Carlo Benvenuto L’originale

Al Mart di Trento uno straordinario progetto all’insegna dell’arte come necessario “autoritratto” dell’artista.

Carlo Benvenuto (Stresa, 1966) presenta al Mart un’ampia esposizione, progettata per gli spazi del museo e con un cameo rivolto alle sue Collezioni. In mostra una selezione di circa sessanta lavori realizzati dagli anni Novanta a oggi: fotografie, sculture e dipinti creano un unico grande componimento metafisico. 

In oltre vent’anni di lavoro, il privilegio del mezzo fotografico ha portato Benvenuto a una serrata indagine fenomenologica sul mondo come verifica percettiva e sentimentale della vita, contemplando ciò che appare familiare, domestico, intimo, esplorando la muta insistenza degli oggetti e risolvendo lunghe fasi preparatorie del lavoro nell’immediatezza dello scatto fotografico. In questo universo di oggetti, mobili e specchi, la narrazione, così come la mitologia privata, sono silenziose: le opere sono senza titolo, non descrivono.

La mostra – come dichiara l’artista – “orbita, idealmente, attorno a un centro nel quale trovano sede quattro forme di autoritratto”. 
Nelle varie trame che connotano il percorso espositivo si afferma costantemente il tema del doppio, attraverso riflessi, abbinamenti, dialoghi con i dipinti della collezione del museo, ripetizioni e varianti fino a incontrare un autoritratto pittorico che Benvenuto ha concepito come “solitario”, unico a scrutare il vuoto, enigma apparentemente senza corrispondenza, ma decisivo indizio per considerare tutta l’opera dell’artista come suo necessario rispecchiamento.
In mostra, scelti dall’artista tra i capolavori delle Collezioni del Mart, gli autoritratti di tre grandi maestri del primo Novecento: Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Renato Guttuso.

Da un’idea di Vittorio Sgarbi
A cura di Gianfranco Maraniello con Daniela Ferrari, Chiara Ianeselli