
SINTETICO. Musica di plastica per il futuro che è già
Ghëddo, in occasione del suo secondo anniversario, presenta SINTETICO. Musica di plastica per il futuro che è già, performance di plurale che si svolgerà sabato 4 novembre alle ore 21:00 presso lo spazio pubblico di Viale Virgilio, all’ingresso del parco del Valentino.
Concepito come la quarta tappa del tour di lancio del primo ep di plurale, SINTETICO. Musica di plastica per il futuro che è già condensa la ricerca identitaria e la pratica performativa multimediale del collettivo in un A/V show al confine tra performance, live set e video installazione.
Il progetto ideato da plurale entra in dialogo con la tradizione musicale di Torino, dove la club culture rappresenta una vera e propria forma di resistenza, in apparente contrasto con la storia della città e con l’impianto urbanistico rigidamente sabaudo.
All’interno di questo panorama, SINTETICO si appropria del carattere clandestino della scena rave e clubbing per provocare un’irruzione deliberata nel programma notturno dell’art week torinese.
Parcheggiata nello spazio pubblico del parco del Valentino, una SEAT Ibiza illuminata di verde diffonde le tracce dell’ep prodotto dagli artisti. All’interno dell’abitacolo dai finestrini abbassati, plurale sosta alla guida dell’automobile, mentre dal baule posteriore con il portellone sollevato, un video riprende una partita di calcio virtuale a FIFA.
Sullo schermo i movimenti fluidi dei giocatori si combinano con una stratificazione di “rumori”, alterazioni audio-visive che distorcono l’immagine e i suoni sintetici della musica elettronica creando un’evoluzione narrativa unitaria.
Tra le maglie del Paris Saint-Germain si nasconde un glitch, un impostore che viola le regole del gioco. Prendendo in prestito l’alter ego di Marcel Duchamp e l’artificio del travestimento di stampo dadaista, plurale scardina i meccanismi del videogame ridefinendo l’identità del giocatore come individuo univoco, maschile e immutabile.
Unico player pensante tra software programmati per simulare la varietà di strategie e atteggiamenti umani, Rrose Sélavy compete con le regole del gioco al di là dello scenario virtuale, scontrandosi fisicamente con i limiti etici e sociali dell’industria del calcio.
SINTETICO è un’operazione di hacking concettuale che compromette deliberatamente gli schemi patriarcali del calcio, fino a interrogare il posizionamento etico del club parigino rispetto alle violazioni dei diritti e alle disparità di genere in Qatar.
Articolandosi all’interno di una ricerca identitaria, le opere di plurale esplorano questioni urgenti e collettive quali gli stereotipi di genere, le falle della società patriarcale o il conflitto tra generazioni. Tematiche che ha potuto incrementare nel corso del tempo, partendo dalla pratica performativa per sperimentare liberamente con vari linguaggi e forme, in una simbiosi multimediale che coincide con la rivendicazione identitaria di cui si fa interprete. La dimensione politica della sua ricerca si traduce in una pratica versatile, che si muove liberamente tra i vari media. Dalla performance, all’installazione, dalla fotografia al video, appare evidente la capacità di stimolare nell’osservatore un confronto attivo con i temi più scomodi del nostro tempo con opere affascinanti e provocatorie ma, per questo, capaci di superare la barriera dell’insofferenza o le resistenze emotive che questi temi solitamente innescano.
