Scenari Europei – un giovane festival
Il Florian Metateatro apre la stagione autunnale con un festival incentrato sulle giovani generazioni e sui linguaggi plurimi dell’arte: l’ormai conosciuto e apprezzato Scenari Europei – un giovane festival, giunto alla 8°edizione.
Scenari Europei è promosso dal Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale in collaborazione con l’Associazione Premio Scenario; la direzione artistica è di Giulia Basel e Massimo Vellaccio, col sostegno della Regione Abruzzo, del MiC-Ministero della Cultura, del Comune di Pescara che nella persona dell’Assessora alla Cultura Maria Rita Carota ci esprime “il pensiero di profonda stima e interesse che nutro per la vostra attività culturale, di cui vi siamo grati come Amministrazione e Città, anche in riferimento a questa iniziativa”.
Scenari Europei è divenuto appuntamento fisso a settembre per il pubblico pescarese aperto ai nuovi sguardi e attento scopritore di talenti che si affacciano sulla scena nazionale e non solo.
Il programma della tre giorni, ricco di teatro, musica, performance, video arte porterà a Pescara giovani compagnie che si sono distinte per il teatro al Premio Nazionale Scenario – nuovi linguaggi per la ricerca rivolto agli under 35, di cui il Florian è tra i più attivi promotori, ed artisti presenti in altri prestigiosi Festival, anche di altre discipline artistiche.
Ogni serata del Festival sarà composta da più momenti, a partire dalle 20.45 fino alle 23 circa, con gli spettacoli, i video, la musica. Il tutto accessibile con biglietto per l’intera serata a costi contenuti per agevolare una partecipazione più ampia possibile, e la possibilità anche di un abbonamento alle tre serate. Molti gli artisti che si alterneranno sui palchi del Florian Espace dove avremo tre diverse proposte a serata con spettacoli di grande intensità ed energia che faranno dilatare la percezione del tempo, in realtà contenuto, delle performance dando così modo agli spettatori di vivere diverse emozioni, trovandosi a passare senza quasi soluzione di continuità dal teatro alla musica, alla danza alle arti visive.
Come sempre le serate si concluderanno con gli incontri con lə artistə, a cura di Massimo Vellaccio e Paolo Verlengia con la partecipazione di Pippo Di Marca, Sibilla Panerai, Miriam Ricordi, Anna Paola Vellaccio, momenti vitali di confronto e approfondimento culturale.
Il Programma nel dettaglio:
venerdì 22 settembre: h 20.45
teatro
Rueda Teatro
ADESSO CHE NON SO PIÙ NIENTE
Selezione Premio Scenario 2023
un progetto di Rueda Teatro; di e con Ilaria Giorgi e Claudia Guidi; dramaturg Laura Nardinocchi
Uno studio attorno al tema delle etichette sociali, che nascono dal bisogno di dare una definizione alle persone e ai loro atteggiamenti. Così si finisce spesso per esprimere giudizi, emettere sentenze, imprigionando le persone in un pregiudizio. Le due protagoniste finiranno per trovarsi faccia a faccia con le loro stesse etichette: proveranno a cancellarle, ad eliminarle per cercare di sabotare questo sistema con il desiderio di liberarsi dal continuo bisogno della nostra società di definire e di definirsi e la volontà di scoprire nuovi modi di comunicare.
Rueda Teatro è una compagnia formata da Laura Nardinocchi, Claudia Guidi e Ilaria Giorgi. Fra gli spettacoli realizzati: Pezzi – si vive per imparare a restare morti tanto tempo, vincitore del Roma Fringe Festival 2019 e Sotto il disordine della realtà, progetto semifinalista al Bando Registi under 30 – Biennale College Teatro 2019 indetto da Antonio Latella. Laura Nardinocchiregista e drammaturga ha vinto diversi premi tra cui vogliamo menzionare il Premio Scenario Infanzia 2020 per “Arturo” scritto e interpretato con Niccolò Matcovich.
h 21.30
musica
Twik
Twelle voce; Vik batteria; Filippo Maria Di Nardo chitarra; Lorenzo Marcozzi basso.
Band abruzzese dalle sonorità pop/rock, con influenze sperimentali, ambient e hip-hop nascono da una sonora risata, e decidono di non smettere, non solo di ridere ma anche di credere nel progetto. Il progetto, nato nel 2020, prende forma con Laura (cantante), che si occupa delle melodie, e Vik (batteria e voce) della musica e delle produzioni, scambiandosi testi e registrazioni a distanza modificandole e rinviandosele l’un l’altro. Nel 2022 si uniscono Filippo (chitarra) e Lorenzo (basso), formando la band come si presenta oggi e come li troveremo sul palco del Festival Scenari Europei. I Twik sono impegnati in studio nella registrazione dei primi singoli che vedranno la luce nella prossima primavera.
h 22.00
teatro
Sea Dogs
PERMACRISIS
Finalista Premio Scenario 2023 di e con Simone Chiacchiararelli, Giacomo Lilliù, Arianna Primavera, Francesca Zaira Tripaldi; coordinamento registico Francesco Bianchi
PERMACRISIS è lo stato di crisi permanente. PERMACRISIS è la vita della mia generazione.
