti per aver tentato di uccidere Mussolini. Infine, a chiudere lo
Special Program sarà BARK, la performance di Derek MF Di Fabio sviluppata in collaborazione con
Almanac tra il 2020 e 2021 e rielaborata per ART CITY Bologna 2025 che riunirà un coro di persone
queer in una biciclettata che si muoverà seguendo le Porte della città e unendo idealmente tutti i
progetti.

Nel programma di ART CITY Bologna si conferma la sempre tanto attesa notte bianca dell’arte, ART CITY White Night, in questa edizione in programma l’8 febbraio 2025. Il pubblico potrà fruire della proposta artistica diffusa in città anche nelle ore serali, grazie alla collaborazione di operatori culturali e commerciali che estenderanno il loro orario di apertura fino alle ore 24.

Silenzioil Sipario d’autore di Lorenzo Puglisi installato al Teatro Duse di Bologna per la Stagione 2024/25, sarà tra i protagonisti di ART CITY White Night, sabato 8 febbraio alle ore 23.45: l’opera sarà visibile a tutti a ingresso libero e il palcoscenico del Duse ospiterà l’incontro pubblico tra Puglisi, lo storico e critico d’arte Marco Tonelli e Lorenzo Balbi, direttore artistico di ART CITY Bologna e direttore del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna. Il sipario di Puglisi è esposto al Duse fino al 31 maggio nell’ambito della collaborazione con il Teatro Cartiere Carrara di Firenze. L’opera ‘Silenzio’, realizzata su un drappo di velluto nero di dodici metri per sei, s’immerge e si staglia perfettamente nello spazio teatrale in cui il tempo sospeso prima dell’inizio di uno spettacolo richiede, appunto, un assoluto e magico silenzio ed è la manifestazione visibile del nero inteso come oscurità, notte profonda, stato dell’anima che precede l’istante di svelamento e illuminazione epifanica. In questo caso, il sipario stesso è già spettacolo e apparizione, di fatto emersione da una notte densa e impenetrabile di una lontana traccia dell’Annunciazione di Tintoretto di cui si scorgono soltanto i volti e le mani dell’angelo e della Vergine, colti nell’immediatezza dell’azione, vibrante e immobile allo stesso tempo.

Silenzio, Sipario d’autore di Lorenzo Puglisi
Teatro Duse di Bologna 2024-25 – ph. Massimiliano Donati
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