
Artevento Autunno, dallo storico Festival al Museo dell’Aquilone
Dall’11 al 22 ottobre torna a Cervia l’edizione autunnale del Festival Internazionale dell’Aquilone tra arte, didattica ed intercultura.
Un ricco calendario di eventi ed attività per adulti e bambini nel cuore della città romagnola con 3 giorni di spettacolo di volo sulla spiaggia e 12 giorni di laboratori didattici, conferenze, visite guidate, musica e approfondimenti, tra cui l’esposizione al Magazzino del Sale Torre intitolata Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni, che celebra il gemellaggio tra la collezione del Museo dell’Aquilone e il Tako-No-Hakubutsukan Museo dell’Aquilone di Tokyo, presentando per la prima volta in Europa più di 20 aquiloni in arrivo dalla leggendaria istituzione di Tokyo per volontà del suo Direttore Masaaki Modegi e del collezionista Kenzo Suzuki.
In programma anche il Festival degli Aquiloni per la Pace One Sky One World e la parata con la Fondazione PerugiAssisi.
Ad aprire le danze sarà il volo degli aquiloni sulla Spiaggia di Lungomare D’Annunzio venerdì 11 ottobre, colorando così i cieli di Cervia dalle ore 10.00 del mattino. Tra i professionisti più attesi di questo autunno spicca il nome di Albert Trinks, l’aquilonista olandese di fama internazionale autore di straordinari aquiloni “edo” ispirati alla tradizione giapponese e dedicati alla difesa dei diritti umani. Oltre alla sua opera più celebre, ispirata al ritratto “Ragazza Afghana”, Trinks presenterà anche altri due aquiloni ispirati alla giovane Sharbat Gula, la rifugiata immortalata dal fotoreporter americano Steve McCurry. L’aquilonista olandese si colloca perfettamente nel contesto pacifico e solidale del Festival, che questo autunno ha in programma una dedica speciale al Giappone e alla sua nobile arte.
Il sabato di questo primo weekend – sabato 12 ottobre – sarà sotto il segno di artisti e campioni di aquilonismo acrobatico, che delizieranno il pubblico facendo volare le loro magnifiche opere eoliche. Oltre al sopra citato aquilonista olandese Albert Trinks – che per la prima volta ad ARTEVENTO farà volare il nuovo aquilone dedicato alla memoria e alla denuncia degli orrori di guerra – giungeranno nella Capitale Mondiale dell’Aquilone numerosi professionisti di fama internazionale. Dalla Francia arriverà Ramlal Tien che porterà a Cervia la sua installazione “Seeds of peace”, insieme a Gerard Clement, pioniere dell’aquilonismo internazionale e autore dello spettacolare aquilone “San Giorgio e il Drago”. Non mancheranno Alicja Szalska e Szymon Ka, direttamente dalla Polonia, insieme ai più amati artisti italiani quali Fausto Marrocu, Vita Giacopelli e Maurizio Guastini, autori dei “Giardini del Vento” più spettacolari.
Parteciperà alla grande festa sulla spiaggia anche la campionessa di volo acrobatico e presidentessa di STACK Italia Federazione Italiana Volo Acrobatico Sara Rizzetto, oltre al campione di volo multiplo acrobatico Giovanni Govoni e agli autori delle installazioni eoliche dedicate al circo Team EX3. A far da favoloso sfondo al programma delle giornate ci saranno anche i piloti dei “giganti del cielo” come Edo Borghetti e Simone Cabianca, in rappresentanza della Peter Lynn Kites con gli originali aquiloni zoomorfi prodotti dalla storica factory neozelandese.
Il pomeriggio di sabato 12 ottobre sarà dedicato alla letteratura e agli incontri con importanti autori. Alle ore 17.30 sulla Spiaggia di Lungomare D’Annunzio lo scrittore Andrea Fantini parlerà del suo libro “Un autunno caldo. Crisi ecologica, emergenza climatica e altre catastrofi innaturali” (Codice Editore).
Lo stesso giorno alle 21.00 si terrà “In direzione ostinata e contraria” – Dimaco in Concerto, un tributo al grande cantautore Fabrizio de Andrè che animerà la serata sulla spiaggia di Cervia. In caso di maltempo, il concerto verrà spostato presso il Magazzino del Sale.
Il quarto episodio della mostra itinerante Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni, inserita nell’ambito del progetto dell’ICPI del Ministero della Cultura e dalla Scuola di Specializzazione DEA dell’Università di Perugia “Tutela e salvaguardia dei saperi e delle pratiche patrimoniali tradizionali di testimoni viventi a rischio di scomparsa”, che riconosce autorevolezza a livello internazionale alla direttrice artistica di Artevento Caterina Capelli nell’assicurare il processo di riconoscimento del valore dell’aquilone come patrimonio culturale immateriale.
Un’esposizione interamente dedicata al Giappone e realizzata con il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura in Italia, di ASCIG Associazione Scambi Culturali Italia e Giappone e della Japan Kite Association.
Per l’occasione verranno messe in mostra anche preziose opere giovanili in miniatura di Makoto Oyhe da Toyama e di alcuni fra i più importanti Maestri del Vento del Sol Levante come Masaaki Sato e Kengo Nagata, autori dell’aquilone insetto di Nagoya e Yukjo Akiyama, inventore dell’aquilone cinetico, solo per citarne alcuni.
La mostra invita il visitatore ad intraprendere un viaggio alla scoperta della storia, dei materiali e della filosofia implicita in una pratica che affonda le sue radici nella notte dei tempi, rendendo omaggio al Paese che più di ogni altro ha sviluppato la tradizione dell’aquilone in una straordinaria varietà di forme e significati. Dedicata anche a una profonda riflessione sul valore della sostenibilità ambientale e destinata a divenire itinerante per il prezioso messaggio didattico e divulgativo trasmesso, la mostra approfondisce il tema dei materiali tradizionali usati – carta washi e bambù – ed è anche per questo motivo la perfetta occasione per presentare la nuova prestigiosa partnership di ARTEVENTO con AIMSC Associazione Italiana Musei della Stampa e della Carta, attraverso l’intervento della sua Presidente Nella Poggi Parigi avente per oggetto il legame tra storia della carta e storia dell’aquilone.
Quella di quest’anno differisce dalle precedenti edizioni per il fatto di rappresentare un primo tangibile progresso nella direzione suggerita dal progetto ministeriale che allude in prima istanza all’urgenza di salvaguardare la collezione attraverso lo sviluppo di un Centro di Formazione o di un Museo stabile, in grado di sprigionare potenzialità divulgative e didattiche ancora inespresse.