Luogo

ADA
Via dei Genovesi, 35 - 00153 Roma
Sito web
https://ada-project.it/

Data

Mag 29 2021 - Set 25 2021
Evento passato

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Mostra

Anna Perach | Gasp

Per la sua personale da ADA, Anna Perach ha ideato un’installazione formata da tre elementi scultorei. Concettualmente la mostra analizza la narrativa del distacco della testa e del corpo dalla forma femminile. Le sculture, più specificatamente, indagano la brutalità della compartimentazione del corpo della donna nella storia del mondo occidentale.

Seven Wives, 2020, è una scultura composta da sette teste appese ad una corda di canapa tramite dei ganci da macellaio. Ogni testa rappresenta uno dei sette archetipi femminili proposti dallo psicoanalista Carl Jung: la fanciulla, la cacciatrice, l’amante, la regina, la mistica, la saggia e la madre. L’idea di appendere le teste trae invece ispirazione da un’illustrazione della storia folkloristica di Barbablù, raffigurante i corpi esanimi delle mogli impiccate, eletti da Perach come simbolo del comportamento irrazionale e violento inflitto al corpo femminile nell’arco della storia. Daphne, 2021 e Transformer, 2021 sono due sculture in tessuto ispirate alla lettura che Griselda Pollock dà su Apollo e Dafne (1622 25) di Gian Lorenzo Bernini, argomentata nel suo libro AfterAffects / After-Image (2013). Nel testo Pollock descrive le emozioni in lei suscitate guardando la bocca ansimante di Dafne, come se potesse sentire l’agonia silenziosa e disperata, causata dell’attenzione indesiderata di Apollo e culminata nella metamorfosi da ninfa a albero.

Nella sua versione Perach ricrea la posizione della Dafne berniniana, ma rimuove la figura negativa di Apollo. Daphne è un corpo dinamico, in transizione ma allo stesso tempo amputato, privo di testa per esprimersi e di braccia per toccare o difendersi. Transformer le fa da complemento, lo stesso corpo è qui esaminato solo come un torso penetrato dai rami, che provengono al suo interno. La pratica artistica di Anna Perach esplora la dinamica tra miti personali e culturali, con particolare interesse al profondo legame che lega le narrazioni soggettive al folklore antico e alla storia.

Perach crea ibridi scultorei a partire da archetipi femminili al fine di analizzare questioni di identità, di genere e attività manuali. La sua pratica si divide tra performance e sculture indossabili realizzate con la tecnica del tufting, che consiste nella realizzazione di tappeti tessili fatti a mano. Intessendo manualmente le sue opere, Perach indaga come gli elementi associati alla sfera domestica, quali i tessuti e i tappeti, agiscano come un’estensione dell’inconscio e riflettano la propria eredità e ruolo di genere. Nelle sue performance, il tappeto intessuto di tipo domestico è uno strato esterno di pelle aggiunta, che nasconde il corpo fisico pur esponendone i frammenti interiori.

Anna Perach (1985, USSR) è un’artista ucraina nata in Israele. Attualmente vive e lavora a Londra, UK. Si è laureata con lode in Belle Arti presso la Goldsmiths, University of London (2020). Le mostre recenti includono: 2021 – Herzliya Museum of Contemporary Art, Israel, IL (upcoming); ADA, Rome, IT; Vitrine gallery, Basel, CH; The Ryder Projects, Madrid, ES; Cookelatham gallery, London, UK. 2020 – Saatchi Gallery, London, UK; White Cube gallery, London, UK; Larsen Warner gallery, Stockholm, SWE; Centrale Fies, Trento, IT. 2019 – MOSTYN, Llandudno, Wales, UK; aqb Project Space, Budapest, HU. Nel 2020 è stata una finalista per Birth Rites Collection Biennial Competition for New Works e The Ingram Prize ed ha ricevuto una borsa di studio per la produzione di nuove opere da Procreate Project con Arts Council England.


Anna Perach
Gasp
29 Maggio | 25 Settembre 2021

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