Quattro coetanei trentenni. Una vacanza di Natale, un ritrovo dopo anni. Il racconto di tre vite distrutte, o mai costruite, o inquietantemente normali. Quattro possibili suicidi, una morte. Ciò che rimane è la Storia di tutti i giorni, epica e quotidiana, di una crisi permanente. Non si può pensare alla nostra generazione senza includere, nell’educazione sentimentale che ci ha cresciuto, la sequela di disastri e di castrazioni del futuro che hanno sconvolto il mondo negli ultimi ventun’anni. Sia ad un livello più personale che a uno più sociale, politico, globale.
h 22.30: incontro con lə artistə
sabato 23 settembre: h 20.45
teatro
Matilde D’Accardi
Baubò – utero & dilettevole
Selezione Premio Scenario 2023 di e con Matilde D’Accardi; regia e suoni di Tommaso Capodanno; scenografia di Alessandra Solimene; foto di scena di Manuela Giusto; residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t
Baubò è un monologo che parla di malattia e del rapporto tra medico e paziente. Nasce dal bisogno di rompere una serie di tabù e di provare a scherzare in maniera dissacrante su ciò che, normalmente, viene passato sotto silenzio. Protagonisti sono Matilde, una donna di 33 anni figlia di medico, e il suo utero, affetto da fibromatosi e oggetto di un massiccio intervento chirurgico. Ma la narrazione non si ferma alla storia clinica autobiografica, anzi, prova a superarla, affrontando il rapporto con la figura materna, la medicalizzazione del corpo femminile, l’orologio sociale, la paura del dolore e della morte. Una riflessione collettiva sul rapporto col proprio corpo ma anche un’indagine sul linguaggio e una sperimentazione sul confine che separa, o meglio unisce, teatro e stand-up comedy.
Matilde D’Accardi drammaturga e attrice ha studiato recitazione alla Silvio D’Amico e si è formata come scrittrice teatrale sul campo. Ha fondato il duo comico U-Combo, il gruppo multimediale Ansi Lumen Teatro e il collettivo GRA. Dal 2017 lavora con Tommaso Capodanno; il loro ultimo spettacolo, “Tutto” di Rafael Spregelburd, è andato in scena nel 2022 al Teatro India e al Festival di Spoleto. È stata direttrice artistica della Libreria Teatro di Tlon, a Roma. Ora si occupa anche di editing, copywriting e sceneggiatura.
h 21.30
musica
MVR: MVR voce e chitarra; Federico Manuppella tastiere
Il progetto musicale di Virginia Bisconti nasce dall’esigenza di sfogare in parole ed in musica la malinconia del disagio, che non è tristezza ma una condizione che lei, in primis, ha imparato ad accogliere senza il desiderio di distruggerla. Il progetto MVR, sensibile, intimo e delicato quanto incisivo e penetrante si è già fatto spazio in diversi contest e selezioni, ed è inserito in playlist importanti di Spotify come “New Music Friday Italia”, “Scuola Indie”, “Caleido” e, recentemente, in “EQUAL Italia”. Virginia Bisconti nelle sue canzoni cura sia la parte della scrittura che quella della produzione, cercando di dare un vestito personale e coerente ad ogni brano, e ci riesce.
h 22.00
teatro
Tilia Auser
TRE VOCI
Segnalazione speciale Premio Scenario 2023
da un radiodramma in versi di Sylvia Plath; direzione, drammaturgia, composizione vocale Sara Bertolucci; disegno sonoro e musiche originali Riccardo Ferri Scuccimarra; scene Antonino Leocata.
Tre personaggi femminili intrecciano i loro soliloqui dentro la stessa cornice del reparto maternità in cui sono ricoverate: la prima per dare alla luce un bambino, la seconda condotta da un aborto spontaneo, la terza per liberarsi della gravidanza indesiderata. Le ‘tre donne’ sono divenute ‘tre voci’ di un corpo solo, e la parola parlata un componimento trasversale e musicale. Una sola identità femminile sulla scena si muove tra i tre destini possibili, accompagnata dal disegno sonoro dal vivo della chitarra elettrica. In bilico tra la performance e l’installazione coniuga con coraggio una ricerca originale tra poesia, musica e teatro.
