ARCO Lisboa

Luogo

Tenuta dello Scompiglio
Via di Vorno, 67 – Vorno, Capannori (LU)

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Data

Nov 19 2022 - Feb 26 2023
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Enrico Vezzi | L’ordine immaginario

I lavori site e time specific di Enrico Vezzi prediligono il processo, la possibilità di cambiamento, il dialogo, l’interazione con gli altri e il costante rinnovamento. Questi lavori si inseriscono e si destreggiano sul confine che distingue due individui, sciogliendolo per ricreare una nuova unità basata sull’interazione e sull’incertezza del soggetto privato che soccombe di fronte a quello collettivo.

Non si tratta, tuttavia, di una ricerca aleatoria, scevra del tutto di ogni traccia del soggetto, bensì di un approfondimento su tutto ciò che lo circonda, per capire fino in fondo in quale luogo si possa raggiungere un’identità in armonia con la natura che lo ha generato e con gli altri.

La sua ricerca ha al centro una riflessione che indaga le condizioni fondamentali della convivenza tra specie e tra specie e ambiente – partendo da fenomeni e caratteri della società contemporanea – concentrandosi su particolari contesti, approfondendoli, per far sì che i progetti derivino da una relazione contingente e non predeterminata con essi. Storia, luogo, comunità, natura, sono alcune delle parole alla base della sua attitudine.

Tutti i lavori di Vezzi partono dalle relazioni, dagli incontri fortuiti, per costruire opere che non si esauriscono nella presentazione al pubblico, ma che spesso sono in divenire. Cambiano, vengono alterati, modificati anche successivamente. Lavori che partono dalla sua biografia per svuotarsi, per svuotarla, arrivando a mettere in relazione e a confronto il proprio sé con le caratteristiche fisiche e mentali del luogo in cui va a lavorare attraverso le domande che nascono in un contesto determinato.

Un’attitudine declinata in una tensione costante e tradotta in un agire profondamente radicato nell’esperienza e nell’azione personale. Ed è proprio a partire da qui che l’opera diventa pubblica e capace di intercettare questioni che riguardano il sentire collettivo. Nel caso di Enrico Vezzi emerge, in questo senso, quella necessità ecologica di non aggiungere niente alla realtà se non quello che, in quel preciso istante, lui considera estremamente necessario.

Il bisogno di definire determinate sovrastrutture, per tentare di delineare l’attuale immaginario dell’umanità, è alla base del lavoro L’ordine immaginario, presentato a La Portineria di Firenze e che viene mostrato nella sua interezza, per la prima volta, negli spazi Dello Scompiglio. Un lavoro in cui elementi naturali, libri di storia e politica e artefatti di varie culture si snodano come una costellazione che fluisce in funzione di come la Storia ci ha attraversato, non in ordine cronologico o prestabilito, ma come flusso, secondo le suggestioni che emergono nel corso della costruzione fisica del lavoro.

Una contronarrazione del rapporto tra uomo e ambiente naturale che invita a una percorrenza fisica, stimolando delle considerazioni sul rapporto che ognuno di noi ha con l’ordine attuale del mondo e interrogandosi sull’attualità per capire dove l’umanità, lungo la sua storia, ha preso la strada sbagliata. Una ricerca sulle propensioni attuali, su come si sono evolute e su come ci hanno portato a concepire la società e la cultura come la conosciamo oggi.


19 NOVEMBRE 2022 – 26 FEBBRAIO 2023
GIOVEDÌ-DOMENICA   ORE 14.00-18.00

INAUGURAZIONE 19 NOVEMBRE 2022
ORE 17.00-20.00

Enrico Vezzi

L’ordine immaginario

a cura di Angel Moya Garcia

Associazione Culturale Dello Scompiglio

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