
Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri
Apre al pubblico Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri, a cura di Lorenza Selleri, che resterà visibile al pubblico fino al 29 agosto 2021. Il progetto costituisce il quinto ed ultimo appuntamento del ciclo di focus espositivi denominato RE-COLLECTING, ideato da Lorenzo Balbi per approfondire temi legati alle collezioni permanenti del MAMbo e del Museo Morandi, indagandone aspetti particolari e valorizzandone opere solitamente non visibili o non più esposte da tempo.
L’esposizione si concentra sulla tecnica dell’acquaforte, di cui Giorgio Morandi fu maestro eccelso. Maestro in senso stretto, dal momento che dal 1930 diventa docente di Tecnica dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche in senso lato, dato che dalla sua straordinaria capacità tecnica e dal suo rigore non si può prescindere. Egli infatti si dedicò alla grafica, e in particolare all’acquaforte, con un impegno pari a quello dedicato alla pittura (“dipingo e incido paesaggi e nature morte”, dichiarò egli stesso nel 1937), tanto che ne divenne un interprete straordinario, tra i più significativi di tutto il panorama europeo del suo tempo.
Sette delle quattordici acqueforti esposte entrarono a far parte del patrimonio del Comune di Bologna nel 1961, quando Morandi le donò, conservando l’anonimato, in occasione del riordino delle raccolte della Galleria d’Arte Moderna allora ubicata presso Villa delle Rose. Accanto a queste opere sono presentati alcuni fogli appartenenti a collezioni private, concessi in comodato gratuito al museo in tempi più o meno recenti, e la stampa della sola lastra, ad oggi nota, che Morandi incise con la tecnica della ceramolle. Completa l’esposizione una selezione di strumenti originali, lettere, fotografie e documenti inediti provenienti dall’Archivio Storico dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
RE-COLLECTING
Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri
Museo Morandi
27 maggio – 29 agosto 2021