Arco Madrid 2025
capitale italiana dell'arte contemporanea

Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026: scelte le 5 finaliste

La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura comunica che la giuria per la selezione della città “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” per l’anno 2026, ha scelto i 5 progetti finalisti.

Sono Carrara, Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi le cinque città scelte dalla giuria per l’anno 2026, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia GnoliWalter GuadagniniRenata Cristina Mazzantini Vincenzo Santoro, a contendersi il riconoscimento di Capitale italiana dell’Arte contemporanea.

Il bando, lanciato dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura il 15 aprile scorso, è stato istituito per “incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea, attraverso il finanziamento di progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e alla riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea”.

Sono state 23 le candidature presentate il 30 giugno scorso ma solo 5 parteciperanno alle audizioni pubbliche il prossimo 25 ottobre. Sarà l’occasione per ogni città candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla giuria.

Carrara ha presentato il progetto Carrara – Da 2000 anni contemporanea, mentre Gallarate La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura. Più laconica Gibellina con Portami il futuro. Pescara ha proposto Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni e Todi Ponte contemporaneo.

Entro il 30 ottobre 2024, la giuria proporrà al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea per l’anno 2026, che riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.

Dalla rivista Segno facciamo l’imbocca al lupo a tutte le città finaliste ma, ovviamente, saremo felici se la scelta della giuria sarà Pescara, città sede della rivista dal 1976.

Roberto Sala

Editore, graphic designer e fotografo d’arte, dal 2012 è docente di Metodi e tecniche dell'arte-terapia presso l'Accademia di Brera nel corso di laurea specialistica di Teorie e pratiche della terapeutica artistica. Direttore della casa editrice Sala Editori specializzata in pubblicazioni d’arte e architettura, affianca alla professione di editore quella di grafico, seguendo in tempi recenti l’immagine coordinata delle più importanti manifestazioni culturali della città di Pescara fra le quali si segnalano: Funambolika e Pescara Jazz. Dal 1992 è Art Director della Rivista Segno per la quale dal 1976 ha ricoperto diversi ruoli e incarichi. Dal 2019 è Direttore Editoriale di Segnonline per il quale traccia la linea politica e di sviluppo del periodico. roberto@segnonline.it