Ultimo giorno per perdersi negli oltre 1800 eventi proposti da Bookcity, il festival milanese dedicato alla letteratura. Bookcity è l’occasione per scoprire nuovi autori, incontrare quelli già conosciuti e apprezzare le diverse contaminazioni che la scrittura può offrire.
Si può, per esempio, approfittare delle presentazioni al Planetario dove, prima di ogni intervento, la volta celeste viene illuminata per 5 minuti, oppure divertirsi con i disegni di Andrea Bozzo che realizza sui vostri brevi racconti inviati via whatsapp alla scuola di scrittura Belleville con Giacomo Papi che vi consiglia su come scrivere; ma a Bookcity si può anche capire cosa succede in tutta la filiera libraia incontrando addetti ai lavori che stanno tra l’autore e voi.
A noi, occupandoci di arte contemporanea, è piaciuta molto la piccola fiera dedicata ai libri d’artista nello spazio Base, a The Art Chapter abbiamo così potuto apprezzare la produzione Artistica col tema comune del libro. Si va dalle opere “classiche” con legature artigianali e particolari ai timbri realizzati con le gomme per cancellare; ma anche libri che sfruttano le nuove tecnologie come il panino allo speck col titolo stampato sul pane e il testo sullo speck o il volume con grafiche stampate che si animano con l’app per la realtà aumentata (provate a scaricare Aria e inquadrare una banconota da 20€).
Particolarmente emozionante il lavoro dell’egiziano eL Seed. In vendita il suo fotoracconto dell’installazione pittorica realizzata nel quartiere copto del Cairo.

Nel 2016 eL Seed dipinge il murales Perception sulle pareti di case che, sui terrazzi, raccolgono immondizia. I copti sono dediti al recupero e riciclaggio di tutta la plastica, o altro materiale riciclabile, lavorandolo sui tetti delle proprie case. L’artista ha così dipinto un gigantesco murales che avvolge tutto il quartiere. L’intera composizione è visibile solo dall’alto di un grattacelo nelle vicinanze. Lo scorso 4 ottobre, al MoMa di New York, è stato presentato il volume che racconta tutto il progresso della lavorazione del murales e documenta il rapporto dell’artista con la popolazione del quartiere. Il volume viene venduto in 500 copie con cofanetto, ognuno dipinto a mano dallo stesso artista riproducendo fedelmente una parte del murales così che, se si riunissero tutti i cofanetti, si ricreerebbe il murales completo.
Molto interessanti anche gli stand di Luca Panaro, col suo progetto Chippendale Studio, Libri finti clandestini con le mappe e libri d’artista in legno intagliato e Spazienne con le stampe in risografia.
Il fitto programma di Bookcity non è di facile consultazione, se possiamo dare un suggerimento, proporremmo una mappa e una app che possano guidarci meglio nelle varie location.
Infine, un’ultima notazione: l’inevitabile sovrapposizione temporale porta, in alcuni eventi, una scarsa partecipazione di pubblico che sicuramente avrebbe voluto partecipare alla presentazione del bellissimo libro di Marilena Pasquali su Giorgio Morandi all’Accademia di Brera.