Riflettere sul concetto di limite, di linea perimetrale; riflettere sul significato di zona di confine, di barriera fisica, visiva e sensoriale.
Spazio Volta di Bergamo presenta – insieme al collettivo damp al team curatoriale di Innesto|Spazi di ricerca – YOHAKU: mostra fruibile fino al 29 gennaio 2023 che indaga, scruta, cattura e restituisce una visione essenziale e ossimorica in bilico tra realtà e irrealtà. Ciò che appare, ad un primo sguardo, celato e rarefatto, si svela parzialmente nel solo momento di stasi, di apparente quiete contemplativa che funge da fugace garante di un contenuto ancora incerto e indefinito.
Spazio Volta muta così conformazione e diviene luogo in cui riassestare instabili equilibri tra ossimorici concetti, frangenti di tempo mutevoli tra tangibilità e intangibilità. Una teca in plexiglass, un nebulizzatore e un serbatoio compongono l’installazione realizzata per la sede espositiva, opera la cui ambiguità confluisce in una accattivante ed immersiva performance visiva grazie ad una luce verdastra che muta e fagocita il visitatore.
Ad incuriosire è uno spiraglio rettangolare attraverso il quale fuoriesce un bagliore luminoso, un fascio che desta stupore e, tramite una invisibile corda, attira a sé il passante, lo spettatore ammaliato da una stretta apertura il cui interno risulta indistinto e difficilmente decifrabile. Una nube eterea che, in seguito ad un cambiamento di stato, attua la sua trasformazione in tante goccioline, un avvolgente danza di infinitesimali particelle che ammaliano lo sguardo e oscurano lo spazio, disturbandone e limitandone la percezione dei suoi elementi interni.
Un varco da superare, una fessura che svela e rivela, tra una nebulizzazione e l’altra, una differente realtà che non necessita di essere definita ma che perfettamente si inserisce in una situazione di instabile liminalità; una dimensione dialogica tra dentro e fuori, interno ed esterno, tra luoghi di confini che celano e proteggono ma, nel contempo, invitano a scrutare ciò che potrebbe esserci dall’altra parte.
YOHAKU, letteralmente spazio bianco o spazio vuoto, è fluidità a-temporale che si inscrive in una circostanza di non concretezza, in un contesto di molteplicità percettiva senza fine e senza inizio, in un loop che richiama la non necessità di definire tutto ciò che ci circonda.
YOHAKU
collettivo damp
a cura di Innesto | Spazi di ricerca
Spazio Volta
Piazza Mercato delle Scarpe, Bergamo
03 dicembre 2022 –29 gennaio 2023