
Pittura Italiana dall’Informale alla Pittura Analitica
L’esposizione prevede un itinerario attraverso alcune delle più importanti tendenze dell’arte italiana della seconda metà del ‘900, a partire dal dopoguerra fino alla fine del secolo.
Il percorso parte dalla Pittura Informale (anni ‘40) e dal suo sbocco nel Movimento Spaziale, per arrivare alla Pittura Analitica (anni ‘70) nata proprio in contrapposizione all’Informale.
Il Movimento Spaziale è costituito da una compagine variabile, presentandosi come un’aggregazione di singole e forti individualità coagulate intorno al carisma del fondatore.
Alcune di queste individualità le troviamo come firmatarie dei molti Manifesti di Fontana. Altre, per uno spirito di assoluta indipendenza, non risultano come firmatarie, ma vengono riconosciute nel loro operare come aderenti alle idee informative dello Spazialismo e chiamate a esporre nelle mostre storiche del Movimento Spaziale.
A seguito della rivoluzione culturale del ‘68, critici e artisti negano la validità della pittura intesa come espressione del sentimento e auspicano un nuovo fare artistico che esprime la sua tensione al rinnovamento attraverso un atto di autoriflessione.

Nel momento in cui si teorizza l’ineludibile obsolescenza della pittura, l’artista assume un atteggiamento analitico spostandosi da un piano espressivo a un piano riflessivo con una visione del fare senza rotte stabilite e con cammini assolutamente individuali.
Filiberto Menna definisce questo fenomeno “Nuova Pittura” in quanto presuppone da parte dell’artista una progettualità in opposizione alla precedente totale libertà dell’Informale. Nel 1975 Menna questa linea di ricerca che, recepita a livello transnazionale, viene denominata Pittura Analitica.
Edmondo Bacci, Venezia – Venezia, 1913 – 1978 | Bruno De Toffoli, Treviso – Venezia, 1913 – 1978 | Ennio Finzi, Venezia, 1931 | Lucio Fontana, Rosario di Santa Fe (Santa Fe) – Varese, 1899 – 1968 | Luciano Gaspari, Venezia – Venezia, 1913 – 2007 | Bruna Gasparini, Mantova – Venezia, 1913 – 1998 | Riccardo Licata, Torino – Venezia, 1929 – 2014 | Gino Morandis, Venezia – Venezia, 1915 – 1994 | Saverio Rampin, Paluello di Stra (Venezia) – Venezia, 1930 – 1992 | Emilio Vedova, Venezia – Venezia, 1919 – 2006
Eros Bonamini, Verona – Verona, 1942 – 2012 | Enzo Cacciola, Arenzano (Genova), 1945 Paolo Cotani, Roma – Roma, 1940 – 2011 | Antonio D’Agostino, Catanzaro, 1938 | Giorgio Griffa, Torino, 1936 | Riccardo Guarneri, Firenze, 1933 | Elio Marchegiani, Siracusa, 1929 Carmengloria Morales, Santiago del Cile, 1942 | Claudio Verna, Guardiagrele (Chieti), 1937 Gianfranco Zappetini, Genova, 1939
opere dagli anni ‘50 agli anni ‘70, 23 ottobre – 20 novembre 2020
Edmondo Bacci | Bruno De Toffoli | Ennio Finzi | Lucio Fontana | Luciano Gaspari | Bruna Gasparini | Riccardo Licata | Gino Morandis | Saverio Rampin | Emilio Vedova
opere dagli anni ‘70 ad oggi, 20 novembre 2020 – 15 gennaio 2021
Eros Bonamini | Enzo Cacciola | Paolo Cotani | Antonio D’Agostino | Giorgio Griffa | Riccardo Guarneri | Elio Marchegiani | Carmengloria | Morales Claudio Verna | Gianfranco Zappettini
Valmore studio d’arte – Vicenza, Contra’ Porta S. Croce 14
Orari di apertura: lunedì – venerdì: 10.00 – 13.00 | 15.00 – 19.00 su appuntamento, altri orari sempre su appuntamento