Tilia Auser è un contenitore di pratiche performative in germinazione. Auser è il nome antico di un fiume che non esiste più. Sara Bertolucci, diplomata alla Scuola di Teatro di Bologna, si è perfezionata all’Istituto di Ricerca di Arte Applicata Socìetas. Ha dedicato gli ultimi anni alla ricerca vocale e alla sua integrazione nella pratica teatrale. Riccardo F. Scuccimarra è musicista, compositore e attore. Formato in chitarra elettrica blues e jazz, ha all’attivo un progetto cantautorale e compone musiche per la scena.
h 22.30: incontro con lə artistə
domenica 24 settembre: h 20.45
teatro
compagnia banicolà
due – canto di balene per pinguini soli
Finalista Premio Scenario 2023
drammaturgia e regia Mattia Lauro, Antonio Basile; interpreti Mattia Lauro, Claudia Nicolazzo.
Due ragazzi attorno ai trenta. Dalila e Umberto. Si sono amati per alcuni anni, condividendo gioie e dolori della vita quotidiana. Amicizie. Aspirazioni, sogni e speranze. Lamentele, delusioni e frustrazioni. E sono proprio loro che, ora per accusa, ora per ripicca, ora per nostalgia, prendono il pubblico per mano e lo accompagnano in un viaggio all’interno della loro storia.
La compagnia Banicolà nasce dall’incontro tra Antonio Basile, Mattia Lauro e Claudia Nicolazzo.
I tre hanno avuto modo di conoscersi nel 2021 durante un workshop tenuto da Mimmo Borrelli e sono andati in scena per la prima volta a giugno 2022 con lo spettacolo “Mi Sono Sentito Amleto” con il collettivo “Scrittura Mista” da loro formato con la supervisione e il tutoraggio della Scuola Elementare del Teatro di Napoli, ideata e diretta da Davide Iodice.
h 21.30
videoarte
Zoya Shokoohi
COME FARE FIORI ROSSI
selezione video dall’archivio; a cura di Sibilla Panerai
Zoya Shokoohi è un’artista iraniana, in Italia dal 2015. Nel novembre 2019 lo stato Iraniano ha ucciso all’incirca 1500 civili durante un blackout internet, mentre i cittadini protestavano.
“Per vincere davanti alla crudeltà delle azioni, anche di quelle di uno Stato politicamente cattivo oggi posso e devo” – scrive Zoya – “essere ancora, sempre, pittrice. Devo, voglio mettermi a dipingere fiori e ancora fiori, simbolo di bellezza, passione, amore, testimonianza. Un fiore, per ogni azione ingiusta, per ogni dolore, per ogni persona uccisa. Vorrei fare una piantagione di fiori rossi, per tutte le persone che lo Stato uccide”. Così col progetto “Aizarcomed – Democrazia”, chiede di registrare dei video su “come fare fiori rossi”. L’insieme dei contributi è diventato un archivio.
Zoya Shokoohi è laureata in Pittura e poi in Nuovi linguaggi espressivi, specializzandosi in Antropologia museale e dell’arte. Tra le sue esposizioni ricordiamo quelle al Museo Novecento di Firenze e per Stills of Peace alle Scuderie Ducali di Atri. Ha svolto azioni urbane e vinto diversi premi. È co-fondatrice della residenza artistica online Vacant Zone e del progetto multidisciplinare For Iran.
h 22.00
teatro
Valentina Dal Mas
LUISA
Progetto Vincitore Premio Scenario Periferie 2023
di e con Valentina Dal Mas
“Luisa” nasce da un incontro con una donna di nome Luisa, conosciuta presso una cooperativa sociale che opera “al recupero globale di persone in qualunque modo emarginate”.
Luisa cuce. “Cucio per filo e per segno, disegno punti a manocuore”. Cuce se stessa all’aria che la circonda, per non sfilacciarsi lontana dal mondo. Entra battagliera nella sua Terra Promessa come la Libertà che guida il popolo di Delacroix. Luisa guida gli esseri umani spiccatamente fragili come lei, anzi no, gli esseri umani tutti e tutte. Luisa fa svettare in aria una rosa, perché, prendendo in prestito le parole dello psichiatra Franco Rotelli, “Mancano cinquemila rose, perché tante ne abbiamo messe ma altrettante, ne avevamo in più promesse!”.
Valentina Dal Mas si forma a Parigi e in Italia con maestri quali Dominique Uber o Carolyn Carlson. Attualmente lavora come danzatrice per la Compagnia Abbondanza/Bertoni e come danzatrice ed attrice con La Piccionaia – Centro di Produzione teatrale.
Vince il Premio Scenario Infanzia 2017 con lo spettacolo “Da dove guardi il mondo?”.
h 22.30: incontro con lə artistə biglietto intera serata 12€